In quel periodo fu vittima di un grave incidente che comportò la rottura del tendine di Achille e la lesione dei legamenti della caviglia sinistra. La sentenza di proscioglimento del G.U.P del Tribunale di Napoli ha stabilito che il fatto non sussiste, tanto da ritenere di non iniziare nemmeno il processo.
(UMDI – UNMONDODITALIANI) Giustizia è fatta. L’ex Parlamentare Marco Pugliese è stato prosciolto dalle infamanti accuse di reati di “falso e truffa” per il rimborso presso la struttura sanitaria della Camera dei Deputati di alcune fatture per prestazioni fisioterapiche mai effettuate in una struttura sanitaria nel napoletano. L’indagine giudiziaria è stata portata avanti dal P.M. Henry John Woodcock dall’ottobre del 2013.
Il G.U.P del Tribunale di Napoli in fase di udienza preliminare, ha ritenuto le accuse inconsistenti e quindi con una sentenza di proscioglimento ha dichiarato che il fatto non sussiste, tanto da ritenere di non iniziare nemmeno il processo. Tra l’altro il P.M. Woodcok nel Luglio 2016 aveva anche chiesto ed ottenuto alla Camera dei Deputati, senza alcuna opposizione da parte dell’onorevole Pugliese, l’autorizzazione ad usare il tabulato telefonico per le intercettazioni legate all’indagine.
“Finalmente la vicenda si è chiusa – ha dichiarato Marco Pugliese – Giustizia è stata fatta. Non ho avuto mai dubbi della mia totale estraneità rispetto alle accuse. Tra l’altro chi mi conosce sa benissimo che proprio in quel periodo fui vittima di un grave incidente che mi comportò la rottura del tendine di Achillee la lesione dei legamenti della caviglia sinistra con dovuti interventi chirurgici.”
“Per questo ho dovuto sostenere delle specifiche fisioterapie di trattamento, per poche centinaia di euro, rimborsatemi dall’assistenza sanitaria integrativa della Camera – ha continuato Pugliese – I deputati attraverso una retta mensile di euro 550 sono vincolati obbligatoriamente e quindi non possono portare tali spese in detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi. L’occasione mi è gradita per ringraziare i miei legali, i miei familiari e i tanti amici che in questa fase mi sono stati vicini – ha concluso l’onorevole Marco Pugliese – Sulla mia pelle, ho capito quanto è importante riformare la Giustizia nei confronti dei cittadini italiani, che spesso si dimostra troppo celere per indagare, denigrare e infangare le dignità delle persone e troppo lenta per dimostrare il contrario.”