Stop uso pellicce animali partecipano i marchi di moda di lusso, schierandosi a favore dei diritti animali. L’ultimo ad aggiungersi alla lista della famiglia fur-free è il brand francese Yves Saint-Laurent
Stop uso pellicce animali per gli ultimi due marchi del gruppo Kering che ancora non avevano aderito. Yves Saint-Laurent e Brioni hanno entrambi rinunciato all’utilizzo delle pellicce a partire dall’autunno 2022. In passato molti altri brand di lusso avevano già preso questa decisione che abbraccia la politica cruelty-free. I fashion brand che hanno sposato l’idea di moda più sostenibile, etica e fur-free sono i seguenti: Gucci, Balenciaga, Bottega Veneta, Alexander McQueen, Giorgio Armani, Michael Kors, Versace, Chanel, Coach, Dkny e Donna Karan, Jimmy Choo, Prada, Valentino e Brunello Cucinelli.
Stop uso pellicce animali
Tra i primi brand a dare l’addio definitivo all’uso della pelliccia animale c’è Giorgio Armani. Si era impegnato ad abolirla completamente dalla stagione autunno/inverno 2016/2017. “Il progresso tecnologico raggiunto in questi anni – afferma Giorgio Armani, stilista e imprenditore italiano – ci permette di avere a disposizione valide alternative che rendono inutile il ricorso a pratiche crudeli nei confronti degli animali”.
Gucci: pellicce accessorio fuori moda
“Pensate che usare le pellicce oggi sia ancora moderno? – le parole di Marco Bizzarri, amministratore delegato di Gucci – Io non lo penso e per questo motivo abbiamo deciso di non utilizzarle più. Sono un po’ antiquate, la creatività può venire fuori in molti altri modi”. La decisione fur-free è stata presa a partire dalla collezione primavera/estate 2018.
Michael Kors e Jimmy Choo segue la lista
Dopo qualche mese dalla decisone del brand Gucci anche Michael Kors e Jimmy Choo fanno un passo indietro dichiarando che dalle collezioni del 2018 non avrebbero più utilizzato alcun tipo di pelliccia animale in favore di soluzioni più innovative. Si sono focalizzato di sostituire le pellicce animali con nuove tecniche.
Versace e Chanel
“Pelliccia? Basta – afferma Donatella Versace nel 2018 – Non voglio più uccidere animali per fare moda. Non mi sembra giusto”. Così l’imprenditrice rivoluziona il suo brand poiché ha sempre realizzato indumenti con pelle animale e pellicce. “Il futuro dei prodotti di alta gamma – Bruno Pavlovsky, presidente del brand Chanel – verrà dal know-how di quello che il nostro atelier è in grado di fare”. Chanel era conosciuto per la produzione di indumenti e accessori di pellicce e pelli esotiche come coccodrilli, lucertole e serpenti. Gli attivisti per i diritti degli animali hanno spinto questi brand a questa importante decisione.
Stop uso pellicce animale per Prada
“La ricerca e lo sviluppo di materiali alternativi – le parole di Miuccia Prada – consentirà all’azienda di esplorare nuove frontiere della creatività e di rispondere, allo stesso tempo, alla domanda di prodotti più responsabili”. Si promuove una moda sostenibile e etica.
Gruppo Kering
Alexander McQueen, Balenciaga, Bottega Verde, Yves Saint-Laurent e Brioni hanno scelto la salvaguardia dei diritti animali. Il gruppo di François-Henri Pinault ha lavorato con la Humane Society international e con la Humane society of the United States, società che si battono per la protezione degli animali, per raggiungere l’obiettivo di diventare fur-free. Gli ultimi brand ad appoggiare questa decisione sono stati proprio Yves Saint-Laurent e Brioni, che aderiranno a partire dalla collezione autunno del 2022.
Valentino
Valentino, brand di moda dal 1960, ha annunciato che a partire dal 2022 non includerà più pellicceria a partire dalla collezione autunno invero 2021/2021. Anche questo brand sta cercando materiali adatti per poter sostituire il pelo degli animali, andando così in una direzione per la sostenibilità e i diritti animali.
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