Momento istituzionale di forte valenza sociale, con l’assessore Luca Praitano deputato alla inaugurazione dei locali, ripuliti e ritinteggiati grazie al contributo degli ospiti dello sprar Integramondo di ASSel gruppo AWA
(UMDI UNMONDODITALIANI) Taglio del nastro rituale, rigorosamente tricolore, per inaugurare e restituire alla città di Campobasso i locali del Comune di via Cavour, sede delle Politiche socio-assistenziali e della salute, del piano sociale di zona, politiche culturali, scolastiche, giovanili, sportive, promozione del territorio. Giovedì 12 dicembre 2019, alle 11.00, presso il Comune di Campobasso, in Via Cavour 3, si svolgerà la cerimonia di consegna alla cittadinanza dei locali rinnovati, grazie al laboratorio di integrazione sociale Ris & Up, che ha coinvolto i beneficiari del progetto SPRAR/SIPROIMI Integramondo, gestito dalla ASSeL, Cooperativa Sociale Assistenza e Lavoro del gruppo Awa, per conto del comune di Campobasso, assieme allo sprar Karibu per l’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso. La ASSeL, nei mesi scorsi, in collaborazione con C.S.F.O (Centro Servizi Formazione e Occupazione), organismo di formazione professionale accreditato presso la Regione Molise, ha organizzato un corso di formazione, Stuccatore – Imbianchino – Decoratore, della durata di 100 ore, che ha permesso ai beneficiari di apprendere le tecniche di stesura dell’intonaco, l’uso degli strumenti e delle attrezzature necessarie per la realizzazione della pittura e della decorazione edilizia e la preparazione delle superfici delle pareti per la decorazione. Un approccio formativo e metodologico rivolto alla professionalizzazione della persona, all’inserimento sociale e lavorativo dei migranti. Un corso intensivo, soprattutto concreto, studiato per un processo di consolidamento delle esperienze lavorative da spendere nella ricerca occupazionale. Il laboratorio ha poi consentito ai partecipanti di mettere in pratica le conoscenze e le competenze acquisite durante la formazione, applicare le corrette tecniche di dosaggio dei conglomerati, quali calce idraulica, cemento, premiscelati base gesso, aggregati, ecc., conoscere da un punto di vista teorico, e padroneggiare dal punto di vista pratico, le tecniche di finitura e rasatura al fine di predisporre la superficie interessata alle successive fasi di tinteggiatura e decorazione. Naturale completamento del corso teorico-pratico, il Laboratorio “RIS & UP” (RestoratIon of Spaces & Urban Places), riservato ai beneficiari dei progetti SPRAR, allievi del corso, grazie al protocollo d’intesa sottoscritto dal Sindaco Gravina assieme alla Cooperativa Sociale AssEl, ha rappresentato un’occasione di “restituzione” alla comunità, in termini di ripristino di spazi pubblici, oltre che di integrazione sociale, prevedendo il coinvolgimento degli Enti territoriali del Terzo settore. Parte del lavoro è stato svolto presso i locali al piano terra del Comune di Campobasso-Settore Sociale, dove i beneficiari hanno cercato di “ridare” nuova vita alle stanze, con grande impegno, serietà, pazienza, passione, dedizione.
IL TAGLIO DEL NASTRO
Sarà Luca Praitano a tagliare il nastro giovedì 12 dicembre; l’assessore alle Politiche abitative; Pubblica istruzione, Mense e trasporto scolastico; Immigrazione; Politiche giovanili; Terza età; Politiche del lavoro e della salute, ha voluto sancire, con la presenza istituzionale, l’importanza dell’appuntamento che costituisce un momento di integrazione e coinvolgimento degli ospiti stranieri all’interno della comunità campobassana. I giovani migranti hanno dimostrato ancora una volta, dopo l’azione di recupero e pulizia a San Giovanni e in altri parchi e aree verdi comunali, di voler collaborare attivamente alla vita della città. Oltretutto, il lavoro svolto ha un alto valore sociale: i cittadini di Campobasso, infatti, potranno riappropriarsi di spazi pubblici “rinati”, colorati, imbiancati e decorati, a disposizione di tutti, in maniera totalmente gratuita.
L’INIZIATIVA
Iniziativa nobile, quella del gruppo AWA con l’Ambito Sociale e il comune di Campobasso, volta a riconquistare spazi lasciati all’incuria e poco utilizzati, al fine di trasformarli in luoghi di aggregazione, dando così decoro e maggiori possibilità di fruizione dei locali pubblici, adattandoli a nuovi stili di vita e a nuove proposte e idee. Ai beneficiari è stata data la possibilità di confrontarsi con il mondo del lavoro, di apprendere più velocemente la lingua e le abitudini del luogo, ritrovare maggiore fiducia in loro stessi per costruire un legame solido con la comunità e il territorio.