Fabrizio Russo e Roberto Napoletano, due dei componenti dei Riserva Moac, raccontano alla redazione di UNMONDODITALIANI l’esperienza del Matese Friend Festival, una 72 hours full immersion vissuta in qualità digruppo già affermato. La musica può unire i popoli e trasportare l’ascoltatore in una danza liberatoria.
(UMDI – UNMONDODITALIANI) “Non è stato uno dei nostri soliti concerti”. Fabrizio Russo e Roberto Napolitano non hanno dubbi in merito al risultato raggiunto nel corso dell’esibizione al Matese Friend Festival 2016, la tre giorni di musica e tanto altro che ha calamitato su Bojano migliaia di persone, in una 72 hours full immersion che ha trasformato l’antica capitale dei Sanniti al motto di no-frontiere!
Riserva Moac, acclamata dai fan di tutto il mondo, in partenza per un tour in Germania, ha rilasciato un’intervista esclusiva per UN MONDO D’ITALIANI.
Riserva Moac all’interno del Matese Friend Festival. Un’esibizione lungamente attesa, che ha sorpreso ancora una volta.
“Abbiamo voluto un programma originale rispetto al solito – continuano i componenti della band – ideando un concerto concepito appositamente per il Festival In questa ottica nasce la decisione di invitare gruppi amici che conosciamo da anni, che hanno seguito le nostre avventure musicali fin dall’esordio, di eseguire sul palco i loro brani. Avere i Folkabbestia davanti a noi in prima fila, suonare la loro “Alla Manifestazione” è stata un’esperienza fantastica, che abbiamo diviso con i nostri fan e con tutte le persone che hanno partecipato al Festival”.
Il pubblico ha accolto questa commistione in delirio.
“Quando condividi qualcosa ogni esperienza è più bella. E’ un dare e ricevere. Abbiamo portato sul palco alcuni pezzi di Checco e Lollo, che insieme formano i Folkabbestia. E’ stato divertente, ma abbiamo anche lanciato un segnale. Perché la musica è il linguaggio universale in grado di cementare popoli e culture”.
Abituati a calcare i palchi di tutto il mondo, cosa significa suonare in un festival?
“Un festival è diverso dalle feste di paese, è condivisione e un’occasione per conoscere persone appartenenti ad altre realtà. Dovunque è così, soprattutto nei paesi d’oltralpe, dove la concezione di festa come qui da noi non esiste proprio. Lì la gente va ad ascoltare un concerto a prescindere dal nome, con la curiosità di conoscere un nuovo tipo di musica.”
Ma il Molise esiste o non esiste?
“Il Molise è come l’isola che non c’è. Qui c’è ancora gente che sogna, chi resta bambino per rimanere vivo. C’è chi crede che nell’arte e nella musica stia la chiave di volta per un posto ed un futuro migliori. C’è chi sfida il vento e le intemperie, reali e metaforiche. C’è ancora chi sceglie di sembrare ingenuo, ma continua a credere nella pace e nella fratellanza. C’è chi ha famiglie immense, come può essere una band o un insieme di persone che organizzano il Matese Friend Festival. A tutti i compagni di viaggio, di quaggiù e di lassù, un grazie senza ombre, come Peter Pan”.
Tra i gruppi che hanno contribuito al grande successo del Matese Friend Festival, un posto speciale è sicuramente riservato ai Riserva Moac, gruppo bojanese con un notevole successo alle spalle e una partecipazione a Sanremo. Il gruppo è stato fondato nel 2002 da nove musicisti molisani, che hanno rielaborato in maniera originale il folk rock italiano e il Balkan beat, utilizzando strumenti acustici come la fisarmonica e soprattutto i fiati (basso tuba, tromba, sax e aerofoni etnici) insieme alla sezione rock composta da basso, chitarra, batteria, unendo così ritmiche e strumenti da tutto il mondo. Il gruppo è composto da Fabrizio “Pacha Mama” Russo – voce; Mariangela “Maya” Pavone – voce; Roberto Napoletano – percussioni, fisarmonica, voce; Patrizio Forte – basso elettrico; Mario Evangelista – chitarra elettrica, chitarra acustica, mandolino, dobro, banjo; Graziano Carbone – batteria, programmazioni; Antonio Scioli – basso tuba e aerofoni etnici; Alessio Lalli – tromba e flicorno soprano; Vladimiro D’Amico – sax alto, tenore e baritono.
Nella redazione di UNMONDODITALIANI Fabrizio Russo e Roberto Napolitano hanno condiviso con noi di UN MONDO D’ITALIANI e con le migliaia di Italiani che ci seguono nel mondo il segreto della loro musica, all’indomani del festival, raccontando il festival anche dal loro punto di vista.
Il terzo album della Riserva Moac, “Babilonia”, uscito ad ottobre 2015, è ricco di musica senza confini e senza nazione, dal Mediterraneo all`elettronica, tra balkan beat e world music: tutto ciò che è suono si trasforma in musica, una musica potente e trascinante che fa da scenario ai testi, che trasportano l`ascoltatore in giro per il mondo in una danza liberatoria.