L’anno scolastico 2019-2020 è chiuso. L’obiettivo, è quello di evitare assembramenti, perché anche nella fase 2 il rischio di contagio sarà molto alto. A settembre si tornerà con guanti e mascherine, ma anche con nuove regole da seguire orari d’ingresso scaglionati e numero di allievi contingentato in una stessa classe
(UMDI – UNMONDODITALIANI) La domanda più frequente tra i giovani al tempo del Coronavirus, è quando si tornerà a scuola e con che modalità verrà fronteggiata la nuova situazione scolastica. Al momento sulla scuola gli scienziati non hanno dubbi. L’anno scolastico 2019-2020 è chiuso.(LEGGI QUI, PER MAGGIORI INFORMAZIONI) Otto milioni e mezzo di studenti, un milione e mezzo di operatori della conoscenza oltre ai genitori che accompagnano i più piccoli è il problema da affrontare. L’obiettivo, chiaramente, è quello di evitare assembramenti, perché anche nella fase 2 il rischio di contagio sarà molto alto. Saranno stabiliti orari d’ingresso scaglionati e un sistema misto tra didattica a distanza e quella in presenza. Numero di allievi contingentato in una stessa classe. Ma anche doppi turni e distanziamento di almeno un metro tra i banchi. Questi i capisaldi a cui stanno lavorando i tecnici del ministero per organizzare la ripartenza dell’anno scolastico. Come verrà utilizzato il tempo in presenza? Il prezioso e limitato tempo in presenza verrà speso per priorità riconosciute, quali attività di laboratorio, nuovi apprendimenti, per studenti più fragili e formazione dei nuovi gruppi classe. Lo standard della didattica a distanza deve basarsi lezioni con modalità multimediale da fruire a casa, mentre a scuola si avviano attività collaborative, esperienze, dibattiti e laboratori. Il Flipped classroom. Alcune scolaresche resteranno a casa e seguiranno le lezioni online, come sta avvenendo in queste giorni. Altre ancora andranno di pomeriggio. In quest’ottica, per recuperare più tempo per la didattica, gli istituti saranno aperti anche il sabato. Facile immaginare per studenti e insegnanti l’obbligo di mascherine, guanti e distanza minima di un metro tra ogni banco. Soltanto un genitore potrà accompagnare a scuola il proprio figlio.
Una nuova proposta
Quattro dirigenti scolastici, Alessandra Rucci, Amanda Ferrario, Laura Biancato e Antonio Fini hanno elaborato un documento che contiene una articolata proposta per l’avvio del prossimo anno scolastico: istituire due gruppi di lavoro, collaborando con le migliori menti didattiche presenti nelle scuole del Paese. Il primo gruppo, potrebbe dedicarsi allo sviluppo di una piattaforma di contenuti da rendere disponibili a tutte le scuole. L’obiettivo è di “coprire” almeno i nuclei fondanti di ogni disciplina, per ogni classe, per tutti gli ordini di scuola. Il secondo gruppo di lavoro dovrebbe svolgere il ruolo di instructional designer (ID). Il ruolo dei docenti delle scuole, a questo punto, sarebbe agevolato, nel senso di una minore necessità di produrre la maggior parte dei materiali ottimizzando le risorse.