RIP Gigi Proietti, scomparso a Roma nel giorno del suo 80esimo compleanno. Al suo fianco la moglie e le figlie. Messaggi di cordoglio dai colleghi del mondo dello spettacolo e dal suo pubblico
RIP Gigi Proietti, cordoglio del pubblico che lo ammirava. L’attore italiano è deceduto a Roma questa mattina, nel giorno del suo 80esimo compleanno. Era ricoverato per problemi cardiaci da 15 giorni, ma la famiglia ha preferito mantenere la privacy e non divulgare la notizia. “Con Gigi Proietti non se ne va solo uno dei volti più amati dal pubblico, ma anche uno straordinario protagonista della nostra cultura – commenta Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio Italiano, su Twitter – Oggi ci lascia un genio dello spettacolo che ha saputo divertire e commuovere milioni di italiani. La sua scomparsa addolora tutto il Paese”.
RIP Gigi Proietti, cordoglio sui social
Al suo fianco fino all’ultimo istante erano presenti la moglie, Sagitta Alter, e le figlie Susanna e Carlotta. Coinvolti nel lutto il mondo dello spettacolo, di cui Proietti faceva parte, e il pubblico. “Senza parole… Questa volta l’inchino a #gigiproietti lo facciamo tutti noi” – commenta Fabio Fazio. “Ieri eravamo tutti qui, pronti a farti gli auguri… oggi davanti a questo palco rimasto così vuoto vorremmo solo un altro bis. Addio Maestro” – si legge sull’account Twitter di RaiPlay. “Stamattina quando l’ho letto, non potevo crederci. Mi dispiace tanto”, “È come se fosse morto il nonno gentile e un po’ burlone di tutti noi”, “Una perdita immensa… sia umana che artistica”, questi solo alcuni dei centinaia di migliaia di commenti sui vari social.
La lunga carriera
Considerato uno dei massimi esponenti del teatro italiano, Gigi Proietti, Luigi Proietti all’anagrafe, è stato un attore, comico, cabarettista, doppiatore, conduttore televisivo, regista, cantante, direttore artistico e insegnante italiano. Con lo spettacolo teatrale “A me gli occhi, please” segnò un record di oltre 500 000 presenze al Teatro Olimpico di Roma. Tra gli anni settanta e gli anni ottanta fu inoltre protagonista di svariati spettacoli di successo come Sabato sera dalle nove alle dieci, Fatti e fattacci, Fantastico e Io a modo mio. Ha raggiunto la consacrazione cinematografica nel 1976 con il celebre Febbre da cavallo. A partire dagli anni novanta, parallelamente al successo ottenuto in teatro, è stato protagonista di svariate serie televisive di successo, prima fra tutte Il maresciallo Rocca (1996).
Riconoscimenti
I numerosi lavori collezionati durante la sua carriera gli hanno permesso di ottenere importanti riconoscimenti, come il Nastro d’argento al miglior doppiaggio maschile per Robert De Niro in Casinò (1997), Nastro d’argento al migliore attore protagonista per Febbre da cavallo – La mandrakata (2003), Nastro d’argento alla carriera (2018), e molti altri.
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