Rafforzare asse Italia Malta: la richiesta libica di voler intraprendere un dialogo con i paesi del Mediterraneo e soprattutto con l’Italia. Serraj chiede all’Italia un aiuto per sminare le aree della capitale che sono state abbandonate dai militari di Haftar e collaborazione per eliminare i dispositivi esplosivi improvvisati agganciati agli edifici civili
Rafforzare asse Italia Malta. Necessaria esigenza dell’apertura di un dialogo tra Italia e Malta. La notizia è quella del colloquio telefonico tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte con l’omologo libico Serraj, avvenuta in queste ultime settimane. Nuovi spazi diplomatici a Tripoli,concessi, con l’arretramento di Haftar. Nella conversazione con Conte, Serraj ha chiesto all’Italia un aiuto per sminare le aree della capitale che sono state abbandonate dai militari di Haftar e collaborazione per eliminare i dispositivi esplosivi improvvisati agganciati agli edifici civili.
Conte e Sarraj: missione Irini
Le due parti hanno altresì parlato della missione europea “Irini” per attuare l’embargo sulle armi in Libia. La nota del Consiglio presidenziale riferisce che Conte ha sottolineato che l’operazione a guida italiana è neutrale e imparziale, mentre Sarraj ha rinnovato la posizione del suo governo “secondo cui la missione, per essere efficace, dovrebbe essere integrata” per bloccare le armi non solo via nave, ma anche via terra e via aerea. Il colloquio è stato anche l’occasione per porre spazio alla questione delle migrazioni illegali e dello sviluppo di meccanismi di coordinamento su quest’ultimo tema: “In tale contesto, il Presidente ha chiesto di fornire un sostegno reale alla Guardia costiera libica affinché continui nel suo ruolo efficace nel salvare i migranti”, conclude la nota.
Quello che appare chiaro è la richiesta libica di voler intraprendere un dialogo con i paesi del Mediterraneo e soprattutto con l’Italia. Compito dell’Italia dovrebbe essere quello di avviare un percorso di cooperazione internazionale che sappia coniugare l’importanza dei rapporti commerciali con quelli della tutela dei migranti e del diritto internazionale.
Rafforzare asse Italia Malta: nuove proposte di Malta
Il premier del governo di accordo nazionale di Tripoli ha recentemente sottoscritto un memorandum di intesa con l’omologo maltese, Robert Abela, per la lotta all’immigrazione irregolare e per il rafforzamento dei rapporti bilaterali. Nella nota della delegazione maltese guidata da Abela possiamo leggere: “le due parti hanno discusso della missione Irini e hanno convenuto che questa missione dovrebbe tener conto delle riserve espresse dalla Libia e da Malta”. Malta ha più volte sollevato l’attenzione sulla mancanza di iniziativa da parte dell’Unione Europea, denunciando l’assenza di sostegno e solidarietà da parte dei partner europei, nonostante le tante richieste di ricollocamento e le discussioni su una soluzione permanente alla crisi migratoria. Malta, però, non può sostenere da sola l’operazione e lavorerà con i suoi partner europei per sostenere i paesi del Mediterraneo con le risorse necessarie per affrontare questa sfida.
Il totale di migranti sulla rotta del Mediterraneo centrale nei primi 5 mesi del 2020 ha superato le 5.500 unità, quasi il triplo dello scorso anno. Secondo il Ministero dell’Interno italiano da inizio anno al 14 giugno sono sbarcati illegalmente in Italia 5.639 clandestini contro i 2.144 dello stesso periodo del 2019.
Nuova unità di coordinamento euro-mediterranea
In questo quadro rientra l’azione di dialogo e di effettiva cooperazione che l’Italia potrebbe intraprendere affrontando e fermando il traffico di esseri umani, piuttosto che concentrarsi solo sulla ricollocazione dei migranti in altri paesi. L’obiettivo è quello di creare un’unità di coordinamento euro-mediterranea per assistere le operazioni contro l’immigrazione clandestina. A tal proposito, il coordinamento del Comitato Civico Italia Viva a Malta, con il coordinatore Sergio Passariello e il vice coordinatore Domenico Letizia, ribadisce l’importanza di intraprendere azioni di dialogo con tutti paesi dell’area Euromed: “Non parliamo soltanto di accordi commerciali o diplomatici, bensì di strategici patti per fermare lo scempio umanitario che il Mediterraneo sta vivendo. L’Italia interagendo con altri protagonisti ubicati nel Mediterraneo, come Malta, potrebbe dare spazio ad una vera iniziativa di solidarietà, accoglienza e cooperazione economica e umanitaria.
Nuovi protagonisti del Mediterraneo?
Nonostante gli appelli ripetuti per un cessate il fuoco, anche dal segretario generale delle Nazioni Unite, le ostilità continuano senza sosta, impedendo l’accesso e la consegna di aiuti umanitari fondamentali.Il rapporto italiano con la Libia è storico e caratterizzato da antica amicizia. “Possiamo rafforzare la nostra posizione – sostiene Malta Viva – e divenire protagonisti del Mediterraneo, ascoltando i nostri vicini, nel proporre nuove azioni di dialogo e rispetto dei diritti umani fondamentali.” Ricordiamo che nel Mediterraneo orientale (dalla Turchia verso Grecia e Cipro) sono stati individuati 1.250 ingressi illegali a maggio di quest’anno per un totale di 12.700 nel 2020, per lo più di nazionalità afghana. Nel Mediterraneo occidentale (rotta dal Marocco verso la Spagna) sono stati individuati 650 migranti irregolari in maggio, quasi il quadruplo rispetto ad aprile, per un totale di 3.700 dall’inizio dell’anno.
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