Regalo di Papa Francesco. 5 confezioni di paracetamolo ai dipendenti invece del panettone

Regalo di Papa Francesco. 5 confezioni di paracetamolo ai dipendenti invece del panettone

Attualità

Regalo di Papa Francesco ai dipendenti che lavorano alla Santa sede, quest’anno non prevederà di certo il classico panettone. “Il Vaticano – afferma Guerrero Alves –  non rischia il default”.  Intanto il Natale si avvicina e ieri all’Angelus Papa Francesco ha ricordato che sia l’albero che il presepe, in sono simboli importantissimi anche in tempi cupi come questi

Regalo di Papa Francesco, ma stavolta niente panettone e spumante sotto l’albero. Nella Città del Vaticano la classica consuetudine natalizia quest’anno ha lasciato posto alla praticità. Il regalo scelto dal pontefice per tutti i dipendenti che lavorano negli uffici del Vaticano è un’idea piuttosto originale: Cinque scatole di medici anti-influenzale a base di paracetamolo, che di questi tempi posso sicuramente fare comodo.Un piccolo regalo al quale nessuno al di là del Tevere avrebbe mai pensato di ricevere, anche se con i primi freddi dell’inverno e il timore di prendersi un malanno di stagione avere a portata di mano questo prodotto da banco potrebbe rivelarsi molto utile.

Regalo di Papa Francesco, idea originale

A suggerire a Papa Francesco di fare questo dono sembra sia stato il cardinale Konrad Kraiewski, uomo dal carattere concreto, abituato a risolvere tanti problemi e assai ascoltato a Santa Marta. In questi giorni sono così cominciati ad arrivare i primi scatoloni contenenti le confezioni di Viks plus giorno-notte da distribuire negli uffici. “Dono del Santo Padre per i dipendenti vaticani – è la scritta sopra i pacchetti faceva bella mostra l’avviso ce riassumeva l’iniziativa natalizia – 5 confezioni per dipendente”.

La crisi arriva anche al Vaticano

Il regalo è stato accolto generalmente con simpatia e ottimismo dai lavoratori d’Oltretevere. Alla base c’è il pensiero del pontefice per la salute delle persone e la manifesta preoccupazione a che non si ammalino. Quasi certamente ai quasi 4 mila dipendenti tra cui operai, funzionari, amministrativi,  non sarà sicuramente sfuggito lo sforzo finanziario che, in questi mesi di grave crisi economica per via del Covid, la struttura vaticana sta facendo per mantenere integri sia i posti di lavoro, sia gli stipendi, nonostante i blocchi dovuti al lockdown, il crollo del turismo e la inattività di tanti settori. La crisi insomma, ha bussato anche in Vaticano.

Riduzione drastica delle entrate per i Musei del Vaticano

Le offerte sono calate tanto, così come c’è stata una riduzione drastica e importante delle entrate legate ai Musei Vaticani, la fonte maggiore degli introiti. I Musei sono stati di nuovo chiusi, perfettamente allineati alle disposizioni annunciate dal governo italiano. La scorsa settimana il Governatorato ha notificato a tutto il personale che per fronteggiare l’emergenza sanitaria le attività museali sarebbero rimaste chiuse fino alla metà di gennaio, assestando un altro pesante colpo alle finanze della Santa Sede.

Regalo di Papa Francesco: no tagli ai posti di lavoro

Tuttavia di tagliare il personale, che è il costo maggiore, Papa Francesco non ne vuole sapere e continua a ripetere ai cardinali che fanno parte del Consiglio che lo aiuta a riscrivere la riforma della curia, che i posti di lavoro devono rimanere integri. Il bilancio preventivo del 2020 è stato approvato con una perdita di 53 milioni di euro. La situazione economica non è certamente positiva, ma il neo Prefetto della Segreteria per l’Economia, padre Juan Antonio Guerrero Alves, ha ridimensionato i timori.  “Il Vaticano – afferma Guerrero Alves –  non rischia il default”.  Intanto il Natale si avvicina e ieri all’Angelus Papa Francesco ha ricordato che sia l’albero che il presepe, in sono simboli importantissimi anche in tempi cupi come questi. Perché inducono a riflettere sul bisogno di una conversione di vita, più rivolta verso gli altri,  e quindi meno attaccata al denaro.

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Ilaria Sabbatino

Studentessa di Informatica all'Università del Molise, 22 anni, maturità tecnico economica (ragioneria). Attualmente presto Servizio per l'Italia come volontaria del Servizio Civile Universale progetto Molise Noblesse e sono stagista per il Corso di Giornalismo della Scuola di Giornalismo UMDI. Amo gli animali, in particolare i cani, mi piace l'estate e il mare. Adoro la danza Classica, attività che ho svolto per nove anni.