Task force a Milano, per accelerare le nomine dei supplenti che nel capoluogo lombardo andavano troppo a rilento
Task force a Milano per accelerare le nomine dei supplenti che nel capoluogo lombardo andavano troppo a rilento. Da venerdì mattina tre colleghe di Bussetti, Amanda Ferrario, già collaboratrice stretta dell’ex ministro e preside anche a Milano, Mariastella Fortunato, preside a Pescara, e Antonella Iunti di Perugia hanno passato al setaccio le graduatorie per le scuole di Milano e hanno inviato oltre 600 nomine ad altrettanti supplenti che questa mattina dovranno presentarsi ai presidi. Nel capoluogo lombardo ci saranno tutti i professori di italiano alle medie (136), quelli di latino e greco alle superiori. Mancano però ancora 27 professori di italiano alle superiori, così come una parte di quelli di inglese (sono complete le altre lingue). La ministra Azzolina in questo modo contesta a Bussetti di non aver organizzato bene il lavoro e di aver reso impossibile ai funzionari di procedere rapidamente alle nomine.
Task force a Milano, la guerra dei numeri
Le nomine sono in corso anche in altre province: non si capisce perché questo intervento solo qui. I ritardi poi nascono dalla scelta del ministero di fare le graduatorie in piena estate, la provincia di Milano ha ricevuto un numero enorme di domande, quasi quante quelle di tutte la regione Veneto che ha gestito complessivamente circa 120.000 candidature. In Lombardia sono stati assegnati 26.042 posti di supplenza, il 70% del fabbisogno. L’assegnazione del restante 30% sarà completato entro la prossima settimana. A Milano è stato coperto il 50% con 6.077 assegnazioni. La procedura è stata ovunque rallentata anche a causa delle numerose rinunce, la previsione della chiusura era e resta per mercoledì.