Presidente Repubblica Italiana divisa dal mare e dall’inerzia. Fa appello al ruolo di garante dell’unità nazionale, anche quella “fisica, l‘ingegner Enzo Siviero, Rettore dell’Università eCampus e Direttore della rivista Galileo. Per sanare la frattura sono stati impegnati molti milioni di euro e si sono espressi a favore il Parlamento e le due Regioni Sicilia e Calabria tramite i rispettivi Governatori, Musumeci e Occhiuto
Presidente Repubblica Italiana divisa, ma non dalle polemiche, dai franchi tiratori, dai grandi elettori che hanno rinnovato il mandato di Sergio Mattarella. L’Italia divisa alla quale si riferisce il Prof Ing. Arch. Enzo Siviero, Rettore dell’Università eCampus e Direttore della rivista Galileo è quella delle due coste separate dallo Stretto di Messina. E su questo tema la missiva si rivolte al Capo dello Stato e per conoscenza al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi.
Presidente Repubblica Italiana divisa ascolti Musumeci e Occhiuto
“Pregiatissimo Signor Presidente, – scrive il rettore dell’ateneo telematico – nel complimentarmi vivamente per la Sua riconferma, vorrei segnalarLe quella che a me sembra una anomalia acclarata. Mi riferisco al Suo ruolo di garante dell’unità nazionale con ciò intendendosi, a mio avviso, anche quella “fisica”. Orbene, sul tema dell’attraversamento stabile dello Stretto di Messina sono stati spesi fiumi di parole e impegnati molti milioni di euro, senza trovare una soluzione condivisa. In un sistema democratico la maggioranza ha diritto di agire e non vi è dubbio che oggi (ma non solo oggi..) a favore dell’opera vi sia il più ampio consenso. Così si sono anche espressi il Parlamento e le due Regioni Sicilia e Calabria tramite i rispettivi Governatori, Musumeci e Occhiuto”.
Riavvio dei cantieri interrotti “per legge”
“Il continuo tergiversare – prosegue Siviero – con l’attivazione di ulteriori studi di fattibilità, a detta di molti del tutto inutili, appaiono solo finalizzati a spostare nel tempo l’unica soluzione praticabile, ovvero il riavvio dei cantieri già iniziati e poi interrotti “per legge”. Con ciò vanificando lo straordinario impegno pluridecennale dello Stato attraverso i propri organismi tecnici: Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, RFI e ANAS. Provocando un evidente discredito internazionale per aver “stracciato” unilateralmente un contratto firmato a seguito di una regolare gara internazionale e creando un enorme contenzioso ancora irrisolto”.
Draghi non risponde da settembre
E l’ingegner Siviero ricorda di aver già inoltrato al Presidente Draghi, il 20 settembre 2021, una nota rimasta inspiegabilmente priva di riscontro, a firma dei componenti del comitato scientifico, organismo “terzo”, insediato presso la Società Stretto di Messina (tutt’ora in liquidazione nonostante la legge ne imponesse la chiusura entro 12 mesi dall’approvazione).
Sicilia e Calabria divise
“Ebbene signor Presidente, – leggiamo nella missiva – che ne è dell’integrità fisica tra Sicilia e Calabria senza il Ponte sullo Stretto di Messina? Non è anche questa una ineludibile prerogativa costituzionale di cui Lei è garante assoluto e che andrebbe immediatamente attuata?
Presidente Repubblica Italiana divisa invitato a sanare l’anomalia
“Spero che dopo la Sua straordinaria riconferma, – la chiusa del rettore Siviero – Lei possa, dall’alto della Sua autorità, nei limiti delle Sue prerogative istituzionali, impegnarsi a “sanare” questa anomalia e favorire una rapida ripresa dei lavori, che senza dubbio alcuno, porterebbero enormi benefici non solo al Sud ma all’Italia tutta, anche nella prospettiva dell’Europa che si affaccia al Mediterraneo. In attesa di un cortese riscontro colgo l’occasione per porgerLe i più cordiali saluti”.
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