Le proposte della Lega puntano alla flat tax, limitata alle partite Iva con il taglio dell’Irpef che scatterà dal 2020 mentre Di Maio si concentra sul reddito di cittadinanza. L’esponente Cgil Susanna Camusso “provvedimenti profondamente ingiusti”
(UMDI-UNMONDODITALIANI) Salvini rilancia la flat tax e Di Maio il reddito di cittadinanza. “Il mio obiettivo è che le partite Iva, quelle piccole, quelle che fatturano 65, 70, 80mila euro, già dal prossimo anno paghino il 15% di tasse e non di più”, afferma sicuro il leader leghista. “La prima misura, insieme alle infrastrutture, è sicuramente il reddito di cittadinanza”, il pensiero del ministro del Lavoro e dello Sviluppo. “Sono d’accordo ad abbassare le tasse, la condizione che ha posto la Lega è che la flat tax non aiuti i ricchi ma la classe media e le persone più disagiate che pagano da una vita”. E viceversa: “Il reddito di cittadinanza nel contratto c’è ed è giusto che ci sia perché è un cavallo di battaglia dei Cinque Stelle. In Italia c’è gente che ne ha bisogno, ma è importante che non sia un reddito fatto per stare a casa e guardare la tv”. L’esponente della Cgil Susanna Camusso commentando le politiche dell’ultimo periodo afferma che si tratta di “provvedimenti profondamente ingiusti”. La legge di bilancio è “tutta improvvisata, fatta di slogan della campagna elettorale ricollocati nel contratto di governo, annunci che si inseguono e si contraddicono mentre appare sempre più evidente che un progetto per il Paese non compare mai”. La possibile riforma “messa come la sta mettendo il governo riguarda una piccola parte, fabbriche del Nord, e una parte della pubblica amministrazione. Ma per un lavoratore edile, per esempio, resta l’impianto della Fornero: deve restare fino a 67 anni sulle impalcature. Se vuoi eliminare delle ingiustizie non lo puoi fare solo per una parte perché la rappresenti elettoralmente. Vuol dire corporativizzare la riforma”. Ci si prepara alle prossime riunioni dell’esecutivo, mentre si avvicina il 27 settembre, data entro la quale dovrà essere presentata la nota di aggiornamento del Def con i numeri e gli obiettivi di finanza pubblica e in vista del 20 ottobre, quando la legge di bilancio dovrà essere presentata al Parlamento. Le proposte della Lega puntano alla flat tax, limitata alle partite Iva con il taglio dell’Irpef che scatterà dal 2020 con tre aliquote. Previsto un intervento a favore del Fondo per i rimborsi ai risparmiatori vittime delle crisi bancarie.