Tre figli in Cina per contrastare l’invecchiamento della popolazione. Le linee mirano a “migliorare le politiche sulle nascite per promuovere uno sviluppo demografico equilibrato a lungo termine”
Tre figli in Cina possibili grazie agli interventi che riguardano detrazioni fiscali per le spese sui bambini sotto i tre anni, nuove politiche per finanziare l’assistenza materna, il congedo parentale ed il supporto ai trattamenti di fertilità.
Nuove politiche pianificazione familiare in Cina
Con le nuove linee guida adottate dall’Ufficio politico del Partito comunista cinese una coppia potrà avere fino a tre figli. La possibilità di avere famiglie tanto allargate deriva dai dati dell’ultimo censimento effettuato. Infatti, stando ai dati, il Paese del Dragone sta invecchiando: vi è un fortissimo calo delle nascite. Nel 2020 ci sono state 12 milioni di nascite, il 20% in meno rispetto al 2019. “Le misure di sostegno a favore del terzo figlio, – afferma il PCC – favoriranno il miglioramento della struttura della popolazione cinese”.
La famiglia si allarga: da uno a tre figli
Dal 1979 al 2016, a causa della sovrappopolazione del Paese, vigeva la cosiddetta “Politica del figlio unico”. La misura è stata introdotta da Deng Xiaoping attraverso una legge. Dal 2016, poi, era stato permesso alle coppie di avere fino a due figli. Questo perché, già all’epoca, il paese stava iniziando ad invecchiare e rischiava di rallentare l’economia. La misura non portò i risultati auspicati, per cui il Partito Comunista ha deciso di allentare ulteriormente il controllo delle nascite.
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