Pescopennataro amministrative al vetriolo dopo una campagna sul filo di lana che ha visto l’uscente Carmen Carfagna consegnare la vittoria, per soli 7 voti, al Sindaco che era con lei in lista 5 anni fa dopo tre mandati. “Il sindaco Sciulli ha nuovamente dimostrato di essere rimasto con le lancette indietro nel tempo, quando i problemi e il debito di Pescopennataro dovevano essere nascosti sotto al tappeto, con un paese sull’orlo del dissesto finanziario”. Si parla di accuse e infamie, chi ha alzato la voce per strada, post sui social, pressioni su anziani fragili, telefonate gli elettori. “Accetti un suggerimento: stia sereno!”
Pescopennataro amministrative al vetriolo per la campagna elettorale 2024. Pompilio Sciulli ha ottenuto il maggior numero di preferenze con il 51,98% dei voti, con la lista Pesco Nel Cuore. Segue Carmen Carfagna, che ha raccolto il 48,02% dei voti, con la lista Libera Mente Pescopennataro. Le elezioni amministrative a Pescopennataro hanno registrato un’affluenza del 42,62%, in aumento rispetto al 39,81% delle precedenti elezioni. Le Elezioni Comunali 2024 si sono tenute l’8 e 9 giugno in 56 comuni della regione Molise compreso nel capoluogo di regione, Campobasso. Il turno di ballottaggio si terrà il 23 e 24 giugno e vedrà proprio Campobasso al rash finale nella partita tra Aldo De Benedittis (centrodestra) e Marialuisa Forte (Centrosinistra). L’altro comune con popolazione legale superiore alla soglia dei 15.000 abitanti è stato Termoli, che ha registrato la vittoria esaltante di Nico Balice, al primo turno, con il 68,75% Dietro la candidata del centrosinistra, Manuela Vigilante, con l’11,05% Il centrodestra a Termoli conquista percentuali altissime
Pescopennataro amministrative al vetriolo: Sciulli Vs Carfagna
Le elezioni amministrative, si sa, sono sicuramente più divertenti delle politiche. Basti pensare alle note vicende guareschiane che raccontano le gag di Peppone e Don Camillo nella bassa emiliana. La nostra vicenda, invece, prende le mosse in Molise e vede contrapposti sindaco ed ex sindaco che, cinque anni fa, si erano scambiati i ruoli. Il neo eletto sindaco Sciulli era entrato nella lista della Carfagna nel 2019, avendo esaurito i tre mandati elettivi. Riconquistare la poltrona togliendola sotto il deretano dell’uscente non deve essere stato facile e le strategie adoperate non sono piaciute alla ormai ex sindaca, che ha perso la fascia, e la poltrona, per soli 7 voti.
Sciulli guardi con realismo dall’alto del suo 51,98%
“Leggo sui giornali – comincia la missiva aperta di Carmen Carfagna, candidata sindaco per la lista LIBERA MENTE Pescopennataro – le sorprendenti parole del sindaco Sciulli, in merito alla campagna elettorale delle scorse settimane, che ossessivamente lui continua (ancora) a definire denigratoria nei suoi confronti. La nostra è stata una campagna elettorale PER qualcosa e non CONTRO qualcuno, trasparente ed onesta, lontana dalle vecchie logiche, ed alla quale il sindaco Sciulli dovrebbe semplicemente guardare con realismo dall’alto del suo 51,98%”.
Pescopennataro amministrative al vetriolo: le lancette del tempo rimaste lì
“Il sindaco Sciulli – prosegue – ha nuovamente dimostrato di essere rimasto con le lancette del tempo quantomeno a quattro anni fa, è rimasto lì, vittima di se stesso, in quel tempo in cui i problemi e il debito di Pescopennataro dovevano essere nascosti sotto al tappeto, quando ci si è trovati ad intraprendere la strada del riequilibrio finanziario decennale, dopo aver scelto di salvaguardare il bene del Comune in luogo della reputazione politica di chi quella situazione l’aveva di fatto creata”.
Un’eredità pericolosa
“L’eredità lasciata dal sindaco Sciulli – rincara la Carfagna – era esattamente questa: un paese sull’orlo del dissesto finanziario di cui non si sarebbe dovuto parlare ai cittadini, perché farlo avrebbe significato per lui il rischio di perdere il consenso, e che però il Ministero dell’Interno e la Corte dei contihttps://www.corteconti.it/ hanno certificato. E che noi abbiamo raccontato”.
L’amministrazione ha serenamente fatto a meno di lui
“Oggi, visibilmente agitato, vorrebbe sovvertire la realtà, farneticando di un referendum sulla sua persona, arrivando addirittura a dichiarare di accuse, infamie e quant’altro rivolte a lui, come a voler rifiutare e a cacciare dai suoi pensieri la verità dei fatti degli ultimi anni, nei quali l’amministrazione ha serenamente fatto a meno di lui dopo aver scelto di non tutelare la sua reputazione politica a discapito dell’intera collettività. Ed allora – prosegue la lettera aperta – in tutto deve vedere il marcio, proiettando sugli altri quel paradigma politico che ha portato Pescopennataro sull’orlo del dissesto finanziario. Costringendo la comunità a confondere i propri diritti con piaceri concessi dal potente di turno e proiettando su di essa la rassegnazione dovuta solo al suo personalismo esasperato che deve vedere ognuno o con lui o contro di lui”.
No al confronto pre elettorale
E la Carfagna racconta la situazione all’indomani della vittoria. “Ricordo bene i primi anni del mio mandato, gli sforzi per ridare credibilità ad un piccolo Comune che gli addetti ai lavori definivano disastrato, la dichiarazione sempre a mezzo stampa dell’agosto 2021 nella quale il sindaco Sciulli si dichiarava “pronto a vuotare il sacco” dopo essere stato legittimamente estromesso dalla Giunta, la sua fuga dalle responsabilità e le sedute di consiglio comunale deserte per mancato raggiungimento del numero legale dei consiglieri, il pubblico rifiuto di un confronto pre-elettorale”.
“Il sindaco Sciulli purtroppo è rimasto ad un attimo prima di quel grigio passato, incapace di riconoscere la realtà di un’amministrazione alla cui vita istituzionale non ha partecipato da anni”.
“Ma Pescopennataro merita di più, molto di più, delle sue vicende personali o dei suoi racconti fantastici”.
Post sospetti, pressioni, infamie presunte
La Carfagna si rivolge ancora al sindaco Sciulli, chiedendogli di elencare “tutte le (presunte) accuse, infamie e quant’altro rivolte a lui durante la campagna elettorale; faccia i nomi di chi lo ha denigrato e lo dimostri. Ma non dimentichi di fare i nomi anche di chi, ad esempio, ha alzato la voce per strada solo per dei post condivisi sui social, fatto inaudite pressioni su anziani fragili, tempestato di telefonate gli elettori, diviso le famiglie, e solo ostentato sui social la pacatezza dei toni. Non ci troverà i nostri. Laddove invece, ma non oso immaginarlo, le (presunte) accuse, infamie e quant’altro si riferissero alla situazione del Comune, allora sappia che ci sarà modo e tempo di confrontarsi (finalmente!) in Consiglio comunale, dove noi ci saremo PER rappresentare tutti coloro che ci hanno accordato la loro fiducia”.
Stia sereno
E chiede poi, la sindaca uscente, che il nuovo primo cittadino accetti semplicemente un suggerimento: “stia sereno, perché la serenità è condizione imprescindibile per realizzare tutto quanto proposto in campagna elettorale in un comune in pre-dissesto e senza dipendenti come il nostro, per sacrificare con orgoglio il proprio tempo e le proprie energie per dedicarsi alla comunità, per non nascondere i problemi sotto al tappeto e fare finta che non esistano o addossare sempre la colpa a qualcun altro. E, soprattutto, per fare noi tutti i conti con la consapevolezza di quanto pesano, oggi, alcune scelte fatte negli anni passati”.
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