Shakespeare in Plexiglass Covid19 racconta di un intero repertorio Shakespeariano da mettere in scena mantenendo la distanza di sicurezza. Riusciranno nella loro missione Annabella Calabrese e Giovanna Cappuccio? ANNE: “Rassegniamoci Beth, il Teatro è morto”. BETH: “Non essere sciocca Anne, il Teatro non può morire!”
Shakespeare in Plexiglass Covid19: il teatro si rinnova e si adatta alle mutate condizione sociali, storiche, sanitarie, immaginando un confine emozionale tra gli attori, anzi, in questo particolare caso, tra le attrici. William Shakespeare è uno degli autori più amati di sempre: ma come si fa a metterlo in scena se gli attori non possono più toccarsi e devono mantenere le distanze? Bisogna rassegnarsi e rinunciare alla bellezza di opere come “Romeo e Giulietta”, “Sogno di una notte di mezza estate” o “La bisbetica domata”? Non è di questo parere la dolce e ingenua Beth, che pur di non rassegnarsi alla morte del Teatro cerca di convincere ad andare in scena, pur mantenendo tutte le precauzioni del caso, la sua collega e amica, nonché regista, Anne.
La rappresentazione si terrà dal 6 all’8 novembre al Teatro Trastevere, Il Posto delle Idee, via Jacopa de’ Settesoli, 3, Roma, con Annabella Calabrese (autrice e regista) e Giovanna Cappuccio; Aiuto regista, Pia Lavinia e Nicol Calabrese, Light Designer, Daniele Esposito; oggetti di scena di Leonardo D’Angelo. Orari degli spettacoli feriali alle 21.00, festivi alle 17.30.
Sebbene il pessimismo cosmico di Anne sia in netta contrapposizione con la positività e il desiderio di riaprirsi verso il futuro di Beth, la seconda riuscirà nel suo intento, così che le due attrici, pur di mettere in scena il loro autore preferito, daranno vita ad esilaranti tentativi di interpretazione dei grandi classici nei quali le stesse vestiranno i panni di gran parte dei personaggi Shakespeariani, uno dopo l’altro, mantenendo la “distanza di sicurezza” e separate da pareti di plexiglass, mascherine, guanti, caschi con visiere e quant’altro.
ANNE: “Rassegniamoci Beth, il Teatro è morto”.
BETH: “Non essere sciocca Anne, il Teatro non può morire!”
Shakespeare in Plexiglass Covid19, la rinascita del teatro
I controsensi dell’epoca contemporanea porteranno alla creazione di esilaranti reinterpretazioni di personaggi classici, incredibilmente attuali, che sorprenderanno e divertiranno il pubblico, ma anche a suggestivi momenti poetici e riflessivi. Alla fine di questo excursus Anne e Beth ritroveranno nel teatro classico molte similitudini con il presente, dando risposta a molti dei dubbi creati dagli importanti avvenimenti che hanno sconvolto la nostra realtà negli ultimi mesi e lasciando un messaggio finale di speranza e di rinascita.
Shakespeare in Plexiglass Covid19, le parole emozionanti di Annabella Calabrese
“Mai come nel periodo di lockdown imposto dal Covid19 – spiega Annabella Calabrese – il mondo si è reso conto dell’importanza degli artisti. Come sarebbero stati i mesi trascorsi in casa senza libri, film, spettacoli teatrali…quindi senza artisti? Eppure sono proprio loro a vertere in una situazione di estrema crisi. Anne e Beth rappresentano due facce della stessa medaglia, in quanto aspettano la possibilità di tornare a fare quello che è il loro lavoro. Shakespeare in Plexiglass è un divertente botta e risposta di circa un’ora e mezza, durante il quale il pubblico passa dall’immedesimarsi nel lockdown di una delle protagoniste, a versare lacrime per la sciagurata morte di Mercuzio. Tra paragoni dell’epoca Shakespeariana e divertenti aneddoti sui mesi trascorsi in casa che Anne e Beth ricominciano pian piano a sperare, per arrivare alla conclusione che non possono arrendersi, e devono continuare a far commuovere il pubblico nonostante tutte le difficoltà”.
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