Riforma test medicina 2025. Addio al test d’ingresso ma c’è il semestre filtro

Riforma test medicina 2025. Addio al test d’ingresso ma c’è il semestre filtro

Attualità Scuola/Università/Sanità

Riforma test medicina 2025 verrà eliminata la prova d’ingresso, ma resterà il numero chiuso. Sarà introdotto un semestre iniziale aperto a tutti gli studenti. L’obiettivo della riforma è quello di formare 30.000 nuovi medici nei prossimi sette anni e migliorare l’orientamento in ambito medico-sanitario.

Riforma test medicina 2025: al via al semestre-filtro

L’introduzione di un semestre aperto a tutti gli studenti di medicina, c.d.semestre-filtro”, è la grande novità della riforma del test di medicina 2025. In questi mesi, l’ammissione al secondo semestre dipenderà dai risultati in esami specifici e dalla posizione in una graduatoria basata sui crediti ottenuti. Chi non prosegue avrà comunque la possibilità di utilizzare i crediti acquisiti in altri percorsi formativi.

Come funziona l’ammissione al secondo semestre?

L’accesso al secondo semestre sarà valutato in base ai risultati ottenuti dagli esami e alla posizione in una graduatoria nazionale basata sui crediti formativi. Dopo il semestre-filtro, gli studenti che non riescono ad accedere al secondo semestre potranno vedersi riconosciuti i CFU (Crediti Formativi Universitari) acquisiti nelle materie fondamentali che potranno essere utilizzati per iscriversi a diversi corsi di laurea alternativi.

Rischio di valutazioni non omogenee tra i diversi atenei

Siccome l’accesso al secondo semestre sarà regolato da una graduatoria basata sui crediti formativi (CFU) ottenuti tramite esami obbligatori, c’è il rischio di valutazioni non omogenee tra atenei, a causa di criteri di correzione variabili che potrebbero portare a disparità tra gli studenti. Per risolvere queste criticità, è allo studio l’introduzione di criteri d’esame uniformi a livello nazionale.

Nei prossimi mesi il MUR dovrà definire le materie comuni per il primo semestre delle aree biomedica e sanitaria, individuare i corsi di laurea alternativi e armonizzare i programmi e i piani di studio a livello nazionale.

Le perplessità del CRUI

Secondo il CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane): “L’ingresso di 40-60mila candidati in più è semplicemente impensabile. Le risorse attuali, già insufficienti per gli attuali 20mila studenti, non possono coprire un aumento così consistente”.

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Michele Fratantuono

Ho 28 anni e sono uno studente di Giurisprudenza con una fervente passione per il diritto, la giustizia e l'uguaglianza. Oltre agli studi legali, sono appassionato di lettura, in particolare di saggi storici e filosofici, che arricchiscono la mia visione del mondo.