Roma perderà la fede e diventerà il seggio dell’anticristo. Le stragi di Parigi, capitale della Francia riportano un sguardo in auge le profezie di Nostradamus, il veggente forse più famoso al mondo. Secondo le sue previsioni Roma sarà distrutta insieme ad altre tre città. Ci auguriamo che questa volta il controverso personaggio abbia sbagliato la previsione e che Roma resti quella città eterna che conosciamo.
“La grande guerra inizierà in Francia e poi tutta l’Europa sarà colpita, lunga e terribile essa sarà per tutti… poi finalmente verrà la pace ma in pochi ne potranno godere”. Le stragi di Parigi hanno aperto, e non poteva essere diversamente, una parentesi di riflessione sulla nostra società “di corsa”, che vive di immagini, di pubblicità, di famiglie del “mulinobianco”. E così balzano all’attualità le quartine del veggente, al secolo Michel de Nostredame, astrologo, scrittore, farmacista e speziale francese, considerato da molti, assieme a San Malachia, come uno tra i più famosi ed importanti scrittori di profezie della storia, noto principalmente per il suo libro Le Profezie, che consiste di quartine in rima, raccolte in gruppi di 100, nel libro Centuries et prophéties (1555). Un altro passo del volume Le Profezie prosegue su questa strada, introducendo altri elementi che affollano in queste ore lo scenario internazionale: “ci saranno tanti cavalli dei cosacchi (popolazioni nomade tartare che abitavano nelle steppe russe) che berranno nelle fontane di Roma”. E Nostradamus aggiunge: “Roma sparirà e il fuoco cadrà dal cielo e distruggerà tre città. Tutto si crederà perduto e non si vedranno che omicidi; non si sentirà che rumori di armi e bestemmie. I giusti soffriranno molto. (…) Roma perderà la fede e diventerà il seggio dell’Anticristo. I demoni dell’aria, con l’Anticristo, faranno dei grandi prodigi sulla terra e nell’aria e gli uomini si pervertiranno sempre di più”.
Leggendo Nostradamus si sarebbe previsto un incredibile numero di eventi avvenuti nel mondo nel corso dei secoli tra cui la rivoluzione francese, la bomba atomica, l’ascesa al potere di Adolf Hitler, e gli attentati dell’11 settembre 2001. Le quartine, raccolte ne Les Propheties, ricevettero diverse reazioni dopo la pubblicazione. Molti nobili giunsero a lui per oroscopi e consigli tra cui Caterina de’ Medici, la regina consorte di Enrico II di Francia, che fu una delle ammiratrici di Nostradamus: dopo aver letto Le profezie lo invitò alla corte reale a Parigi per ottenere spiegazioni sulle recentemente pubblicate Centurie (e, secondo alcuni, anche circa le quartine intorno alla prossima morte del marito), e per elaborare oroscopi per i giovani figli della dinastia Valois. Dopo quest’incontro, la regina Caterina divenne una fidata sostenitrice di Nostradamus, e poco prima della sua morte, avvenuta nel 1566, lo nominò consigliere e medico del Re Enrico III Valois.
Taluni ritengono che Nostradamus avesse il timore di essere perseguitato per eresia dall’inquisizione, ma né le profezie né la sua attività astrologica furono oggetto di attenzione da parte dell’inquisizione. I rapporti con la chiesa cattolica come medico e guaritore furono eccellenti e la sua breve prigionia nel 1561 avvenne solo in relazione al fatto che un almanacco fu pubblicato senza previa approvazione del vescovo violando così un decreto reale.
D’altronde di profezie si nutrono i cattolici di tutto il mondo che fanno riferimento al testo sacro per eccellenza, la Bibbia, con la Rivelazione, più conosciuta come Apocalisse di San Giovanni.
L’attacco terroristico delll’Isis nel cuore della Francia riporta un velo di terribile attualità sulle famose quartine. Secondo le previsioni di Nostradamus Roma sarà distrutta insieme ad altre tre città, tutte bombardate dall’alto. Naturalmente, speriamo che questa volta il controverso personaggio conteso dai potenti dell’epoca abbia sbagliato la previsione e che Roma resti quella Città Eterna che conosciamo.
di Mina Cappussi e Adriana Niro
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