Le ferie sono per molti anche un’occasione per concedersi lunghe dormite senza dover fare levatacce con la sveglia. Ma a volte il caldo non rende facile il rapporto con Morfeo. L’esperto suggerisce come sfruttare le vacanze anche per un sonno di qualità
Per molti di noi vacanza significa anche (e in alcuni casi soprattutto) concedersi lunghe dormite. Svegliandosi al mattino con comodo e senza fastidiose sveglie, ma anche concedendosi un pisolino pomeridiano. Insomma, riconciliandosi con il sonno che, nell’arco dell’anno lavorativo, viene spesso penalizzato. Perché proprio alla quantità e alla qualità delle ore che riusciamo a trascorrere con la testa sul cuscino dobbiamo quella piacevole sensazione di benessere che ci accompagna in vacanza. E allora ecco qualche suggerimento per godere il più possibile del riposo notturno durante le vacanze e ricaricare le batterie dopo tanti mesi di lavoro a ritmi stressanti. Il nostro sonno è influenzato dalle ore di luce che in estate aumentano riducendo il tempo del riposo soprattutto nelle ore serali. Inoltre, in vacanza si arriva stanchi, generalmente si dorme di più al mattino, si schiaccia un pisolino pomeridiano e poi la notte si va a dormire più tardi. “L’estate – spiega Giuseppe Plazzi, presidente Aims, Associazione Italiana Medicina del Sonno aderente alla Società Italiana di Neurologia (Sin) – rappresenta il momento in cui le persone possono recuperare energia fisica e mentale attraverso un sonno di buona qualità che si ottiene applicando alcune semplici regole: la sera è importante non andare a dormire oltre la mezzanotte e al mattino non dormire a oltranza ma svegliarsi al massimo entro le ore 10. È consigliabile praticare l’attività fisica a inizio giornata per poi riposarsi con un pisolino al pomeriggio per massimo un’ora”. Per un buon sonno notturno, inoltre, la Sin suggerisce di evitare di cenare tardi e bere alcolici in eccesso; andare a letto con lo stomaco pieno può, infatti, provocare una digestione più lunga e un sonno di pessima qualità. Se invece è il caldo a causare un sonno disturbato, sarebbe opportuno spostarsi in una stanza più fresca, lontano da rumore e luce, e nel pasto serale privilegiare verdura, frutta e carboidrati che vengono digeriti più rapidamente. Come regolarsi poi con i bambini? In vacanza vanno spesso a dormire ben oltre l’orario consentito in genere e si svegliano tardi al mattino ma poi magari sono nervosi e irritabili specie al mare. “Bisogna ricordare – spiega l’esperto – che bambini sono molto sensibili alla variazione del ritmo e che il loro fabbisogno di sonno è sempre superiore a quello degli adulti. Uno spostamento in avanti del periodo di sonno notturno diventa inevitabile nei mesi estivi, soprattutto quando i piccoli sono vincolati al ritmo dei più grandi. Questo slittamento, tuttavia, non deve essere troppo marcato per non inficiare la qualità della veglia dei bambini. Importante è anche sincronizzare i pasti sui nuovi orari“.
Insonnia occasionale in vacanza
Come fare se a inizio vacanza si fa fatica a staccare la spina e anche a dormire? “Questo fenomeno – risponde Plazzi – può essere considerato una insonnia occasionale. E’ importante cercare di non focalizzarsi su questo problema e comportarsi nel modo migliore per rilassarsi. In particolare, cercare di andare a dormire e di alzarsi sempre alla stessa ora, anche se la notte precedente si è dormito male, evitare di recuperare con un lungo sonnellino pomeridiano, o in generale con un sonno diurno. Se si ha principalmente difficoltà a prendere sonno si può utilizzare melatonina. Se invece il soggetto presenta spesso questo tipo di disturbo può parlarne con il proprio medico. Utilizzare in modo corretto e previa prescrizione medica un farmaco ipnoinducente può semplificare un difficile inizio di vacanza“.
Pennichella: sì, ma non più di venti minuti
La pennichella in vacanza fa bene? “Non fa male, soprattutto in chi è abituato a farla, almeno saltuariamente”, chiarisce l’esperto. “Ma il sonnellino deve essere collocato nella zona oraria pomeridiana fra le 14 e le 15, nella così detta porta secondaria del sonno. In questo orario vi è una fisiologica propensione al sonno e, in particolare, il sonno Rem tende a presentarsi in modo anticipato rispetto a quanto accade di notte. Questo rende la pennichella pomeridiana particolarmente riposante, purchè sia breve. Il tempo cambia da persona a persona. Mediamente fra i 20 e i 40 minuti e mai più di un’ora. Prolungare troppo la pennichella attiva un meccanismo inerziale del sonno che rende intontiti e spesso di cattivo umore anche per ore”.
di Andrea De Marco
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