Tutti vegani dopo lockdown: secondo Daisy Divoka di EMW, il mercato offre ora una quantità di prodotti vegani mai vista prima, e le multinazionali hanno ormai capito che questo è il mercato che cresce più in fretta. Anche Beyond Meat, l’azienda statunitense che sta portando in tutto il mondo la sua carne “light”
Tutti vegani dopo lockdown, via ad un’ondata di mega produzione di prodotti veg, esplosa principalmente dopo i mesi di chiusura. In Gran Bretagna, i marchi produttori di alimenti vegani di ogni genere si impegnano a produrre sempre più sostituti della carne. Alcune aziende infatti iniziano ad etichettare come vegani alimenti che già prima non contenevano tracce animali, ma che non venivano pubblicizzati come tali. Il cambiamento in atto viene commentato da Guardian, quotidiano britannico nato a Manchester nel 1821 con sede a Londra, che riprende un’analisi di mercato condotta dalla società EMW secondo la quale nel 2019 anno sono stati chiesti 107 denominazioni “vegan”.
Tutti vegani dopo lockdown: via al cambiamento
Novità annunciate anche nel campo della ristorazione. Su tutti spicca la Unilever, che ha lanciato la versione vegana dei suoi gelati blockbuster Magnum e Ben and Jerry’s. Sul fronte dei prodotti più innovativi, non si arresta la corsa della Beyond Meat, l’azienda statunitense che sta portando in tutto il mondo la sua carne “light”. Sul podio al momento troviamo Beyond Butter, Beyond Cheese e Beyond Mince, rispettivamente burro, formaggio e carne tritata tutti vegani, mentre l’azienda Upfield ha appena comprato Violife, che produce formaggio vegano, per 500 milioni di sterline.
Lidl e Ikea: si alle innovazioni
Le grandi catene, non vogliono rimanere indietro: Lidl ha lanciato un’intera gamma di prodotti che comprende dolci e pane, mentre Ikea metterà in vendita, dal prossimo mese, le sue celeberrime polpettine in versione vegan, a base di farina di piselli. E ancora: Sainsbury’s punta sugli alimenti che hanno come base i funghi, con la sua linea Shroomdog. Proposti più di 30 prodotti veg anche da marchi come Wicked Kitchen e Plant Chef, che includono barbecue e alimenti che ricordano alcuni piatti delle cucine asiatiche.
Cresce il successo per il veganesimo
Secondo Daisy Divoka di EMW, il mercato offre ora una quantità di prodotti vegani mai vista prima, e le multinazionali hanno ormai capito che questo è il mercato che cresce più in fretta, e ci stanno investendo moltissimo denaro.In molti stanno chiedendo anche il marchio alla Vegan Society, che richiede un canone e che ha affermato che nel 2020 ha già dovuto fronteggiare un numero di richieste doppio rispetto all’anno precedente.
Sempre secondo Guardian tutto ciò è stato causato anche dal lockdown, periodo di cui molti inglesi hanno approfittato per cercare di passare a una dieta sana, cioè con molti meno alimenti di origine animale, o anche solo per informarsi e riflettere più approfonditamente su ciò che mangiavano, scegliendo poi di limitare i cibi animali. In base agli ultimi dati della stessa Società, il 20 per cento dei britannici ha ridotto il consumo di carne durante il lockdown, e il 15 per cento quello di latte e derivati e uova.
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