Vivere a spreco zero con ambasciatore Luca Mercalli. 50 giorni per candidarsi, 3 vincitori che saranno premiati il 26 novembre. Premio dedicato a enti pubblici, imprese, scuole, associazioni, cittadini
Vivere a spreco zero per le buone pratiche di economia circolare e sviluppo sostenibile. La nona edizione presenta 12 categorie: Amministrazioni Pubbliche, Imprese, Scuole, Cittadini, Associazioni, Economia Circolare, InnovAction, Biodiversità, Saggistica, Dieta Mediterranea, Ortofrutta, Mobilità sostenibile. Le candidature possono essere inviate dal 28 luglio al 15 settembre 2021 attraverso il form pubblicato nella homepage del sito sprecozero.it.
Vivere a spreco zero: le buone pratiche
Le buone pratiche sono “strumento strategico di sostenibilità a livello nazionale e globale – spiega il fondatore della campagna Spreco Zero, l’agroeoconomista Andrea Segrè – per l’attuazione e il controllo dell’Agenda per gli Obiettivi di Sviluppo sostenibile le governance internazionali si sono dotate infatti dell’High-level Political Forum on Sustainable Development, la piattaforma Onu che valuta i progressi, i risultati e le sfide di sviluppo sostenibile, per assicurare che l’Agenda resti ‘rilevante e ambiziosa’. Questo il contesto globale in cui tutti ci muoviamo, ogni giorno, e questi sono questi i presupposti della progettazione di un premio che, alla sua nona edizione, si trasforma in osservatorio permanente”.
L’ambasciatore
L’ambasciatore dell’edizione del 2021 è il divulgatore e meteorologo Luca Mercalli. “La nostra società getta un sacco di risorse, dalle materie prime all’energia – dice Mercalli – Per raggiungere la sostenibilità ambientale dobbiamo prevenire e ridurre lo spreco in ogni sua forma: nelle case, nei trasporti, nella fruizione del cibo con attenzione ad una dieta a basso consumo di carne. Ma anche negli acquisti, nella vita quotidiana, ricordiamoci che oggetti e abiti possono essere mantenuti per un ciclo di vita più lungo di quanto impongano i consumi, e quando finiscono ricordiamoci di smaltirli nella differenziata”.
Giuria
La giuria è piuttosto ampia e sarà accompagnata per ciascuna categoria da un rappresentante dell’azienda partner associata. Il collegio giudicante è presieduta dal fondatore Last Minute Market e Spreco Zero Andrea Segrè, è composta da un team di giornalisti e voci di riferimento in tema di sostenibilità: Roberta Badaloni redazione TG1; Antonio Cianciullo, responsabile canale Ambiente “Terra”/HuffPost; Massimo Cirri, Caterpillar Rai Radio2; Luca Falasconi, docente Università di Bologna e coordinatore scientifico del premio Vivere a Spreco Zero; Marco Fratoddi, direttore responsabile Sapere Ambiente; Massimo Giannetti responsabile settimanale ET / Il Manifesto; redazione Prometeo/Agenzia Adnkronos con Loredana Errico, Francesca Romano e Stefania Marignetti.
Vivere a spreco zero
L’agenda delle Nazioni Unite ha fissato entro il 2030 l’obiettivo di dimezzamento dell’attuale stima di spreco di cibo che coinvolge a livello mondiale la filiera di produzione, commercializzazione, e consumo. Per Gian Luca Galletti, vicepresidente di Emil Banca, “La produzione e la distribuzione di cibo, per esempio, hanno un impatto molto rivelante nell’emissione di gas serra nell’ambiente e nel consumo di risorse come acqua e terreno. Sprecare meno, e diffondere queste buone pratiche anche a livello internazionale, significa quindi aiutare concretamente il futuro del nostro pianeta”. Ma la lotta agli sprechi “interroga – come sottolinea Marco Reggio, responsabile servizio comunicazione e Knowledge Sharing Federcasse – anche la finanza: perché il denaro sia strumento al servizio della sostenibilità e della promozione di buone pratiche. L’esperienza delle 250 banche di credito cooperativo e casse rurali ci dice che reinvestire sul territorio il risparmio di quello stesso territorio senza massimizzare il profitto innesca ‘circolarità virtuose’ ed elimina gli sprechi.”
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