Greccio, Matera, Bergamo, Caserta, Guardialfiera, Perugia, Atri, Eboli, Macchiagodena, Bojano, Vandra di Forlì del Sannio, Campochiaro, Morcone, Cisternino, Lecce, Roma, Foggia, Montenero di Bisaccia, Crotone e altri per un totale di oltre 70 presepi viventi. E c’è anche quello dei Briganti, unico nel suo genere, a Sant’Elia a Pianisi.
(UMDI – UNMONDODITALIANI) 66 anni l’uno, 34 l’altro. Stiamo parlando di due presepi, tra i più antichi d’Italia, quelli di Rivisondoli e San Polo Matese, che si sono gemellati tre anni fa, per dare vita alla rete dei “Presepi Viventi d’Italia” e che alla vigilia dell’Epifania, il 5 gennaio 2017, hanno dato vita, ancora una volta, alla più antica e più bella rappresentazione della Natività. Nasce qui la prima rete dei Presepi Viventi d’Italia che sarà presentata a Campobasso tra non molto, una rete di circa 70 comuni con i loro presepi viventi unici e di grande spessore emotivo, culturale e religioso. Riscoprendo il Presepe e la Natività, segno di aggregazione e condivisione nasce la rete dei Presepi Viventi d’Italia, che, proprio dai consolidati gemellaggi con realtà Molisane, si è voluti ampliare la voglia di quella decantata aggregazione e di scambio culturale di cui si parlava. Sin dalla cerimonia di presentazione dei personaggi principali della Natività, arricchita dalla presenza di un gruppo di zampognari provenienti da San Polo Matese, rinomato centro del Molise, capofila con Rivisondoli del progetto dei Presepi viventi d’Italia, promosso dall’associazione “Borghi d’Eccellenza”, si respirava l’aria nuova e di grande suggestione vista la rete che si andrà a costruire e che vede insieme, tra gli altri, presepi viventi di lunga tradizione e grande fama come Greccio, Matera, Bergamo, Caserta, Guardialfiera, Perugia, Atri, Eboli, Macchiagodena, Morcone, Cisternino, Lecce, Roma, Foggia, Montenero di Bisaccia, Sant’Elia a Pianisi con il suo presepe dei Briganti, unico nel suo genere, Crotone, per un totale di oltre 70 presepi viventi.
“Ogni anno – commenta il presidente di Borghi d’Eccellenza, Maurizio Varriano – il presepe vivente riesce a regalare gioia, emozione, serenità, ed era doveroso unirsi per questo scopo, anche perché, il presepe resta segno indelebile anche di unione, di pace e serenità nelle nostre comunità ed è sempre un atto di fede e di speranza nel Bambino Gesù. Quest’anno la sacra rappresentazione sarà dedicata a tutti i fratelli che hanno vissuto il dramma del terremoto nel Centro Italia e che pur senza un tetto e avendo perso tanti beni materiali non hanno smarrito la speranza di un futuro migliore, lavorando alla rinascita dei loro paesi”. “Questa tradizione è nata in anni difficili, partendo da questo fatto la tradizione del presepe vivente è fin dalle origini un evento di rinascita e di speranza, è la festa della vita nascente, il più bel dono che Dio fa agli uomini e che tutti noi dobbiamo custodire e difendere, ogni giorno, non solo tenendo alla nostra vita e alla vita dei nostri cari ma rispettando la vita di tutti gli uomini e di tutte le donne, nostri fratelli e sorelle, perchè tutti figli di un solo padre che è Dio”.
E con questo spirito che a Rivisondoli, una foltissima delegazione di figuranti ed attori del Molise, parteciperà al Presepe e, darà ancor vita al presepe più bello e longevo d’Italia in segno di amicizia, di fratellanza, di partecipazione a quella rete di cui si parlava in precedenza. San Polo Matese, Termoli con l’Associazione Terzo Millennio ed i Migranti ospiti alle Dune di Campomarino, che ripeteranno la magia dell’integrazione dell’anno passato, Sant’Elia a Pianisi, Bojano, Vandra di Forlì del Sannio, Campochiaro, ed un gruppo del famosissimo Coro Orsognese “la figlia di Jorio”, i comuni chiamati a partecipare per il suggello dell’inizio dell’Associazione Presepi d’Italia. Il Molise e l’Abruzzo per un solido connubio esteso all’intera Italia. Quando si parte dal basso, non si perde identità e ci si aggrega in sol nome dell’Amore per le tradizioni e la propria terra. Presenti per il Molise, il presidente del Consiglio Regionale, Vincenzo Cotugno con invito a sindaci e rappresentanti governativi delle regioni coinvolte.