Trump avvisa l’Onu, Usa via dall’Oms nel luglio 2021. Inviata la lettera di notifica. Ma a novembre ci saranno le elezioni presidenziali che potrebbero ribaltare la decisione. Biden: ‘Usa nell’Oms al mio primo giorno di presidenza’. Nel 2019 gli Stati Uniti hanno contribuito con circa 553 milioni di dollari all’Organizzazione Mondiale della Sanità, che spende 6 miliardi all’anno di soldi dei Paesi membri
Usa esce da Oms ufficialmente con una lettera di notifica inviata dall’amministrazione Trump al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite. Ora è ufficiale, dunque: gli Stati Uniti si ritirano dall’Organizzazione mondiale della sanità. Il presidente americano aveva annunciato lo scorso maggio di volersi ritirare dall’Oms dopo aver accusato l’organismo internazionale di una gestione dell’emergenza coronavirus troppo favorevole alla Cina e avendo evidenziato non poche lacune e, forse, interessi di parte.
Usa esce da Oms: detto fatto
Trump irremovibile ha ratificato la dichiarazione di guerra all’Oms. La decisione, però, entrerà in vigore il 6 luglio del 2021, visto l’obbligo di preavviso un anno prima. Infatti, i Paesi aderenti devono dare all’organizzazione un anno di preavviso, e soddisfare tutti gli attuali obblighi finanziari nell’anno in corso.
Il budget biennale per l’OMS è di circa 6 miliardi di dollari, provenienti dai paesi membri di tutto il mondo, mentre nel 2019 gli Stati Uniti hanno contribuito con circa 553 milioni di dollari. In questo anno, dunque, gli Stati Uniti dovranno onorare gli obblighi finanziari finanziari, pari a circa mezzo miliardo di dollari.
Usa esce da Oms? Vedremo
Usa esce da Oms. La decisione di Trump è ufficiale e irremovibile. Ma c’è un ma. Non è detto che l’uscita degli Usa dall’Oms si concretizzi davvero, in considerazione del fatto che il prossimo 3 novembre sono fissate le elezioni presidenziali americane, che potrebbero non riconfermare Donald Trump. Il Presidente, infatti, è tacciato di non aver avuto polso fermo nel bloccare i disordini scoppiati in numerose città degli Usa. Per non parlare della rimozione delle statue di Colombo e di Rizzo, con grande risentimento di una parte della comunità italiana.
L’eventuale entrata in vigore del ritiro Usa il prossimo anno, comunque, per il momento non dovrebbe avere ripercussioni importanti sull’operatività dell’Oms in un momento mondiale delicato, dovuto alla pandemia da coronavirus, con 11,6 milioni di contagi e mezzo milione di morti in tutto il mondo. Almeno stando ai numeri ufficiali, con tutte le critiche di cui abbiamo più volte parlato, relative
Usa esce da Oms? Niente affatto, secondo Biden
“Gli Stati Uniti si uniranno di nuovo all’Oms nel primo giorno della mia presidenza”, ha detto il candidato democratico alla Casa Bianca, Joe Biden, condannando la decisione dell’amministrazione Trump che ha notificato all’Onu l’uscita degli Usa dall’organizzazione internazionale.
Perché gli Stati Uniti ce l’hanno con l’OMS
Le accuse di Trump all’Oms erano state lanciate in maggio, nel giorno in cui si è tenuta la 73esima assemblea annuale dell’Organizzazione, durante la quale si è deciso di avviare una indagine indipendente sulla pandemia.
In una lettera indirizzata al direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, Trump aveva accusato l’Organizzazione di aver dichiarato in ritardo l’esplosione di una emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale (PHEIC – Public Health Emergency of International Concern), solo il 30 gennaio, più di un mese dopo il rilevamento del virus.
La Cina nascose i dati sul Covid
Per l’OMS la Cina nascose i dati all’inizio della pandemia. La ricerca del genoma era cominciata a fine dicembre e le mappature a gennaio, ma il rilascio delle informazioni non sarebbe stato tempestivo a causa di una legge che vieta ai laboratori di condurre esperimenti su virus potenzialmente letali senza l’approvazione delle autorità sanitarie nazionali.
Inoltre, una nota emessa il 3 gennaio scorso della Commissione Nazionale per la Sanità invitava i laboratori scientifici che stavano lavorando sul nuovo coronavirus a distruggere i campioni del Covid o inviarli a istituti designati per metterli in sicurezza.
Infine, non furono ufficialmente registrati casi di polmonite anomala a Wuhan stando ai bollettini ufficiali delle due settimane successive, nonostante i primi casi registrati di decessi.
L’Oms sapeva dai primi di gennaio
L’OMS sapeva dai primi di gennaio. I morti si accumulavano nel silenzio ufficiale. Lo stesso Ryan aveva lamentato l’assenza di diagnosi di laboratorio, di analisi sulla distribuzione geografica del virus o di una curva epidemica. La Cina rallentò la comunicazione dei dati sul coronavirus e in alcuni casi li nascose
E Trump? Anche lui temporeggiò
Ma il New York Times, sottolinea che Trump stesso non ha dichiarato l’emergenza nazionale se non settimane dopo, nonostante fosse a conoscenza del virus e del suo pericolo.
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