Ruggero Savinio artista iconico scomparso col chiudersi del primo quarto di secolo del III millennio. L’artista nella sua tensione verso un ‘assoluto’ pittorico, è stato un’icona dell’arte del secondo Novecento, nipote di Giorgio De Chirico, premio Guggenheim, Biennale di Venezia
Ruggero Savinio artista iconico del secondo Novecento scomparso il primo giorno dell’anno 2025 nella sua casa di Cetona (Siena) all’età di 90 anni. Savinio, nipote di quello che è considerato il padre della pittura metafisica, ha segnato profondamente l’arte italiana del ‘900 con una straordinaria combinazione di colori e poesia.
Ruggero Savinio artista iconico, è stato un genio dell’arte istruito e formato a Roma
Ruggero Savinio nasce il 22 dicembre 1934 a Torino, figlio di Alberto Savinio e Maria Morino. Si laurea in Lettere e Filosofia presso l’Università La Sapienza di Roma, città che lo formerà culturalmente in compagnia del padre e dello zio Giorgio De Chirico.
Premio Peggy Guggenheim, Biennale di Venezia…
L’artista è stato insignito del Premio Peggy Guggenheim nel 1986, Premio De Sica nel 2007. Biennale di Venezia 1995, rassegna antologica alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma nel 2012. Nel 2022 le Opere 1959 – 2022 di Savinio furono accolte in una mostra nel Palazzo Reale di Milano.
Un assoluto pittorico
“La sua lunga carriera, fra Roma e Milano, – testimonia un estratto del catalogo della mostra dedicata a Savinio – testimonia la tensione verso un assoluto pittorico capace di guardare ai maestri del passato con la freschezza di una scoperta declinata al presente.”
Il ricercatore di storia dell’arte Luca Pietro Nicoletti riguardo le Opere 1959 – 2022 – “Il suo è un Novecento ‘altro’, fedele alle proprie ragioni e indifferente alle mode dell’arte contemporanea, cui ha sempre opposto una composta e imperturbabile visione del mondo. Sotto l’epidermide sensibile di piccoli tocchi di colore, si compie la ‘peripezia luminosa’ della sua pittura, che conduce in luoghi ameni e idilliaci, pur sotto un velo di malinconia e di inquietudine: nostalgia, forse, di una perduta ‘età dell’oro‘”.
Uno stile fuori dai canoni
“Ho sempre fatto una pittura figurativa. – sostiene Ruggero Savinio in un’intervista per La Repubblica nel 2014 – “I riferimenti non sono molti. Munch, Böcklin, Bacon. Poi, c’è una sponda americana, di artisti che hanno lavorato fuori dai canoni correnti. Un altro pittore che mi ha interessato è Hans von Marées”.
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