Positivi Covid a scuola? A far chiarezza sulla vicenda dei contagi a scuola, l’immunologa Antonella Viola che spiega chi resta a casa in caso di positività al virus
Positivi Covid a scuola? Chi deve restare a casa? Da qualche settimana, in quasi tutta Italia, le scuole hanno ripreso le proprie attività didattiche, nonostante l’emergenza Covid, adottando tutte le misure necessarie per evitare i contagi. Gli studenti dai sei anni in su hanno l’obblio di indossare la mascherina per qualsiasi spostamento dal proprio banco monoposto. Non sono mancati, però, i contagi all’interno degli istituti, in circa 600 scuole sono risultati positivi al coronavirus alcuni studenti.
Positivi Covid a scuola? Antonella Viola fa chiarezza sulla vicenda
In molti non hanno ancora chiaro il comportamento da assumere qualora si registrasse un caso Covid a scuola. A fare chiarezza sulla vicenda l’immunologa dell’università di Padova, Antonella Viola che spiega: “Devono stare in isolamento, in attesa del tampone i contatti stretti di un positivo e non i contatti stretti dei contatti stretti. Quindi, se la classe viene messa in quarantena perché un bambino è positivo (non deve accadere per forza, è decisione della Asl), i fratelli dei ragazzi in quarantena possono andare a scuola. Tutti, tranne gli eventuali fratelli del positivo”.
Ecco quando stare in quarantena
“L’isolamento dei contatti stretti – continua l’immunologa – scatta ovviamente quando si è accertata la positività: se decido di tenere a casa un bambino perché ha sintomi tipo raffreddore, non devo tenere a casa anche i fratelli. Una volta fatto il tampone, se il bambino dovesse malauguratamente risultare positivo, allora dovranno restare a casa anche i fratelli perché contatti stretti di un positivo”.
- Bojano elezioni. Luigi Di Marzio, Rosalba Testamento, Michele Iorio e Mario Pietracupa i più votati
- Covid cura plasma dove farla. Costi e risultati
- Afghanistan-Molise. Macchiagodena pronta ad accogliere i profughi
- OMS: possibile pandemia da Coronavirus in arrivo
- Politiche giovanili senza giovani: al Consiglio Regionale del Molise la proposta per coinvolgerli