Il Dottor Giulio Capone, discendente dello scienziato sepinese Vincenzo Tiberio, ha consegnato la busta nera ai partecipanti al corso di Genealogia a Sepino, giunti a Roma seguendo gli indizi del genealogista misterioso. Il docente Dr. Domenico Carriero ha svelato infine, tra grande stupore, il nome del genealogista misterioso. Ma c’è chi nutre dubbi. Da Roma la donazione di un quadro di Santa Cristina per Sepino. Si chiude il corso di Genealogia a Sepino targato UMDI Un Mondo d’Italiani e diretto dalla dr.ssa Mina Cappussi
ITE SPQR (Andate a Roma) – STIRPE – STIPITE: eran o queste le indicazioni che i partecipanti al corso di Genealogia a Sepino avevano individuato leggendo anagrammando l’iscrizione IRQESCPBATXM (Hic Requiescit Corpus Beatae Xristinae Martyris, Qui riposa il corpo della Beata Cristina Martire) sul sarcofago nella grotta della Basilica di Santa Cristina a Bolsena, seguendo gli indizi del genealogista misterioso, che hanno accompagnato i corsisti in una caccia al tesoro storico per tutta la durata del corso.
E così all’alba di sabato 26 maggio, 14 persone da Sepino si sono messe in viaggio verso Roma. Assieme al docente, dr. Domenico Carriero, e al direttore del corso,dr.ssa MinaCappussi, Michelino Napolitano, Ilaria Piccariello, Giovanni Tiberio, Michelino Cusano, Emanuele Di Benedetto e Ilenia, Gianluigi Vignone, Nicolangelo Arcari, Angelo Rucci, Libero Mottillo, Giovanna Lisella, Gaetano Peluso. Prima tappa alle porte di Roma, uscita San Cesario dell’autostrada A1. Il Dottor Giulio Capone, discendente diretto di Vincenzo Tiberio, suo nonno, ha accolto i partecipanti con fierezza e con una vena di commozione. Forte è stato l’abbraccio con la comunità sepinese in trasferta: un mix di emozioni che si sono trasformate in stupore quando, inaspettatamente, il Capone ha mostrato la tanto ricercata
busta nera, alla quale il genealogista misterioso voleva far arrivare i corsisti. E lo stupore si è trasformato in incredulità quando si è scoperto il contenuto della busta: l’albero genealogico discendente di Vincenzo Tiberio fino agli eredi attuali: si era quindi trovato il senso dell’anagrammato STIRPE, in quanto a Roma è presente la stirpe dello scienziato, ossia la discendenza del Tiberio. Il Dottor Carriero ha omaggiato Giulio Capone dell’albero genealogico di suo nonno Vincenzo Tiberio, albero ricostruito durante l’intero corso, dando quindi valore all’anagrammato STIPITE, ossia l’ascendenza: da Tiberio Vincenzo a
suo padre Domenicantonio (nato nel 1837), al suo nonno Sebastiano (1800 – 1869), al suo bisnonno Vincenzo Maria (1762 – 1827), al suo trisavolo Bonaventura (ca. 1733 – 1779), al suo quadrisavolo Isidoro (nato agli inizi del 1700). Il Capone è stato omaggiato di vari doni che la squadra sepinese ha recato, tra i quali l’anteprima della rivista internazionale, pubblicata dal 1895, Il Giornale di Santa Cristina edizione 2018, da parte di Giovanna Lisella e Michelino Napolitano, nonché delle note degli organetti, grazie alla maestria musicale dei due organettisti sepinesi, Michelino Cusano e Giovanni Tiberio.
NEL CUORE DI ROMA LA PASSEGGIATA STORICA CON LA GUIDA TURISTICA
Giunti a Roma, è iniziata la passeggiata storica tra le bellezze della città eterna sotto le interessanti e dettagliate spiegazioni della guida turistica, Luisa Sanzo, compagna di classe del Liceo Scientifico Keplero di Roma, dello stesso docente, Domenico Carriero, assieme a Mauro Cioffari. A Roma il genealogista misterioso ha tracciato un itinerario che ha toccato alcune delle bellezze della città eterna, luoghi simbolo della capitale: dal Colosseo a Via dei Fori Imperiali, dai Mercati Traianei a Piazza Venezia, dal Teatro Marcello al Ghetto ebraico, da Campo dè Fiori a Piazza Navona, dal Senato a San Luigi dè Francesi, dal Pantheon a Montecitorio, da Palazzo Chigi alla Galleria Sordi, da Fontana di Trevi a Piazza di Spagna.
CUM NIMIS ABSURDUM: IL GHETTO NEL RIONE SANT’ANGELO
E durante l’itinerario, tra le magnificenze offerte dalla storia, il gruppo ha potuto tracciare i collegamenti con quanto appreso durante il corso a Sepino: ad esempio, durante il Concilio di Trento (1548-1563), concilio che decretò l’istituzione dei registri parrocchiali di battesimi, matrimoni e morte, Paolo IV, uno dei 3 papi del Concilio, il 12 luglio del 1555 , con la bolla Cum nimis absurdum, revocò tutti i diritti concessi agli ebrei romani ed ordinò l’istituzione del ghetto facendolo sorgere nel rione Sant’Angelo accanto al teatro di Marcello. Ed grazie all’azione di un altro Papa, che i corsisti hanno trovato un altro legame con quanto appreso nel corso: Piazza Navona è rimasta celebre nella memoria dei romani per i giochi d’acqua che vi si svolgevano particolarmente nei mesi estivi, che presero il nome di battaglie navali, che per motivi igienici vennero definitivamente aboliti da Pio IX nel 1866, proprio negli anni in cui il Regno d’Italia, da poco costituito, cambiava i registri dello Stato Civile.
CHI E’ IL GENEALOGISTA MISTERIOSO?
L’itinerario si è concluso a Piazza di Spagna, ove il docente Domenico Carriero, ha svelato finalmente chi fosse il genealogista misterioso che ha tenuto sulle spine tutto il gruppo. Tra l’incredulità generale è stato svelato che il genealogista misterioso era la città di Sepino, in quanto con la sua storia, con il suo presente, con ciò che il territorio offre, è stato possibile costruire gli indizi per la caccia al tesoro. Ma c’è chi non crede allo sviluppo della storia e immagina un genealogista misterioso che continua ad aggirarsi nel Molise, pronto a rilasciare altri indizi affinché l’attenzione sulle eccellenze della regione non venga mai meno.
I corsisti tutti, nel viaggio di ritorno verso Sepino, sono stati premiati con gli attestati di partecipazione al corso di genealogia, ideati da Valentina Lancellotta della redazione UMDI Un Mondo d’Italiani; al docente Domenico Carriero il gruppo ha invece donato un quadro con targa contenente un attestato di stima e affetto da parte dei corsisti.
TRAVOLTO DALL’AFFETTO DEL POPOLO SEPINESE
“Esprimo un grande ringraziamento – le parole di Carriero – ai corsisti che hanno voluto donarmi un quadro a ricordo di questo corso in cui abbiamo sperimentato ulteriori nuovi metodi per avvicinare i giovani alla storia e alla propria storia. Sono stato travolto dall’affetto del popolo sepinese che ha davanti un roseo futuro, in quanto ha una fascia giovanile che è ancor più conscia delle potenzialità del proprio territorio che vengono da lontano, che vengono dalla propria storia”.
IL MANCATO APPUNTAMENTO CON DUE PITTORI ROMANI DI CHIARA FAMA
A Roma, per un imprevisto dell’ultimo minuto, non è stato possibile incontrare una coppia di affermati pittori romani a livello internazionale, Giorgio Dante e Martina Gioia.
Giorgio Dante, laureato all’Accademia di Belle Arti di Roma, si distingue nel panorama mondiale come artista nella rinascita contemporanea della pittura classica. L’arte italiana è stata per lui fonte d’ispirazione fin dall’infanzia e ha influenzato la sua scelta di perseguire uno stile figurativo accademico. Il suo lavoro si basa sui metodi e le tecniche dei grandi maestri del passato. La sua poetica pittorica lo ha portato a focalizzarsi, con attenzione particolare, verso gli accademici del secondo Ottocento Europeo (William Bouguereau, Lawrence Alma-Tadema, Lord Leighton, John William Waterhouse, Paul Delaroche, Jean-Jacques Henner, etc). Ha esposto in Europa e Usa. Nel 2013, l’opera “Atlante” viene acquistata dal MEAM (Museo Europeo d’Arte Moderna di Barcellona), entrando a far parte della collezione permanente dello stesso.
Martina Gioia, pittrice autodidatta, ha perfezionato la sua tecnica presso gli atelier di importanti pittori italiani di fama internazionale. Con fortissima predilezione per la pittura Secessionista Europea, Gioia ne ha reinterpretato lo stile senza mai compromettere completamente la forma compiuta del realismo accademico. La sua pittura è realizzata mediante una gestualità vibrante, agitata, quasi febbrile. Le pose dei suoi soggetti, rigidamente frontali e con tagli ravvicinati e decentrati, evocano i personaggi dei quadri di Schiele e Hodler. Nel 2016 Martina Gioia è arrivata finalista al prestigioso Concorso Internazionale dell’Art Renewal Center (12th International ARC Salon).
Martina Gioia, in particolare, avrebbe dovuto svelare che sta preparando un quadro su Santa Cristina, patrona di Sepino, da donare prossimamente alla comunità durante la ricorrenza dei martiri della santa durante l’estate. Un contributo importante per tutta Sepino che la città tutta saprà valorizzare.
I CORSI DI GENEALOGIA UMDI PER MOLISE NOBLESSE: A SEPINO ARRIVA QUELLO AVANZATO!
Il seguitissimo corso di Genealogia di Sepino, organizzato dal quotidiano internazionale UMDI Un Mondo d’Italiani, Centro Studi Agorà, Molise Noblesse, Ippocrates, Casa Molise, Aitef, Comune e Pro Loco di Sepino, sotto l’egida del Molise Noblesse Festival,porterà ora alla realizzazione di una pubblicazione su Tiberio, unica nel suo genere, scritta a più mani da esperti e docenti universitari: addirittura con una sezione dedicata all’analisi grafologica della scrittura del medico sepinese! Sulla scia del successo del corso base, a Gennaio 2019 inizierà a Sepino il Corso avanzato di genealogia, il primo che viene realizzato in Molise, a valle dei festeggiamenti per la Santa patrona che avvengono dall’8 al 10 gennaio da quasi mille anni!
FRANCIS FORD COPPOLA, VINCENZO TIBERIO, ANTONIO GIOVINALE, FRANCESCO AMATUZIO
Quello di Sepino rientra nell’ambito dei Corsi di successo di Molise Noblesse: base e avanzato in Campania a Morcone e a Napoli, in Calabria a Vibo Valentia, in Basilicata a Bernalda (paese originario di Francis Ford Coppola) a Campochiaro, a Baranello (con la ricostruzione della storia di Antonio Giovinale, da contadino a ciclista del Giro d’Italia), a Sepino (ricostruzione dell’albero genealogico di Vincenzo Tiberio, premio Nobel mancato per la scoperta della penicillina 40 anni prima di Fleming), a Campobasso, a Bojano (ricostruzione su Francesco Amatuzio). E continuerà con altri corsi già programmati in Molise ma anche in Campania (in previsione a Pontelandolfo).
Dei Corsi di Genealogia Umdi per Molise Noblesse ne hanno parlato Donna Moderna, settimanale del gruppo Arnoldo Mondadori Editore da 30 anni sul mercato editoriale, Radio Capital la nota un’emittente radiofonica nazionale del Gruppo editoriale L’Espresso da 1.300.000 ascoltatori al giorno, Sereno Variabile, storico programma su Rai 2 condotto da Osvaldo Bevilacqua, suscitandol’interesse delle associazioni e federazioni di italiani negli Stati Uniti, in Canada, Brasile, Venezuela, Argentina, Belgio, Svizzera, Germania.
di Domenico Carriero
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