di Claudio Beccalossi
Reportage Russia Donbass 11 da Nonetsk a Mosca, un viaggio di 1200 chilometri. Dai segni di datate ostilità in Ulitsa Artema al party d’inaugurazione dell’African Initiative al 55° del grattacielo nel quartiere d’affari Moscow International Business Center (MIBC, Moskovskij meždunarodnyj delovoj centr), noto pure quale Moskya-City o Moscow-City o Crystal Island, nel quartiere Presnenskij, sorto dal 1997 da quello, più celebrato, di Manhattan, a New York. Dmitry Vadimovich Kuznetsov e il Partito per la Verità Sotsialisticheskaya politicheskaya partiya “Spravedlivaya Rossiya – Patrioty – Za pravdu, Yuri Ivanovich Podolyaka nella lista nera di War & Sanctions, Lindo Ngalo, il volo della Gulf Air Mosca-Domodedovo Milano-Malpensa
Reportage Russia Donbass 11 Donetsk-Mosca-Milano – Attorno a mezzogiorno del 27 settembre, prima di lasciare Donetsk per il ritorno a Mosca con i tre colleghi a bordo d’un minivan in partenza dalla stazione centrale dei pullman, ho scattato le ultime foto.
Reportage Russia Donbass 11 le ferite della guerra
Reportage Russia Donbass 11 – Ho “immortalato” una banca (ed al relativo bancomat) in Ulitsa Artema (Via Artema) fuori servizio da tempo e ad un ufficio di traduzioni con saracinesca abbassata chissà da quando e con sacchi di protezione da esplosioni e schegge davanti. Scorci di ormai datate ostilità, a pochi passi dalla direzione delle Ferrovie della Repubblica Popolare di Donetsk, a sua volta bombardata nel passato.
Anche negli immediati paraggi dell’autostazione, già obiettivo di artiglierie e mortai ucraini fin dal 2015, vari edifici ora abbandonati portano le ferite di incursioni di anni addietro ma che, in ogni caso, hanno decretato la fine di attività ed esercizi senza spiragli d’ottimismo.
Il party al 55esimo piano al MIBC, Moskovskij meždunarodnyj delovoj centr
Reportage Russia Donbass 11. Il viaggio di 1.200 km da Donetsk a Mosca (ed all’Hotel “Vega”) è durato più di 16 ore, con arrivo alle 4.00 del 28 settembre. Dopo il relax d’un giorno finalmente senza più patemi d’animo, nel pomeriggio del 29, su invito di Artyom, nostro referente governativo per i reportages nel Donbass, abbiamo partecipato al party d’inaugurazione dell’ufficio dell’African Initiative (organismo d’informazione ed eventi relativi alle nazioni africane in cui è particolarmente attiva la Federazione Russa), al 55° piano d’un grattacielo dell’avveniristico quartiere d’affari Moscow International Business Center (MIBC, Moskovskij meždunarodnyj delovoj centr), noto pure quale Moskya-City o Moscow-City o Crystal Island, nel quartiere Presnenskij. Lo skyline del complesso direzionale, sorto dal 1997 in poi, riporta a quello, più celebrato, di Manhattan, a New York.
Dmitry Vadimovich Kuznetsov e il Partito per la Verità
All’evento sono state presenti varie personalità, tra cui il deputato dall’ottobre 2021 dell’ottava Duma di Stato (Camera Bassa ed elettiva che, con il Consiglio della Federazione Russa, compone il Parlamento od Assemblea Federale), Dmitry Vadimovich Kuznetsov (Mosca, 5 marzo 1975). Nel 2020 è stato nominato segretario del Comitato centrale del partito Per la Verità (Za Pravdu) confluito, nel 2021, assieme a Patrioti di Russia(Patrioty Rossii), in Russia Giusta (Spravedlivaja Rossija), pro Cremlino. La denominazione corretta conseguente, quindi, è Partito politico socialista “Una Russia giusta – Patrioti – Per la verità”.
Dopo l’inizio dell’“Operazione militare speciale” in Ucraina da parte delle forze russe, il 24 febbraio 2022, Kuznetsov aveva comunicato l’intenzione del partito d’aprire sedi a Kherson e Lugansk.
Cardinal Matteo Maria Zuppi e Papa Francesco
Il politico s’è soffermato con noi su varie questioni, come la difesa dei valori conservatori ed ortodossi, l’apprezzamento per quanto sta facendo il cardinale Matteo Maria Zuppi (presidente della Conferenza episcopale italiana) incaricato da papa Francesco d’una missione per favorire una soluzione al conflitto e verso una giusta pace tra Russia ed Ucraina, l’ammissione di contatti con la Chiesa ortodossa nazionale ucraina ma che, finché è al potere a Kyïv una dittatura politica, non risulta particolarmente attiva, anche per timore di ripercussioni negative in ambo le parti.
Yuri Ivanovich Podolyaka nella lista nera
All’incontro inaugurale è intervenuto anche il noto giornalista e blogger ucraino filorusso Yuri Ivanovich Podolyaka (Sumi, 21 febbraio 1975), che conta più di 2.800.000 iscritti al suo canale Telegram, finito nella “lista nera” del sito governativo ucraino War & Sanctions (autodefinitosi “The main database of sanctions that were imposed after Russia’s attack on Ukraine”, “La principale banca dati delle sanzioni che sono state imposte dopo l’attacco della Russia all’Ucraina”).
Reportage Russia Donbass 11: War & Sanctions
L’home page del sito enuncia che “l’obiettivo principale del Portale è informare i governi stranieri e l’opinione pubblica sulle sanzioni già imposte alla Russia e chiedere l’espansione delle sanzioni contro coloro che sostengono la guerra. Ciò può garantire la massima pressione sui complici della guerra e avvicinare la vittoria dell’Ucraina”. Podolyaka è, ovviamente, pure attenzionato e già messo sotto accusa dal Servizio di sicurezza dell’Ucraina (Služba bezpeky Ukraïny, SBU).
Analista militare, Podolyaka ci ha spiegato i recenti sviluppi e le probabili mosse tattiche del fronte russo-ucraino nel Donbass.
Lindo Ngalo diplomatico del Congo
Come da… copione (trattandosi di African Initiative), prima del ritorno all’Hotel “Vega”, ho scambiato quattro chiacchiere con Lindo Ngalo, rappresentante diplomatico della Repubblica Democratica del Congo, abituato (ha detto sorridendo furbescamente) ad essere invitato in occasioni come quella in cui s’intersecano interessi e relazioni russo-africani.
Mosca-Domodedovo Milano-Malpensa
Il giorno dopo, 30 settembre, ad ultime annotazioni scritte ed a bagagli pronti, un taxi m’ha condotto in un’ora all’aeroporto di Mosca-Domodedovo. Il volo della Gulf Air per il transito di Bahrein, isola-nazione nel golfo Persico, ha decollato alle 16.10 con arrivo alle 22.25. Alle 1.40 del 1° ottobre è seguito il “salto” verso Milano-Malpensa, con atterraggio alle 6.55.
Al prossimo reportage, Donbass-drama…
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E ancora
Nota del Direttore
Pubblichiamo l’ultima puntata del Reportage esclusivo UMDI di Claudio Beccalossi tra Russia e Donbass nella guerra Russia-Ucraina mentre altri venti di guerra spirano dalla Striscia di Gaza, dopo l’attacco al Festival Musicale che ha provocato circa 700 morti, soprattutto giovani. A maggior ragione seguiamo con trepidazione e interesse i reportage di Claudio Beccalossi che, dalle zone di guerra russo ucraine, tra i combattimenti, riferisce ciò che la maggior parte dei media non riporta, “fotografando” la situazione “sul campo”. Un racconto che è un vero e proprio diario di guerra, fatto da un testimone oculare di quella che è la situazione della guerra Russia Ucraina. Una visione “diversa” da quella che ci propongono i media ufficiali, vista con gli occhi di chi si trova sul territorio e riferisce ciò che vede, con tanto di materiale fotografico e video. Certo, c’è il pericolo di uno “sviamento” opposto, ma l’idea è di dare voce a tutte le parti in causa, senza abbracciare “verità” per partito preso. In questo caso i racconti sono “particolarmente orientati” e viene lecito domandarsi se i soggetti intervistati abbiano calcato la mano per sostenere la propria causa. Ma è lo stesso dubbio che ci viene quando sentiamo le notizie “approvate” e a senso unico dalla Tv. Lo abbiamo visto nei deliri pubblici che hanno cacciato ballerine russe, che hanno messo alla porta professori russi, che hanno vietato la lettura di romanzieri russi, annullato convegni di scienziati russi. Diteci se tutto questo non è terribilmente, atrocemente folle!
Abbiamo assistito, durante la cosiddetta pandemia, alla uniformizzazione della informazione che, di fatto, è divenuta strumento in mano al potere che ha messo a punto una strategia di controllo che oggi sta venendo fuori, poco a poco, grazie al quotidiano La Verità diretto da Maurizio Belpietro e alle battaglie composte e rilassanti di Francesco Borgonovo, alle inchieste e le interviste di Fabio Duranti su Radio Radio, a Diego Fusaro, BioBlu a pochi altri media non allineati insieme a filosofi senza paraocchi come Giorgio Agamben e Massimo Cacciari.
Giusto dubitare, dunque, su quello che ci arriva su giornali e Tv come verità sacrosanta. E’ una versione. Ai nostri lettori ci piace fornire più versioni, più punti di vista, letture e interpretazioni divergenti e diversificate affinché possano farsi un’idea propria e personale dei fatti. E’ questo il ruolo dell’Informazione. UMDI Un Mondo d’Italiani lo sa. Grazie, Claudio Beccalossi, per il servigio che rendi alla Verità!
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