In Molise, si sono scatenate numerose polemiche per l’arrivo di pazienti anziani, positivi al covid-19, nella struttura ospedaliera del SS Rosario di Venafro. Alcuni venafrani, avrebbero mostrato la loro contrarietà al ricovero dei casi nell’ospedale cittadino. A tal proposito, si mostra indignato per l’accaduto, il Consigliere regionale, Massimiliano Scarabeo.
In Molise, nei giorni scorsi, si sono mosse numerosissime polemiche per quanto riguarda il trasferimento di 18 anziani, positivi al covid-19, presso il SS Rosario di Venafro, diventato uno degli ospedali covid insieme al Vietri di Larino. Sembrerebbe che alcuni venafrani abbiano mostrato la loro indignazione sui social per l’arrivo degli anziani nella loro cittadina e che avrebbero voluto impedire l’ingresso dei malati nella struttura ospedaliera, nonostante lo spostamento dei ricoverati avvenisse in maniera sicura e protetta. La strutturadel SS Rosario, però, non è in grado di gestire i casi covid, infatti, non è stato ancora stabilito con chiarezza dove saranno portati i pazienti in caso di necessarie cure.
LE PAROLE DI MASSIMILIANO SCARABEO
Massimiliano Scarabeo, Consigliere regionale del Molise ha espresso la sua indignazione per le polemiche che si sono scatenatene per il caso del trasferimento dei pazienti e dichiara: “Sono giorni difficili per tutti, indubbiamente, ma non per questo dobbiamo perdere la lucidità e cavalcare l’onda del momento. Mi preme tornare sull’annosa vicenda dei pazienti Covid trasferiti, presso il SS Rosario di Venafro, che ha generato un mare di polemiche. Lo dico senza voler sollevare ulteriori polveroni, ma il modo in cui è stata gestita questa operazione mi indigna come molisano e venafrano. Lo scontro politico-istituzionale in atto e la mancanza di chiarezza sui temi del dibattito non fanno altro che alimentare la speculazione. Sono indignato anche dall’atteggiamento di una minoranza di venafrani che si è messa di traverso e avrebbe voluto impedire l’ingresso dei malati nella struttura ospedaliera cittadina. Venafro, sa accogliere, è solidale, e lo ha sempre dimostrato. La maggioranza dei venafrani è dalla parte dei più deboli e, anche in questo caso, non è mancata la solidarietà nei confronti di chi, in un momento di gravissima difficoltà, necessità di cure e assistenza. Alle persona anziane ricoverate al SS Rosario e ai loro familiari va il mio pensiero affettuoso e un augurio di ogni bene. Sulla scelta dell’Asrem, se è o non, quella più giusta per Venafro, ne discuteremo a tempo debito. Per ora, possiamo solo dire che la scelta, è difficile da accettare, ma siamo in una fase di emergenza! Occorre responsabilità, fare ostruzionismo non gioverebbe a nessuno. Resta, chiaramente, la mia perplessità sulla struttura di Venafro se pronta effettivamente all’uso rimarcando l’atto ignobile perpetrato a danno dei pazienti anziani della struttura privata di Agnone. Questa decisone andava comunicata in Consiglio regionale, invece, si è preferito agire bypassando il Consiglio e procedere secondo dettami diversi imposti dall’emergenza. Infine, non posso evitare di citare un episodio disdicevole accaduto sempre a Venafro e che, ancora una volta, riguarda le persone ospitate al SS Rosario. Gli incaricati di portare il cibo ai pazienti Covid, hanno pensato bene di abbandonare i pasti su un davanzale e in un sacco a terra fuori dalla struttura. Un atteggiamento indegno, immorale e vergognoso di cui chiederò conto all’Asrem. Certo che saranno adottati provvedimenti severi nei confronti di chi ha agito in questo modo a dir poco deprecabile!”.
di Fabiana Carbone
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