Il concerto dei The Kolors ha inaugurato la prima delle due serate di festeggiamenti dedicati ai 300 anni di Di Zinno, inventore dei misteri. Eventi in ogni angolo della città di Campobasso.
(UMDI – UNMONDODITALIANI) Grande affluenza di visitatori, moltissimi dalle regioni confinanti, per i due giorni di festa, 2 e 3 giugno, in occasione del Corpus Domini: numerosi stand fieristici e atmosfera gioiosa, quella che si respirava al centro di Campobasso per i 300 anni di Paolo Saverio Di Zinno, inventore dei Misteri, che da circa tre secoli vengono portati in processione per le vie della città. I The Kolors hanno inaugurato la serata campobassana del 2 giugno, con un concerto ubicato in Piazza della Repubblica, zona parallela all’obelisco dei Caduti e contornata, alle sue spalle, da Villa De’ Capoa, il suggestivo parco del capoluogo molisano. Due i maxischermi allestiti per offrire a tutti i presenti la possibilità di assistere al concerto: uno posto nella stessa Piazza della Repubblica, l’altro in Piazza Prefettura, accanto la statua di Gabriele Pepe. Città blindata, per minimizzare il rischio di attacchi terroristici e una capienza limitata nel luogo del concerto, con un massimo consentito di 3500 unità; molte le forze dell’ordine, che vigilavano lungo le tre uscite disponibili. Il concerto evento, organizzato dall’amministrazione comunale di Campobasso, è stato il primo dei due concerti in occasione della festività religiosa. Usciti vincitori dalla quattordicesima edizione del talent show Amici di Maria De Filippi, i Kolors sono il trio musicale casertano capitanato da Antonio “Stash” Fiordispino (leader del gruppo e chitarrista), Alex Fiordispino (batteria e percussioni) e Daniele Mona (sintetizzatore e percussioni), che hanno dato una scarica d’adrenalina e freschezza al numeroso pubblico presente; molti i fan accorsi anche da fuori regione per assistere al concerto. Un’ora e mezza di spettacolo ed intrattenimento, tra sonorità anni ’80 e pop rock moderno, per una band definita come la versione italiana dei The 1975, gruppo indie rock britannico. La lettera K, logo della band, regalava giochi di luce al ritmo di assoli di chitarra, e la voce di Stash era accompagnata dai numerosi cori, perfettamente intonati, da parte del pubblico. Immancabile in scaletta Every Time, brano che ha avuto un successo immediato tra i presenti, sollecitati sin dalle prime note della canzone. Inclusa nel secondo album studio, Out, Every Time è stato tra i brani più veduti su iTunes, e scelto dalla Vodafone per pubblicizzare la campagna estiva del 2015, con testimonial Bruce Willis. Presenti anche alcune cover in scaletta: Shout, dei Tears For Fears, che ha riportato indietro nel tempo i nostalgici degli anni ’80; eseguita con maestria Radio Gaga dei Queen, che ha coinvolto il pubblico in battiti di mano a tempo durante lo storico ritornello. I Kolors hanno alternato brani rock, che infiammavano gli animi della piazza, a momenti di calmo romanticismo, durante i quali Stash è sceso dal palco per confondersi con i suoi fans. Me Minus You, toccante brano del trio, è stato eseguito dapprima in versione acustica, per poi diventare una triste ballata rock cantata da Stash, seduto sul palco e circondato da luci blu. L’encore del concerto, la parte in cui il gruppo esegue i brani conclusivi della serata, ha visto protagonisti successi come: You, Ok, Why Don’t You Love Me?, Crazy, Frida (Mai Mai Mai), canzone presentata al Festival di San Remo 2018, e l’unica avente un testo in lingua italiana. Stash ha spiegato all’Ansa il perché della lunga attesa nel voler scrivere una canzone in italiano “[…] Non abbiamo aspettato perché faceva figo. Semplicemente non avevamo la canzone giusta in italiano. Essere al festival con Frida rappresenta l’evoluzione sonora dei Kolors […] L’inglese risultava più in linea con il concetto sonoro della band. Alla lunga però era come sentirsi in una gabbia”. L’ultima cover eseguita è stata un mashup de’ ll Mondo di Jimmi Fontana, mescolata e amalgamata musicalmente a (Tonight) We are Young dei Fun., gruppo appartenente allo scenario indie pop americano, e Madness del gruppo rock inglese dei Muse; questa versione de’ Il Mondo aveva raggiunto un grande successo anche durante la loro permanenza ad Amici. Il bis conclusivo è stato riservato, ancora una volta, a Every Time. I The Kolors hanno salutato la città di Campobasso sulle note di All You Need Is Love dei Beatles. Quello in piazza della Repubblica non è stato solo un concerto, ma un melting pot generazionale, sintomo che la musica ha ancora la straordinaria capacità di unire nuove e vecchie generazioni.
* foto di Grazia De Gregorio. Vietata la riproduzione senza citare la fonte