Scuole aperte più contagi a causa della ripresa delle lezioni in presenza, questo è quanto sostenuto dall’Unsic
Scuole aperte più contagi secondo l’Unsic che smentisce le parole del Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina e dichiara: “La ministra Azzolina attesta oggi che dove la scuola è riaperta, i contagi sono stabili. In realtà dai numeri del ministero della Sanità, da noi rielaborati, emerge tutt’altro: mentre il trend medio italiano è in calo, i contagi crescono proprio dove le scuole sono state riaperte.
Scuole aperte più contagi, situazione difficile in Molise
Situazione particolarmente difficile in Molise dove, due settimane dopo l’apertura, molti istituti stanno chiudendo per i casi nelle classi. A Termoli, secondo centro della regione, il sindaco Francesco Roberti ha disposto la sospensione della didattica in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado dal 1 al 10 febbraio per i claster individuati dall’Asrem, l’azienda sanitaria regionale, in ben cinque istituti. A Larino, per lo stesso motivo, il sindaco Pino Puchetti ha chiuso le scuole di ogni ordine e grado fino al 14 febbraio poiché “sul territorio comunale vi sono attualmente alcuni casi di alunni e docenti positivi al Covid-19”, come si legge nell’ordinanza. Scuole chiuse anche a Frosolone, Mirabello, Palata, Sant’Elia a Pianisi, così come a Campomarino, che è zona rossa.
Abruzzo e Lazio, la situazione
In Abruzzo, sempre dalla riapertura (11 gennaio) ad oggi, si è passati da 1.572 a 1.957 contagi. L’incremento maggiore nelle province di Pescara (da 468 a 693) e Chieti (da 487 a 633), poi Teramo (da 323 a 379) mentre L’Aquila scende da 255 a 223. Tutto ciò mentre in Italia il numero dei contagi è in calo. Nel Lazio è fuorviante elaborare i dati in quanto molti studenti delle scuole superiori non sono rientrati a scuola per le numerose mobilitazioni.
Aumento dei casi al Nord Italia
In Toscana, ad esempio, si è passati dai 2.901 contagi complessivi della settimana 11-17 gennaio, quella della riapertura, ai 3.597 di quella 25-31 gennaio appena conclusa, con un numero abbastanza analogo di tamponi. In provincia di Grosseto i casi sono più che quadruplicati (da 33 a 136), incrementi rilevanti anche a Massa (da 151 a 259 settimanali), Pistoia (da 187 a 292), Prato (da 213 a 307), Lucca (da 254 a 304), Arezzo (da 314 a 351) e Firenze (da 779 a 988). Leggera la crescita a Livorno (da 348 a 375), stabile Pisa (da 287 a 290) mentre Siena va controcorrente (da 337 a 295).
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