Video Coronavirus non esiste, un video (GUARDALO QUI SOTTO) che dovrebbero vedere tutti, quelli che rompono le amicizie per una mascherina ergendosi a giudici sulla base di quello che hanno sentito, quelli che non escono di casa, quelli che si nutrono delle balle raccontate da epidemiologi al soldo delle Tv. Mi vine da ridere, ma lo dico ufficialmente, ci stiamo rendendo ridicoli.
Terrorizzare un Paese è un qualcosa di cui qualcuno si deve assumere le responsabilità. Perchè i nostri Pronto Soccorsi, i nostri posti in Terapia intensiva sono vuoti! Non dobbiamo ucciderci da soli! (GUARDA IL VIDEO CON LE DICHIARAZIONI DEL PROF. ZANGRILLO, DIRETTORE DI TERAPIA INTENSIVA AL SAN RAFFAELE DI NAPOLI)
Video Coronavirus non esiste, il video di chi si assume le proprie responsabilità e ha il coraggio di dire la verità agli Italiani. Un Mondo d’Italiani propone l’incredibile documento storico ai propri lettori (GUARDA QUI TUTTO IL VIDEO DELL’INTERVENTO DEL DR. ZANGRILLO).
E lo fa con altrettanto coraggio, perché è stata tanto forte e massiccia la campagna del terrore, che le persone sono succubi dei falsi scienziati che hanno interessi evidenti a tenere la popolazione sotto lo schiaffo, per vendere a caro prezzo vaccini che faranno guadagnare miliardi di euro alle case farmaceutiche, mascherine prodotte da amici di ministri, sottosegretari, parlamentari, istituti di ricerca, cliniche, e il vasto settore della Sanità che impegna il core delle risorse nazionali.
Affari da milioni e milioni di euro presuppongono un’operazione globale di annichilimento della coscienza, di cancellazione della ragione e della facoltà di porsi delle domande. E così ci sono amiche che rompono amicizie sulla base di una mascherina, (LEGGI QUI SUL RISCHIO MASCHERINE) schiere di leoni da tastiera pronti a bollare come fake news quelle divulgate da una testata come Un Mondo d’Italiani che da anni, autorizzata dal Tribunale di Campobasso, fa informazione con grandi sacrifici e alto senso del dovere. E persino Facebook, evidentemente nel sistema, che blocca chiunque si permetta di scrivere controcorrente!
Video Coronavirus non esiste: mi viene da ridere se non fosse una tragedia
“Con irritazione dico, e mi viene da ridere, se vuole le dico la verità e gliela dico ufficialmente. In modo che tutti gli Italiani se ne facciano una ragione”.
Il Direttore della Terapia Intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano, Alberto Zangrillo, finalmente rompe il silenzio e vuota il sacco distruggendo esperti fasulli che hanno incantato, come il Flauto Magico di Andersen, gli italiani più creduloni.
Un terreno di ridicolaggine regge il Comitato Scientifico Nazionale, non virologi veri
“Un mese, due mesi fa – continua Zangrillo – sentivamo gli epidemiologici che temevano grandemente per fine mese, inizi giugno, per nuova ondata e chissà quanti posti in terapia intensiva da occupare. In realtà il virus dal punto di vista clinico NON ESISTE PIU’. Lo dice l’Università Vita e Salute San Raffaele, lo dice uno studio fatto dal virologo direttore dell’istituto di Virologia prof. Clementi, lo dice la Emory University di Atlanta, dr. Silvestri, lo dicono i tamponi degli ultimi 10 giorni, la cui carica virale è infinitesimale.”
Quelli che sono professori davvero e chi non lo è
“Lo dico consapevole del dramma che vissuto pazienti che non ce l‘hanno fatta, ma continuare a portare l’attenzione in modo ridicolo come sta facendo la Grecia e sulla base di un terreno di ridicolaggine che abbiamo impostato a livello di Comitato Scientifico Nazionale e non solo, dando la parola NON ai clinici, non ai virologi veri (cioè quelli che sono veramente professori e non che si autoproclamano professori) è assurdo. Il virus dal punto di vista clinico NON ESISTE PIU’
Cartabellotta parla di evidenza. Quale migliore evidenza della clinica?
“Tutti parlano di Milano e Lombardia. In verità – spiega il direttore Zangrillo – ci sono state zone precise dove il cluster si è moltiplicato, ma a Milano il virus praticamente non si è diffuso ed è accaduto in una Lombardia che, per le ragioni che tutti sappiamo, era estremamente esposta. Col massimo rispetto per il dr Cartabellotta, il quale però è presidente di una società che propone la Evidence Base medicine, ovvero le evidenze per applicare le procedure migliori per i malati, mi domando: Qual è la evidenza migliore se non la clinica?”
Da mesi non arriva un solo malato, dico uno
“Se io mi prendo la responsabilità di dire – incalza il direttore di Terapia Intensiva – che da un mese non arriva un malato, dico uno, che meriti il ricovero in un reparto di semi intensiva, questa è una evidenza o siamo talmente fortunati che i malati evitano di andare al San Raffale?”
Professore le sue sono affermazioni forti
“Sono delle vecchie reminiscenze a indicarmi come professore. In realtà – prosegue Zangrillo – io sono pro rettore della mia università e quindi quando parlo mi assumo la responsabilità di dire delle cose che contrariamente a quanto ha detto il dr. Cartabellotta, sono ufficiali. Perché quando il prof. Clemente certifica, non è che certifichi a cavolo, so benissimo che il peso di quel che dico è estremamente importante!”
Video Coronavirus non esiste, da vedere e rivedere.
Cartabellotta non ha cognizione di quello che avviene in ospedale
Rispetto al gaming dei guariti, dei numeri in generale. Il processo di certificazione del decesso di una persona impiega due anni, prima di arrivare all’Inail. Quindi, relativamente alla causa di morte dobbiamo stare molto attenti. Il dr. Cartabellotta evidentemente non ha cognizione di quello che avviene negli ospedali. Purtroppo negli ospedali si muore anche di altro. Per cui, a meno che non abbiamo avuto negli ultimi due mesi la bacchetta magica e sono morti tutti di Covid, dobbiamo tenere conto anche di questo.
Siamo passati da Borrelli a Brusaferro al presidente del CSS
Sono 3 mesi che ci sciorinano numeri che hanno evidenza zero, che hanno valore zero. Siamo passati da Borrelli, a Brusaferro, al Presidente Consiglio Superiore di Sanità. E tutti questi che hanno portato? A bloccare l’Italia mentre noi lavoravamo. Noi che abbiamo visto il dramma vogliamo ripartire per poter riuscire a curare le persone che altrimenti non riusciamo a curarle. Non ce ne importa nulla del campionato, né di dove vanno in vacanza, ma vogliamo tornare ad un Paese normale, perché questo è un Paese normale, che può da oggi tornare alla normalità.
Video Coronavirus non esiste, e i numeri?
“C’è un solo numero che vale, l’evidenza. In questo Paese abbiamo sentito un professore di Boston, un epidemiologo statistico che si chiama Vespignani, condizionare le scelte del governo, dicendo che andavano costruiti 151000 posti in Terapia Intensiva. Domani uscirà un editoriale a firma mia e del dr. Gattinoni. Terrorizzare un Paese è un qualcosa di cui qualcuno si deve assumere le responsabilità. Perchè i nostri Pronto Soccorsi, i nostri posti in Terapia Intensiva sono vuoti! E perché la Mers e la Sars, le due precedenti patologia da coronavirus, sono scomparse. Dobbiamo stare attenti, ma non ucciderci da soli”
Chi è Alberto Zangrillo
Il professor Alberto Zangrillo è primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Generale e Cardio-Toraco-Vascolare e Referente Direzionale Aree Cliniche dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. Per l’Università Vita-Salute San Raffaele ricopre i ruoli di Prorettore per le attività cliniche e professore Ordinario di Anestesiologia e Rianimazione.
Il suo percorso formativo inizia all’Università degli Studi di Milano, dove si laurea in Medicina e Chirurgia nel 1983 e si specializza, tre anni dopo, in Anestesia e Rianimazione, per poi proseguire in rilevanti centri europei quali il Queen Charlotte Hospital di Londra, l’Hospital de la Santa Creu Pau do Barcellona, il Cardio-thoracic Centre di Monaco di Montecarlo, l’Hetzer Deutsches Herzzentrum di Berlino e l’Ospedale San Raffaele.
Il professor Alberto Zangrillo è tra i primi dieci medici al mondo (nell’ultimo biennio) per numero di pubblicazioni in ambito “anesthesia” e “intensive care” (fonte: Scopus), autore di oltre 800 pubblicazioni, di cui oltre 380 su riviste internazionali indicizzate (citate più di 9000 volte, Hindex 49) tra cui studi randomizzati su The New England Journal of Medicine, JAMA, Circulation e British Medical Journal.
La sua attività autoriale si completa inoltre di 40 titoli (tra monografie e capitoli di libri) e di incarichi di Editor in chief della rivista Heart Lung and Vessels (indicizzata su pubmed), di membro dell’Editorial board di Advances in Medicine e quello di revisore di grant per donor internazionali (tra cui la Swiss National Science Foundation, nel periodo 2009-2015).
Vincitore di diversi bandi di ricerca Finalizzata del Ministero della Salute, di un bando AIFA Ricerca Indipendente sui farmaci nel 2012 e, nello stesso anno, di un bando Conto Capitale (nonché di altri bandi e progetti finanziati dalla Regione Lombardia), spesso in qualità di Principal Investigator partecipa a 45 protocolli di ricerca randomizzati, approvati dal Comitato Etico dell’Ospedale San Raffaele.
Sempre in ambito di ricerca, tra le tante linee perseguite, le principali riguardano i supporti avanzati al circolo e alla ventilazione (ECMD, VAD, cuore artificiale), il trattamento dello scompenso cardiaco acuto, la ventilazione non invasiva (in terapia intensiva e ai piani di degenza). Le terapie anticoagulanti alternative in terapia intensiva, l’ottimizzazione dell’emostasi perioperatoria, la cardioprotezione da alogenati, la prevenzione della mortalità perioperatoria e il trattamento dell’infarto miocardico acuto perioperatorio. La prevenzione e il trattamento dell’insufficienza renale acuta perioperatoria e del danno d’organo del paziente critico, la sepsi in terapia intensiva.
Oltre a premi e riconoscimenti in ambito medico e a incarichi istituzionali, è insignito del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana e di Commendatore dai Presidenti della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano.
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