Suona campanelli di notte, un uomo di 40 anni, con la sindrome di Peter Pan. Si divertiva a disturbare il sonno degli abitanti del comune di Petrella Tifernina. Un viaggio dalla Campania al Molise che gli è costata anche una bella multa per violazione del coprifuoco
Suona campanelli di notte nel Comune di Petrella Tifernina. Un 40enne di origine campane che, ignaro del coprifuoco dovuto alla pandemia Covid, si diverte a disturbare il sonno dei poveri cittadini. I residenti infastiditi, ovviamente, chiamano subito i Carabinieri. Trovano l’uomo, che in piena notte, gironzolava felice e sorridente. Attraverso un accurata indagine i militari scoprono che il “disturbatore” è un pluripregiudicato. Colto di sorpresa, in quanto pensava di passarla liscia, l’uomo non è stato in grado di fornire spiegazioni per quanto riguarda la sua presenza nel comune di Petrella. Con l’immediato foglio di via obbligatorio fa ritorno nella sua regione, avendo avuto un bel divieto di far ritorno in Molise. Il soggetto è stato anche multato, poiché trovato fuori dalla propria abitazione in orari non consentiti dal vigente decreto governativo in tema Covid. Gli abitanti di Petrella Tifernina potranno, così, tornare a dormire sonni tranquilli.
Un ritorno all’infanzia vero e proprio. Chi di noi da bambino non suonava i campanelli delle abitazioni e poi scappava? Il pluripregiudicato ha deciso di imitare i celebri Ficarra e Picone nel film “Nati stanchi”, dove i due protagonisti, si divertono a suonare alla porta di Passalacqua. I comici se le inventano di tutti i colori pur di disturbarne il sonno. Quando infatti, il proprietario del bar, stanco di essere infastidito, decide di puntare una telecamera che inquadra il suo portone, viene allegramente disturbato e deriso. Sapendo quale era la copertura della sorveglianza (in quanto proprio Passalacqua gli aveva spifferato tutto) i due amici decidono di legare due mazze tra loro e di interrompere il suo riposo notturno ancora una volta.
Un’imitazione fatta con i fiocchi, quella del 40enne beccato dai Carabinieri. Peccato che gli sia costata una bella multa! Invidiabile il suo coraggio, dopo un bel viaggio per arrivare nel paesello molisano, senza preoccuparsi nemmeno per un minuto del coprifuoco, si diverte come un bambino. Essendo considerato reato di molestia disturbare alle case, al nostro Peter Pan non resta che sperare nel buon cuore dei cittadini del comune di Petrella. Se anche solo uno di essi lo denuncia, il divertimento notturno non solo lo ricorderà a vita, ma gli cancellerà dal volto il sorriso soddisfatto con il quale i Carabinieri lo hanno fermato.
Suona campanelli di notte, la multa per chi disturba il sonno
Quante volte hanno suonato al campanello di casa nostra e aprendo il portone non abbiamo trovato nessuno? Scherzi che i ragazzi fanno spesso, ma oggi è un vero e proprio reato e per tal motivo chi compie l’azione è perseguibile penalmente. La Cassazione si è recentemente pronunciata sul tema, ribadendo che suonare il campanello con insistenza integra il reato di molestia e disturbo alle persone. La punizione è l’arresto e l’immediata sanzione di €516.
Una volta iniziato il processo, tuttavia, l’imputato potrà evitare le sanzioni descritte pagando una somma corrispondente alla metà del massimo dell’ammenda stabilita. Oltre le spese del procedimento. Ne deriva che, se il molestatore paga poco più di 258 euro (ossia la metà di 516, più le spese del procedimento) il giudice dichiara l’estinzione del reato. Attenzione però, perché se il magistrato considera la molestia posta in essere, nel caso concreto, come un fatto grave, egli potrà respingere la domanda di oblazione presentata dall’imputato.
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