RAI1 sotterranei d’Italia, lo Speciale curato dalla maestria della giornalista Patrizia Angelini che ha percorso cave e miniere del Bel Paese riscoprendo le più grandi estrazioni di ferro e minerali vari maggiormente richiesti nel mercato internazionale
RAI1 sotterranei d’Italia a cura Patrizia Angelini, giornalista professionista che con grande dedizione ed impegno ha realizzato questo servizio. L’Italia è un Paese ricco di cave e miniere, molte delle quali dismesse quando ancora non si supponeva che minerali come litio, rame o manganese sarebbero diventati fondamentali per lo sviluppo della tecnologia elettronica e dell’evoluzione energetica.
RAI1 sotterranei d’Italia, approvvigionamenti e influenze sul mercato europeo
La svolta viene dall’Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, che ha avviato un programma di esplorazione sulle riserve di oltre trenta materie “critiche e strategiche”, così definite dall’Unione europea perché oltre a garantire un diverso approvvigionamento rispetto agli altri materiali, potrebbero influenzare anche il mercato europeo. Risorse che adesso potrebbero accelerare la transizione verde e digitale del nostro Paese, grazie all’entrata in vigore della legge 115 sulle “materie critiche di interesse strategico”, pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 13 agosto 2024.
Un percorso che abbraccia miniere, cave e sotterranei
Lo Speciale Tg1 “Tesori Sotterranei” di Patrizia Angelini – andato in onda l’8 dicembre su Rai 1 – ha ripercorso la storia delle miniere e la ricerca di minerali a impatto zero in Toscana, da Grosseto a Livorno. Dal parco minerario di San Silvestro alle cave di Monte Calvi e San Carlo, attraverso la teleferica di San Vincenzo progettata da Pier Luigi Nervi, lasciando le colline metallifere verso le acque sotterranee di Venturina e dei giacimenti di allume realizzati da Elisa Bonaparte a Montioni.
Ferro, carbone e ghisa
All’isola d’Elba, con uno degli ultimi minatori di Capoliveri, lo Speciale ha ripercorso l’estrazione del ferro nella Costa degli Etruschi del Parco di Baratti e Populonia, mentre, a Follonica, il ferro con il carbone raccontano come la ghisa, in forte crescita nella produzione mondiale, sia famosa a New York. Testimonianze di insediamenti prestorici e di antiche civiltà nell’estrazione di minerali, ma anche la narrazione del passaggio dei templari e di Leonardo Da Vinci come nelle grotte di calcarenite a Bibbona o nei sotterranei delle Fortezze di Livorno costruite sopra la roccia sedimentaria di pietra panchina.
Cave a cielo chiuso
Il sottosuolo della Puglia rivela, invece, l’estrazione di calcarenite nei secoli con la trasformazione da “cave a cielo chiuso” in magazzini, rifugi o luoghi di culto come a Castellaneta, Ginosa e Gravina. Terre di villaggi rupestri e delle “Gravine della Murgia” che risalgono a 800mila anni fa con insenature rocciose, di oltre 100 metri. Canyon, più grandi d’Europa, che contrastano con le cave a cielo aperto, ormai abbandonate, come quelle di Palagianello (vicino a Taranto) o in Basilicata nel Parco delle Cave di Matera.
Ecosostenibilità ed aree protette
“Tesori sotterranei”, come altre migliaia di giacimenti, che potrebbero essere bonificati con la realizzazione di parchi, musei o aree protette evitando discariche e focolai di inquinamento. Un ecosistema naturale, modello di sostenibilità ambientale e artefice di vera economia circolare.
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