La kermesse, che si svolgerà a Petrella, avrà come protagonisti ospiti importanti: Fabrizia Migliarotti, costumista di fama internazionale, Roberto Milone, giornalista ed ex direttore di Rai 2, Arianna Donadelli, famoso soprano e tanti altri. Il Festival nasce grazie ad un idea di Don Donato Colacicco, prete della Comunità Nuovi Orizzonti.
Dal 20 al 26 agosto a Petrella Tifernina si terrà la terza edizione del Festival dei Giovani “Gioia Piena.”Il Festival nasce dall’idea di Don Donato Colacicco, prete della comunità Nuovi Orizzonti, ispirata al festival dei giovani di Medjugorje, ed è patrocinata da Nuovi Orizzonti, dalla Diocesi di Campobasso-Bojano, dalla Parrocchia e dal Comune di Petrella Tifernina. L’iniziativa, giunta con grande successo al terzo anno, vuole coinvolgere i giovani di tutta Italia in momenti di condivisione, spettacolo, testimonianze di vita e workshop. Questi ultimi rappresentano una via per conoscere ed approfondire i talenti e le inclinazioni di ognuno di noi. Anche quest’anno parteciperanno ospiti importanti: la costumista di fama internazionale Fabrizia Migliarotti per il workshop di Teatro, Roberto Milone, giornalista ed ex direttore di Rai2, il noto soprano Arianna Donadelli e tanti altri. “Sei una meraviglia stupenda” sarà il filo conduttore dei workshop di danza, fotografia, arte, giornalismo, teatro, musica.
Dichiarazioni di Don Donato Colacicco
Come spiega Don Donato Colacicco: “Ognuno di noi, attraverso i propri talenti e le proprie aspirazioni, accompagnato di preghiera e dalla condivisione con gli altri, scopre di essere unico e di avere un ruolo preciso e speciale nel mondo. Quella che ci dà gioia è proprio la via che Dio ci indica, ci chiede di seguire. La strada che ha pensato per noi. In queste giornate di festival sono tanti i momenti di forti emozioni, gli attimi di gioia che si possono provare proprio nella condivisione, nel sentirsi parte di un progetto, nel sentirsi accolti. Sull’accoglienza – aggiunge Don Donato – questo paese ha un dono speciale. Qui si sente ancora forte la capacità di aprire le porte al prossimo e di farlo sentire parte di una famiglia, quella famiglia che a tanti giovani che arrivano da ogni parte d’Italia, purtroppo, manca”.
di Andrea De Marco