Rocciamorgia VIII edizione dedicata al tema delle innovazioni coinvolgendo Molise e Abruzzo

Rocciamorgia VIII edizione dedicata al tema delle innovazioni coinvolgendo Molise e Abruzzo

Attualità Territorio, promozione territoriale

Rocciamorgia VIII edizione, l’evento abbraccerà sette comuni delle aree interne per creare ponti culturali per coinvolgere le intere comunità sulla crescita e sul futuro

Rocciamorgia VIII edizione, un modo nuovo di pensare, condividere, progettare e attuare

L’autunno apre le porte della VIII edizione di “Rocciamorgia – Il Molise di Mezzo tra arti e cultura”, la manifestazione che ha lo scopo di valorizzare il territorio, ponendo al centro la cultura.

Quest’anno il festival si snoda intorno al tema: Innovazioni, nel cuore delle aree interne del Molise e passando, per la terza volta, anche per l’Abruzzo.

Le innovazioni sono intese come azioni dentro il nuovo (in-nova azioni): gesti che non solo si compiono in un contesto volto al rinnovamento, ma, anche, che creino, un cambiamento positivo, partendo da un modo nuovo di pensare, condividere, progettare e attuare. In stretto rapporto reciproco – in connessione – con gli sviluppi della ricerca scientifica, del pensiero, delle conoscenze, le innovazioni sono fattori determinanti nella crescita. L’innovazione, dunque, passa sempre attraverso connessioni, legami di stretto rapporto e interdipendenza, reti relazionali di reciproca condivisione e scambio.

“Rocciamorgia” come mezzo di crescita individuale e sociale

Per tale motivo la manifestazione culturale “Rocciamorgia” si snoda percorrendo diversi paesi con l’obiettivo di creare dei ponti tra un territorio e l’altro attraverso il tema delle innovazioni, non solo in termini di nuovo ma anche come filo rosso che unisce le comunità ragionando insieme, attraverso la riflessione sociale, la musica, la poesia, l’arte e la cultura sui vari focus che vengono proposti.

Innovativi saranno i temi trattati, innovativa la modalità di attivazione di dialogo tra i paesi, innovative saranno le metodologie di coinvolgimento delle persone che parteciperanno alla manifestazione e che verranno coinvolte, non solo come pubblico o semplici fruitori, attivamente in azioni culturali e artistiche, mirate alla personale crescita e innovazione. Solo la crescita individuale, attivata in un contesto collettivo e comunitario, può portare alla crescita sociale dei territori.

Quali sono i paesi coinvolti?

L’iniziativa, promossa da “Il Molise di Mezzo” APS ETS, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Roma Tre e cofinanziata dalla Regione Molise, si svolge in quattro fine settimana tra settembre e novembre, durante i quali i paesi coinvolti – Agnone (IS), Castiglione Messer Marino (CH), Frosolone (IS), Trivento (CB), Montemitro (CB), Pietracupa (CB) e Sant’Angelo Limosano (CB)- saranno connessi da ponti culturali.

Le date della manifestazione, si partirà dal 21 settembre

In un ambiente incontaminato e con un’atmosfera magica di un paesaggio circondato da morge, natura, architettura e bellezza, il festival partirà il 21 settembre 2024 da Agnone (incontro con Luigi De Magistris e concerto serale di Alessandro D’Alessandro) con un ponte culturale che il 22 settembre 2024 raggiungerà Castiglione Messer Marino (incontro-mostra “sulle vie della parità” e concerto di Flo).

28 e 29 settembre 2024

Si proseguirà ancora in Agnone, con un piccolo villaggio letterario e momenti di dialogo e musica con Andrea Di Consoli e Filippo La Porta con concerto di Nando Citarella.

5 ottobre 2024

Si terrà un nuovo ponte culturale con Frosolone che si collega a Trivento, dove la manifestazione si svolgerà il 6 ottobre con importanti incontri sul tema di “Architettura, comunità e natura” in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Campobasso e i concerti di Giuseppe Moffa, Martina Lupi e Alessandro Gwiss e il Duo Petti Molino.

2 novembre 2024

Il festival farà tappa a Montemitro, dove al mattino ci saranno delle azioni di fotografi e poeti nel paese, dunque una camminata all’insegna dell’arte fotografica e poetica, nel pomeriggio, nella incantevole cornice della “Fattoria Sociale Il Giardino dei Ciliegi”, si instaureranno dei ragionamenti sull’agricoltura intervallati dalla musica di Eduarda Iscaro e Carmine Nardone.

3 novembre 2024

Un cammino artistico concretizzerà un ponte culturale che parte da Pietracupa per arrivare a Sant’Angelo Limosano dove si concluderà l’ottava edizione del festival.

Otto giorni per pensare al nuovo partendo dai propri territori

Durante gli otto giorni di eventi e su un territorio che abbraccia sette comuni delle aree interne, spaziando tra diversi linguaggi, si vuole parlare, ragionare far sperimentare l’importanza delle innovazioni legate anche alla cultura e creare dei ponti culturali coinvolgendo le comunità e riflettendo insieme sulle possibilità e sul futuro del territorio.

Il festival, dunque, attraverso il linguaggio letterario, musicale, artistico, teatrale, fotografico nonché scientifico vuole essere un racconto accorato di un territorio troppo spesso dimenticato, ma allo stesso tempo vuole essere un momento di riflessione e di studio per analizzare le possibilità e le occasioni proficue per la rinascita dei luoghi attraverso, appunto, le innovazioni.

Un’occasione per incrementare e sviluppare la cultura ed esaltare le bellezze autentiche, dove le rocce, incastonate nel paesaggio, disegnano i ponti tra i paesi protagonisti degli eventi. L’obiettivo della manifestazione è proprio quello di dare consapevolezza di questi luoghi come punti di partenza per disegnare il nuovo.

La presentazione del programma della manifestazione

Il programma della manifestazione sarà presentato, in una conferenza stampa, il 20 settembre 2024 alle ore 10:00 presso la sede dell’Assessorato alla Cultura della Regione Molise, nei locali di Palazzo Gil in via Milano a Campobasso, alla presenza del Presidente della Regione Molise Francesco Roberti, dei sindaci dei Comuni interessati, del Direttore Artistico del festival Antonio Seibusi, di Fridanna Maricchiolo Docente Università Roma Tre e componente del comitato scientifico.

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E ancora

Daniele Romano

Sono nato a Campobasso e risiedo a Bojano –CB-; Frequento il terzo Anno presso il Conservatorio Musicale “L. Perosi” in Campobasso, per il conseguimento del Diploma Accademico di 1^ e 2^ livello in Musiche Tradizionali; Da molti anni esplico con passione e dedizione la propensione per il suono di strumenti sia della tradizione e sia moderni; Nell’ambito della gamma di questa famiglia musicale prediligo il suono della Zampogna Molisana, di cui ritengo di essere diventato un virtuoso; Suono con competenza il Sax Baritono, le Percussioni, la Tastiera elettronica, la Chitarra classica e attraverso di essi partecipo proficuamente ad attività artistiche di gruppi musicali e band.