Supplenze Gps cancellatevi docenti! Coloro che hanno già ottenuto una cattedra o non hanno intenzione di accettare eventuali proposte si trovano in lizza nella domanda per le 150 preferenze, danneggiando chi invece, in quelle convocazioni ci spera. La norma, il buon senso, la responsabilità, le accuse dei colleghi.
Supplenze Gps cancellatevi docenti non interessati! E’ il “consiglio”, ma dovrebbe essere l’imperativo, degli Ambiti Territoriali – Uffici Scolastici Provinciali, che si trovano a dover gestire elenchi lunghissimi, non rispondenti alla realtà.
Supplenze Gps cancellatevi docenti: vi chiediamo un atto di solidarietà
L’invito è rivolto ai docenti di ruolo e a coloro che non sono interessati a supplenze annuali o fino al termine delle attività didattiche, magari destinatari di incarichi per altri ordini e classi di concorso.
“Ritirare la domanda di espressione delle 150 preferenze per le supplenze 2024/2025 è un atto di coraggio di solidarietà – chiosa una docente precaria – nei confronti di quanti, me compresa, tentano di individuare i colleghi che dovrebbero essere depennati per sperare o meno di poter lavorare quest’anno. Vi prego, abbiate a cuore il futuro di tanti giovani, e di padri e madri di famiglia, ingabbiati nelle strettorie di un precariato atavico”.
Una situazione paradossale
In effetti molti docenti di ruolo o non interessati alle supplenze o a quello specifico ordine di scuola o classe di concorso, rimangono comunque inseriti nelle procedure di assegnazione, pur avendo già ottenuto una cattedra o non avendo intenzione di accettare eventuali proposte. Ciò comporta per gli Uffici Scolastici Provinciali un rallentamento delle operazioni e un inutile dispendio di tempo e risorse nella procedura di assegnazione degli incarichi da GPS e GaE. Il malumore, giustamente, serpeggia nei gruppi social, chat di whatsapp, pagine facebook, siti, account twitter e instagram dei precari.
Come ritirare la domanda
Come ritirare la domanda? E’ davvero molto semplice: basta accedere alla piattaforma “Istanze Online” del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) e seguire le indicazioni per ritirare la domanda INS (150 preferenze). A tal fine, si ha a disposizione apposita funzione “Ritiro della domanda”. L’operazione è possibile fino al giorno della procedura di assegnazione tramite algoritmo, che in Piemonte è già iniziata e nelle altre regioni dovrebbe partire dal 3 settembre.
Sul sito o dalla mail
L’aspirante può procedere ad un eventuale ritiro della stessa mediante:
– la selezione dell’apposito link presente all’interno della mail di avvenuto inoltro;
– o accedendo da istanze online, dall’elenco delle domande, cliccando sull’icona «Vai alla pagina di ritiro della domanda». Per maggiori informazioni si può scorrere la guida ministeriale alla compilazione della domanda (pag. 47-52):
Per confermare di voler procedere al ritiro della domanda, l’aspirante dovrà selezionare l’apposita conferma, cliccare sulpulsante «Ritira».
Alla selezione del pulsante «Ritira» il sistema presenterà una maschera di conferma. Selezionare il pulsante «Procedi» per finalizzare l’operazione di ritiro.
Ad operazione conclusa, il sistema fornisce un messaggio di conferma e invia la relativa email con il pdf del Ritiro allegato.
Basta anche una mail
Oltre alla modalità telematica alcuni uffici scolastici stanno pubblicando degli avvisi in cui comunicano che, in caso di difficoltà nell’utilizzo della procedura telematica, i candidati possono a trasmettere dichiarazione di rinuncia, a mezzo mail allegando un documento di identità, allo scrivente Ufficio, al fine di procedere con l’esclusione della candidatura.
Perchè ritirare la candidatura?
Ritirare la propria candidatura, se non più interessati, porterebbe a numerosi vantaggi, tra cui lo snellimento delle procedure e assegnazioni più rapide, eliminando le candidature non effettivamente interessate e velocizzando lo scorrimento delle graduatorie. Inoltre, si otterrebbe maggiore trasparenza e si ridurrebbero i disagi dovuti a convocazioni di docenti che non accetteranno l’incarico, con conseguenti ritardi e disagi per tutti. La partecipazione ai processi di nomina a tempo determinato, con successiva rinuncia, comporterebbe una potenziale lesione del diritto di altri candidati che partecipano al solo canale di reclutamento GPS.
Nessuno può obbligare i docenti a ritirare la domanda, (allo stato attuale, ma sarebbe necessario l’intervento del legislatore in tal senso) ma sarebbe un gesto di responsabilità nei confronti dei colleghi, per il buon funzionamento del sistema scolastico e nei confronti degli studenti, che spesso ad inizio anno scolastico avviato si ritrovano senza docenti in molte materie. Infine, si otterrebbe un migliore avvio dell’anno scolastico: una procedura più snella ed efficiente contribuisce a garantire un avvio ordinato e puntuale delle attività didattiche.
Decreto 158 del 31 luglio 2024
Il Decreto 158 del 31 luglio 2024 che disciplina le operazioni di immissione in ruolo per l’anno scolastico 2024/2025 statuisce che “Il docente tenuto allo svolgimento dell’anno di prova non può accettare il conferimento di nomine a tempo determinato”.
Circolare supplenze 2024
Il concetto è anche ribadito dalla Circolare Supplenze. Pertanto, il docente neoimmesso in ruolo nell’anno scolastico 2024/2025, che deve svolgere l’anno di prova non può accettare incarichi a tempo determinato sfruttando l’art. 47 del CCNL.
Supplenze Gps cancellatevi docenti! Il messaggio sul sito degli Uffici Scolastici Regionali
“Si invitano i candidati destinatari di nomina in ruolo da graduatorie di merito o da GAE, – si legge sui siti degli Uffici Scolastici Regionali – che siano interessati alla stipula del relativo contratto a tempo indeterminato con decorrenza 01/09/2024, e che abbiano nel contempo presentato domanda per le supplenze per la medesima cdc oggetto di nomina e/o per altre classi di concorso, a ritirare la domanda.Ciò in quanto non potranno avvalersi dell’art. 47 del CCNL scuola, perché tenuti allo svolgimento dell’anno di formazione e prova.
L’algoritmo passa oltre e chi ne avrebbe diritto perde la scelta
Al riguardo, è opportuna la massima collaborazione da parte del personale docente interessato, in quanto le sedi oggetto di revoca, in base alla normativa vigente ed all’impostazione dell’algoritmo, saranno poi assegnate per scorrimento nei turni successivi. E qui sta il problema. Il posto destinato ad una convocazione “falsata” per così dire, viene bypassato dall’algoritmo e il candidato successivo che ne avrebbe diritto è costretto ad accettare un posto meno gradito. Quando l’algoritmo rifà il giro, quel posto andrà ad un candidato con punteggio inferiore, danneggiando chi aveva diritto. Un meccanismo infernale che sta portando grande malcontento. Partecipare alla procedura per poi rinunciare successivamente, danneggerebbe inevitabilmente altri candidati, non limitando le sedi disponibili da destinare ad altri candidati presenti nelle GPS.
Supplenze Gps cancellatevi docenti anche assunti da GPS I fascia sostegno
Si ricorda inoltre che analogo discorso vale per i nominati da GPS I fascia sostegno con nomina finalizzata al ruolo dal 2023/2024 che avranno contratto a tempo indeterminato dal 1° settembre 2024.Infatti, la nota MIM prot. 118635 del 31 luglio 2024 ha chiarito che, in base all’art. 5 comma 10 del DL 44/2023, “a decorrere dall’anno scolastico 2023/2024, i docenti destinatari di nomina a tempo determinato ai sensi dei commi 5 e 6 (docenti assunti nell’a.s. 2023/24 con contratto di formazione e prova ai sensi del DL 44/23, confermati in ruolo con decorrenza giuridica 01.09.23 ed economica 01.09.24) possono ricoprire incarichi di insegnamento a tempo determinato in altro ruolo o classe di concorso SOLO dopo tre anni scolastici di effettivo servizio nell’istituzione scolastica ove hanno svolto il percorso annuale di formazione e prova”.
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