Si trovano a pochi chilometri dalla costa tra Mazara del Vallo e Sciacca. Sono stati battezzati con i nomi di Actea, Climene,Nesea, Doride, Ianeira e Ianassa
Il più famoso vulcano sottomarino della Sicilia è l’isola Ferdinandea, apparso in superficie per pochi mesi tra il 1831 e il 1832 al largo delle coste agrigentine, poi smantellato dalle onde. Oggi la vetta si trova a circa 7 metri di profondità. Ora ne sono stati identificati altri sei: tre erano già stati localizzati e adesso sono stati confermati, ai quali se ne aggiungono tre nuovi di zecca. La scoperta è merito dei ricercatori guidati da Emanuele Lodolo dell’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale di Trieste, che hanno condotto due campagne di ricerca con la nave Explora e hanno pubblicato i risultati sulla rivista Marine Geology. Le sei strutture sono state chiamate Actea, Climene,Nesea, Doride, Ianeira e Ianassa. I sei vulcani si trovano a pochi chilometri (al massimo 22) dalla costa meridionale della Sicilia, tra Mazara del Vallo e Sciacca. «Uno si trova a soli 7 km da Capo Granitola», spiega Lodolo. «Actea presenta una colata lavica che si estende per oltre 4 chilometri. La scoperta di vulcani sommersi così vicini alla costa della Sicilia – conclude – dimostra che ci sono ampie aree vicino al litorale che sono ancora poco conosciute e studiate».
di Andrea De Marco
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