vaccino covid

Vaccino Covid ora c’è. La prima popolazione a sperimentarlo

Scuola/Università/Sanità

Vaccino Covid, il virus è ora sconfitto. La prima popolazione a sperimentarlo farà un po’ da cavia. Nei prossimi sei mesi il test sull’uomo e poi l’inoculazione di massa. Interessi, conseguenze, Djokovic e Di Bella

E’ stato messo a punto per essere inoculato alla popolazione. Nel mondo esistono 36 progetti di vaccino contro il SARS-CoV2 sviluppati nei diversi centri di ricerca, una guerra dichiarata, giocata tra Stati e industrie farmaceutiche. Quale sarà, dunque, la prima popolazione a sperimentare il vaccino? Il vaccino scoperto da un team di ricercatori dell’università di Berna sarebbe pronto da testare, forse già ad agosto, per poi essere inoculato alla popolazione svizzera a partire da ottobre. Il prototipo, infatti, sarebbe stato sviluppato già in febbraio, poche settimane dopo che il virus era stato identificato in Cina.

Vaccino Covid ora c’è, immunizziamo la popolazione entro i prossimi sei mesi

Il nuovo coronavirus è geneticamente stabile e, a differenza dell’influenza, è molto probabile che non richieda più di un vaccino in un periodo di tempo relativamente lungo – ha affermato Martin Bachmann, professore di immulogia dell’università di Berna nel corso di una conferenza online con l’associazione stampa della Nazioni Unite – La nostra strategia è ottenere l’immunizzazione di almeno tutta la popolazione svizzera entro i prossimi sei mesi e quindi iniziare a produrre il vaccino per il mercato globale. Questo è un obiettivo ambizioso, ma vi assicuro che abbiamo buone possibilità. Abbiamo in programma di immunizzare le prime persone ad agosto e poi di condurre una grande vaccinazione a ottobre”,”.

Un compromesso per ottenere più in fretta il vaccino

Vaccino Covid ora c’è, ma a quale prezzo? A sentire gli scienziati, la popolazione elvetica sarebbe la prima al mondo a testare il vaccino, un popolo cavia, in parole povere, sul quale inocularlo già a partire da ottobre. “La possibilità di successo è realistica – ha affermato Martin Bachmann – La Svizzera ha una tradizione di pragmatismo ed è pronta a trovare un compromesso se serve a ottenere più in fretta un vaccino“. Bachmann è alla guida di un gruppo di esperti di numerose università svizzere per lo sviluppo di un vaccino cosiddetto geneticamente sintetizzato, basato su particelle simili al virus. Questi vaccini – usati già per l’epatite B, ad esempio – funzionano abbattendo la proteina che il virus utilizza per attaccarsi a una cellula. Secondo Bachmann, il nuovo coronavirus è geneticamente stabile e, a differenza dell’influenza, è molto probabile che non richieda più di un vaccino in un periodo di tempo relativamente lungo.

Vaccino Covid ora c’è, ma a chi serve il compromesso? Djokovic dice no

Instilla la paura nel popolo e il popolo chiederà sicurezza a tutti costi. Si sta insinuando subdola l’idea, che certamente fa comodo al mondo farmaceutico e alla lobby trasversale politica, di obbligare le persone al vaccino. L’intellighenzia, insomma chi fa funzionare il cervello, qualche dubbio se lo pone sulla legittimità e sui pericoli di un obbligo che viola i più elementari diritti dell’uomo. Il campione di tennis numero uno al mondo, Djokovic non ha usato mezzi termini nel giudicare la notizia di un obbligo vaccinale: “Personalmente sono contrario e non vorrei essere costretto da qualcuno a vaccinarmi per poter viaggiare. Ma se diventasse obbligatorio, cosa succederà? Dovrò prendere una decisione. Non sono un esperto, ma voglio avere la possibilità di scegliere ciò che è meglio per il mio corpo”.

Vaccino Covid ora c’è un business colossale

Certo è, inutile negarlo, che dietro un vaccino per la pandemia da coronavirus, ci sia un business colossale dalle dimensioni inimmaginabili. Chi produrrà il vaccino per il mondo sarà il padrone del mondo. Le persone chiuse in casa, attività ferme, saracinesche abbassate, autorizzazioni anche per dar da mangiare al gatto: facile presentare il vaccino per la salvezza dell’umanità. Troppo facile, forse.

Se vogliono il vaccino subito, allora si farà

Vaccino Covid come una equazione algebrica. Gary Jennings, amministratore delegato di Saiba Biotech, azienda che collabora con l’università di Berna, ha dichiarato che la autorità svizzere sono consapevoli dell’importanza dello sviluppo rapido del vaccino. “Se il governo e le autorità di controllo svizzere vogliono che il vaccino sia disponibile al pubblico entro questi termini, allora si farà”.

Machiavelli, Il Principe

«… e nelle azioni di tutti li uomini, e massime de’ principi, dove non è iudizio da reclamare, si guarda al fine. Facci dunque uno principe di vincere e mantenere lo stato: e mezzi saranno sempre iudicati onorevoli e da ciascuno lodati»

Vaccino Covid ora c’è, ma c’è anche l’alternativa. Il dr. Giuseppe Di Bella

Vaccino Covid e basta? Sembra di o, a sentire il Dottor Giuseppe Di Bella “In attesa della “pietra filosofale” che distrugga il virus – dice – si possono prendere delle misure che permettano al più presto una maggiore libertà di movimento. Prima su tutte il miglioramento delle proprie capacità immunitarie. Io personalmente non sono dell’idea che debbano andare tutti a casa. Bisogna aumentare le capacità immunitarie, diminuire il rischio di contagio e raggiungere una maggiore libertà di movimento. Il vaccino – chiosa – è utile quando dà una risposta stabile, se io faccio un vaccino di un bersaglio mobile, di un germe che cambia di continuo, quando quello cambia non funziona più. Non è una polemica vaccino sì, vaccino no. Il quesito va spostato: il vaccino lo posso fare quando mi trovo di fronte a un contesto che è stabile”.

Vaccino Covid ora c’è

Intanto il vaccino covid ora c’è. Purchè resti volontario, chi vorrà vaccinarsi potrà farlo. E in Svizzera si procederà a breve alla inoculazione di massa

Mina Cappussi

Sono nata il 14 luglio, che è tutto dire! Docente a contratto per l’UNIVERSITA’ ROMA TRE, Facoltà di Lettere, dipartimento di Linguistica, Corso di “Metacomunicazione sul Web e New Media” Laureata con Lode in Scienze Politiche, Master in Management Sanitario Professionale di II livello Master in Diritto del Minore Roma Sapienza, Master in Didattica professione Docente, Perfezionamento in Mediazione Familiare e consulente di coppia Università Suor Orsola Benincasa Napoli, Diploma di Counselor, Master sull’Immigrazione e le Migrazioni Italiane Università Venezia, Master in studi su Emigrazione Forzata e dei Rifugiati - University of Oxford, Master Class in Giornalismo Musicale, Diploma DSA, Diploma Tecnologo per l'Archeologia Sperimentale. Scrittrice, saggista, giornalista, artista, iscritta all’Ordine dei Giornalisti, International Press Card Federation of Journalists, Direttore e Publisher dal 2008 del quotidiano internazionale UN MONDO D’ITALIANI

Lascia un commento