Lavori di recupero e valorizzazione della città romana di Saepinum hanno riguardato un’area mai esplorata in precedenza. Serviranno altri fondi per poter completare le attività e restaurare il monumento che si colloca tra i maggiori ritrovamenti effettuati negli ultimi decenni in Molise.
(UMDI – UNMONDODITALIANI) Nuove scoperte nel sito archeologico di Altilia, città romana che si trova nei pressi del comune di Sepino. Nei giorni scorsi, nell’ambito dei lavori di recupero e valorizzazione della città romana di Saepinum, effettuati dalla Soprintendenza e diretti dalla dottoressa Teresa Cinquantaquattro, è stato rinvenuto un tempio su podio risalente alla seconda metà del I secolo a.C. “Gli scavi – spiega la Soprintendenza archeologica dei beni culturali del Molise – hanno riguardato un’area mai esplorata in precedenza ed hanno consentito di riportare alla luce parte del tempio su podio ed elementi di decorazione del tetto e degli alzati. Chiaramente serviranno altri fondi per poter completare le attività e restaurare il monumento che si colloca tra i maggiori ritrovamenti effettuati negli ultimi decenni in Molise. Lo scavo è stato diretto dalla dottoressa Sica; hanno invece coordinato i lavori gli architetti Civerra e Vignone, unitamente al direttore operativo Marianera. L’obiettivo è quello di rendere l’area archeologica sempre più fruibile al pubblico e di inserirla nel firmamento dei siti di maggiore interesse italiani e non solo. I lavori sono stati finanziati con risorse FSC (Fondi Sviluppo e Coesione) 2000 – 2006 – Regione Molise, finalizzati al recupero delle casette demaniali e alla valorizzazione dell’antica Saepinum”.
CINTA MURARIA, PORTE MONUMENTALI, BASILICA, FORO
Scoperto nel 1950, il sito di Altilia offre ai turisti un percorso con vari edifici: la cinta muraria, le porte monumentali, tra cui Porta Bojano, che si apre nel tratto nord-ovest della cinta, in direzione di Boiano, il teatro, datato alla prima metà del secolo d.C.,dove si conservano i primi due settori delle gradinate e l’orchestra, la basilica, un quartiere di abitazioni private, il complesso termale e il foro di età augustea. Come i siti archeologici di Ercolano e Pompei, del sito di Altilia è stata rinvenuta solo una piccola parte. Si dovrà aspettare ancora del tempoper far riemergere completamente uno dei siti archeologici più suggestivi che il patrimonio culturale italiano possa avere.