Ritorno a scuola, di fronte al rischio di nuovi contagi da Coronavirus, le scuole pensano a chiusure parziali in caso di necessità.
Ritorno a scuola, sono circa 900 milioni gli studenti il cui rientro a scuola era previsto per i mesi compresi tra agosto ed ottobre nei vari paesi. Di fronte al rischio di nuovi contagi da Coronavirus, le scuole pensano a chiusure parziali in caso di necessità, oppure un insegnamento misto in presenza e a distanza, con misure che variano a seconda della diffusione del virus nel paese. In FRANCIA 12 milioni di alunni sono rientrati a scuola. L’uso della mascherina è obbligatorio per gli alunni al di sopra degli 11 anni e per tutti i docenti. Il ministro dell’Istruzione, Jean-Michel Blanquer, ha annunciato possibili chiusure di classi o di una scuola in caso di necessità ma sempre con misure parziali. La SPAGNA, colpita dal duro colpo delle infezioni, per gli studenti che stanno facendo rientro a scuola,il governo ha imposto l’uso delle mascherine per chi ha più di 6 anni, la riduzione del numero di studenti per classe, il controllo della temperatura. Obbligatoria la distanza di 1 mentro e mezzo tra i banchi, un sistema di ricambio dell’aria efficace e il disinfettante per le mani. In ogni caso, anche con questo tipo di precauzioni, molti genitori temono il rientro in questa situazione. In GERMANIA, invece, la Baviera ha imposto l’uso delle mascherine a partire dalla scuola media, altri stati non l’hanno ritenuto necessario.
Ritorno a scuola,In Grecia la ripresa è stata rinviata al 14 settembre con obbligo di indossare la mascherina
In GRECIA la ripresa è stata rinviata al 14 settembre con obbligo di indossare la mascherina per gli alunni e studenti di tutte le età e classi di non oltre 17 alunni. In CROAZIA si seguiranno tre varianti, (totalmente in presenza, misto e totalmente a distanza). La SLOVENIA punta sull’igiene, con mascherine, obbligo di lavaggi frequenti delle mani. L’ UNGHERIA, invece,non nega una nuova chiusura a livello scolastico e un ritorno all’insegnamento a distanza. In SVEZIA, le lezioni sono riprese a metà agosto e obbligatorio invece il rispetto delle distanze e l’igiene delle mani. In RUSSIA, il presidente Putin insiste sull’educazione in presenza, che non può essere sostituita da quella a distanza
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