Roberto Vecchioni, nella città d’arte di Piazza Armerina

Cultura

Ottant’anni compiuti, una laurea in Lettere, la passione per l’Inter. Trasversale alle mode e alle generazioni, è rimasto quel ragazzo che sogna con un sorriso buono che rasserena. Roberto Vecchioni è ancora straordinariamente capace di “Infinito” e lo porta in tour. Venerdì 11 agosto farà tappa a Piazza Armerina (EN), nell’ambito dei festeggiamenti del Palio dei Normanni. L’appuntamento con il Prof della canzone d’autore italiana è alle 21.30 in piazza Cattedrale. La data siciliana nella città dei Mosaici è promossa e curata da Eventi Olimpo.

L’infinito è dentro di noi

Un grande spettacolo di canti, immagini e monologhi, che parte da un’idea precisa: l’infinito è dentro di noi. Non sta al di fuori, non è introvabile, ma risiede nella nostra anima e nelle nostre emozioni.Tutta la prima parte dello show è giocata sul disco omonimo e sui personaggi che hanno battuto il destino. Spiriti eccelsi che hanno combattuto il male, amato la vita, gli altri e sé stessi. Tra echi leopardiani e altre suggestioni letterarie, tra riflessioni sull’esistenza e sull’amore.

Le emozioni toccano sul vivo

Roberto Vecchioni dà voce a canzoni come Ti insegnerò a volare (Alex), registrata in studio con Francesco Guccini e dedicata ad Alex Zanardi. E ancora Giulio, pennellata d’autore sulla drammatica vicenda di Giulio Regeni; o Formidabili quegli anni, ricordo di una gioventù segnata dai furori sessantottini. La seconda parte dello spettacolo, invece, è una specie di ritorno. Uno sguardo sul passato con le canzoni di prima, che mostrano come si è arrivati a questo concetto di infinito. Attraverso pensieri particolari sull’amore, sul sogno, sull’esistenza, sul dolore, sulla gioia, sulla felicità. E come poi tutte queste piccole cose si siano ricomposte in un’unica idea, che è quella di amare la vita comunque sia. Anche se a volte la immaginiamo in un altro modo.

Il Prof della canzone d’autore italiana

Limitandosi a citare solo i successi più noti del Professor Vecchioni, si passa dal capolavoro Luci a San Siro (1971) a Mi manchi (1979). Da Stranamore (pure questo è amore) (1978) a Samarcanda (1977). Per arrivare agli anni Novanta di Voglio una donna (1992); Blumùn (1993); El bandolero stanco (1997) o Sogna ragazzo sogna (1999). Con l’approdo ai tempi più recenti di Chiamami ancora amore, trionfo sanremese del 2011 diventato nel giro di dieci anni un classico della canzone italiana.

Sul palco con il cantautore di Carate Brianza ci saranno i musicisti di sempre. Lucio Fabbri al violino e al pianoforte; Massimo Germini alla chitarra acustica; Antonio Petruzzelli al basso e Roberto Gualdi alla batteria.

L’infinito tour è uno spettacolo DM Produzioni con la data siciliana promossa e curata da Eventi Olimpo. Una serata unica, quella di venerdì 11 agosto a Piazza Armerina, nell’ambito dei festeggiamenti del Palio dei Normanni. Un concerto che si preannuncia entusiasmante, dove il pubblico potrà godere di un repertorio che ha pochi eguali nella canzone d’autore. L’appuntamento con Roberto Vecchioni è alle 21.30 in piazza Cattedrale.

Gino Morabito

Di umili origini letterarie, cresciuto a pane e Thoreau e strizzando l’occhio a Paperino, impara presto a usare la penna e diversifica la sua scrittura: ora pubblicando un libro di giochi, ora un racconto, ora “Smorfia”, un romanzo che ti fa volare, e perfino una raccolta di poesie giovanili. Nuovo acquisto di Un mondo d’italiani, collabora attivamente con diverse testate nazionali (Agenzia Stampa, Corriere dello Spettacolo, Il Corriere Nazionale solo per citarne alcune) e si occupa di ufficio stampa. Già direttore editoriale di Musica Intorno, diventa caporedattore di Red Carpet traghettando il magazine nella sua nuova era. Habitué della scrittura creativa, approfondisce le strategie di comunicazione per imparare che alla fine bisogna scrivere in profondità, non in lunghezza. Facendo bene i conti, quarantasette anni in poche righe. È un buon inizio.