L’italiano passa in 5 set e si qualifica per il terzo turno. Ora attende il prossimo avversario: uno tra Edmund e Verdasco
(UMDI-UNMONDODITALIANI) Scena finale, quella dei saluti, dice tutto: Thomas Fabbiano offre la mano a Ivo Karlovic, e gli arriva alla spalle. Neanche, forse è ad altezza ascelle. Fa sorridere, ma l’innagine è utile per capire che tipo di partita sia stata quella che, come ovvio, è stata definita Davide contro Golia. E ha vinto Davide, senza la fionda ma con la rapidità delle gambe, la velocità del braccio. Solo queste armi potevano spuntare un tipo che ha realizzato 38 ace, ed è da sempre conosciuto come Mr Ace: il 40enne croato Karlovic, che nella sua carriera ha servito la palla – senza che l’avversario la sfiorasse – oltre 13mila volte.
Fabiano attende il nome del prossimo avversario
Non male, vero? Per questo Fabbiano, alla vigilia, aveva dato per scontato che ci sarebbero dei games nei quali avrebbe fatto lo spettatore. E così è stato. Ma è stato talmente bravo da togliere per due volte il servizio all’avversario, nel primo e nel terzo set che ha vinto con il medesimo punteggio: 6-3. Peccato che la cosa non sia riuscita nel secondo e nel quarto, dove si è finiti al tie-break e l’abbia spuntata il croato. Per fortuna che nel quinto set il tie-break si disputa – a Wimbledon – solo sul 12-12, e dunque c’erano delle possibilità maggiori per il pugliese. Che, nel decimo gioco, le ha colte ottenendo il terzo turno e confermando, quantomeno, il risultato dello scorso anno. Solo che rispetto al 2018 Fabbiano è molto più consapevole dei propri mezzi, e sta vivendo un momento positivo e sereno. Per cui nulla gli è precluso, e attende il vincitore del match tra Edmund e Verdasco.
