La dott.ssa Maria Relvini, Dirigente responsabile del Servizio regionale “Politiche culturali, di promozione turistica e sportiva – Rapporti con i Molisani nel Mondo, audita in commissione. La riforma è vicina. Già un anno fa Primiani lanciava il grido d’allarme sulla situazione delle Pro Loco e sul bando Molise Sperimenta che ha fatto anticipare ingenti capitali al Terzo Settore realizzando decine e decine di eventi
(UMDI – UNMONDODITALIANI) Pro Loco ferme al 1977! Lo aveva urlato il presidente dell’Unpli Molise, Angelo Primiani, circa un anno fa. Oggi la Regione Molise ha messo mano alla questione Pro Loco e alla ospitalità di tipo Ben and Breakfast con due distinte proposte di legge giunte alla IV Commissione permanente, Servizi Sociali, presieduta dal Presidente, Quintino Pallante. Su ciascuna delle due proposte di legge, trattate separatamente seguendo l’ordine del giorno, è stata audita la dott.ssa Maria Relvini, Dirigente responsabile del Servizio regionale “Politiche culturali, di promozione turistica e sportiva – Rapporti con i Molisani nel Mondo” competente per materia. La proposta di legge n. 21, di iniziativa dei Consiglieri regionali Cinque Stelle Angelo Primiani, Patrizia Manzo, Vittorio Nola, Fabio Andrea De Chirico, Valerio Fontana e Andrea Greco, concernente la ”Disciplina delle Associazioni Pro Loco” è stata trattata in aula dopo l’esposizione del relatore, Consigliere Gianluca Cefaratti (Orgoglio Molise), mentre è stato il Consigliere Paola Matteo (Orgoglio Molise),in qualità di relatore, ad introdurre la proposta di legge n. 20, di iniziativa dei Consiglieri regionali Di Lucente e Micone, riguardante le ”modifiche alla legge regionale 12 luglio 2002, n.13 (Norme in materia di attività alla produzione di servizi per l’ospitalità. Bed and Breakfast)”. L’esame delle due Pdl per giungere alla resa del parere previsto dallo Statuto della Regione e dal Regolamento di funzionamento dell’Assemblea consiliare, proseguirà nelle prossime sedute.
ELEZIONI REGIONALI IL 22 APRILE 2018
Angelo Primiani, come anticipato, era intervenuto un anno fa sulla questione delle Pro Loco. Poi le elezioni regionali, il 22 aprile 2018, che hanno visto la vittoria del candidato della coalizione di centro-destra Donato Toma con circa il 43,5 per cento dei voti, che ha battuto per cinque punti percentuali il candidato del Movimento 5 Stelle Andrea Greco, secondo con il 38,5 dei dei suffragi, in terza posizione distanziata il candidato del centro-sinistra Carlo Veneziale con il 17,1 per cento. Ricordiamo anche che le consultazioni elettorali avrebbero dovuto tenersi il 4 marzo, ma erano state rinviate a causa della nuova legge elettorale approvata dal consiglio regionale il 20 dicembre 2017 e modificata in alcuni punti anche nel mese di gennaio 2018. Uno stratagemma volto ad allungare i tempi e tentare di perfezionare talune alleanze.
LA DENUNCIA DI ANGELO PRIMIANI
Prima del cambio di legislatura, dicevamo, Angelo Primiani aveva strigliato il governo regionale. “Contrariamente a quanto avviene a livello nazionale e in tutte le altre regioni – aveva dichiarato il presidente UNPI Molise – dove le Pro loco stanno assumendo un ruolo sempre più centrale nella programmazione ed attuazione delle politiche sul turismo, in Molise il terzo settore non rientra nelle priorità dell’attuale classe dirigente. In Basilicata il governatore Pittella ha disposto lo stanziamento di 500mila euro per il funzionamento delle Pro loco, ritenendole “attore nevralgico” per il perseguimento di quell’obiettivo turistico che ha già portato al raggiungimento di un primo importantissimo successo con la nomina di Matera a Capitale Europea della Cultura. Le quasi 70 Pro loco del Friuli godono di stanziamenti pari a circa 800 mila euro annui. In Sardegna, regione a statuto speciale che ha fatto del turismo un settore trainante dell’economia, gli stanziamenti per le Pro loco ammontano addirittura a quasi 2 milioni e mezzo di euro”.
“A livello nazionale – continuava Primiani – il Ministero dei Beni e delle Attività culturali ha convocato ed ascoltato l’Unpli per diverse questioni relative al turismo: dall’anno dei borghi a iniziative di tutela e valorizzazione dell’immenso patrimonio immateriale della Nazione. E il Molise? La situazione della regione è a dir poco sconcertante. Della legge quadro sul turismo non è circolata neanche una bozza. Gli eventi storici di maggiore rilevo vengono supportati di volta in volta senza un minimo di programmazione strategica e solo in seguito alle pressioni dei sindaci. Le Pro loco sono state completamente dimenticate. Basti pensare che a fronte di uno stanziamento iniziale di 150mila euro per le circa 80 Pro loco presenti in Molise, si è arrivati ad uno stanziamento in bilancio di circa 65mila euro (da dividere per 80). Per aggiungere al danno la beffa, tali fondi non vengono erogati dal 2013! Si consideri che le Pro loco in Molise organizzano eventi culturali su tutto il territorio generando un “fatturato” pari a circa 2 milioni di euro l’anno”.
E LA BATOSTA DI SPERIMENTA MOLISE
L’intervento di Primiani si era incentrato anche sul bando destinato a finanziare interventi culturali e turistici in Molise.
“In questo scenario desolante – le dichiarazioni di Primiani – l’ultima “batosta” è arrivata con il famigerato e tanto pubblicizzato bando «Sperimenta Molise» che intendeva finanziare gli eventi culturali, turistici e sportivi su tutto il territorio regionale. Già le tempistiche della sua pubblicazione lasciavano presagire le successive sciagure. Il bando fu infatti pubblicato a giugno 2017 per finanziare sia gli eventi estivi sia la destagionalizzazione, ovvero per supportare l’organizzazione di eventi nei periodi invernali. Ma va bene – ci siamo detti – meglio di niente: noi Pro loco le manifestazioni siamo abituati ad organizzarle, e sarà facile trasformare in progetto l’attività che normalmente svolgiamo. Così ci siamo attivati, e come noi lo hanno fatto altri enti. Risultato: circa 800/1000 candidature pervenute in Regione. Segno questo di un grande fervore sul territorio e della necessità di attrarre risorse per portare avanti quelle manifestazioni diventate negli anni sempre più difficili da organizzare. Ebbene, siamo a gennaio 2018 e della graduatoria dei progetti vincitori nessuna traccia! Peccato che le Pro loco quegli eventi li hanno organizzati e anche pagati. Dalla Regione tutto tace. Sparite anche le risorse di cui alla legge regionale. Siamo amareggiati dal fatto che il turismo in Molise sia considerato un gioco. IlMolise è una presenza costante alla “Bit”, Borsa Internazionale del Turismo organizzata da Fiera Milano (superfluo ricordare la storia del “pranzo molisano con ricette siciliane”). Forse nelle stanze del potere pensano davvero che per fare turismo sia sufficiente stanziare 60mila euro per tre giorni di Fiera e raccontare qualche bella storia al giornalista di turno per fare la promozione del territorio. Qual è il rischio? Che i turisti decidano di venire davvero in Molise, salvo poi non poter raggiungere Civitacampomarano perché la strada è franata, oppure recarsi sul Matese o sulla Costa e trovare ristoranti e agriturismi chiusi”.