Patenti brasiliane in Italia e patenti italiane in Brasile. C’è il riconoscimento, ma di fatto non funziona. Manca infatti la ratifica da parte del Parlamento brasiliano e l’approvazione urgente per evitare ulteriori ritardi che penalizzano soprattutto i lavoratori. Gli eletti all’estero Fabio Porta ed Eros Biondini chiedono e al governo italiano di consentire ai beneficiari dell’accordo di mantenere la validità delle loro patenti fino alla conclusione dell’iter burocratico
Patenti brasiliane in Italia e patenti italiane in Brasile riconosciute solo sulla carta, nonostante il rinnovo dell’accordo di mutuo riconoscimento avvenuto lo scorso luglio (un anno e mezzo dopo la stessa scadenza), nel corso della visita in Brasile del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella. Lo fa sapere l’on. Fabio Porta, eletto nella circoscrizione Estero. Ripartizione B (AMERICA MERIDIONALE).
Patenti brasiliane in Italia: necessaria urgenza per il patto bilaterale
“Le autorità diplomatiche – prosegue il parlamentare – hanno annunciato che sarà necessaria la ratifica di questo atto da parte del Parlamento brasiliano. Nonostante la frustrazione di chi credeva che l’accordo sarebbe entrato in vigore subito dopo la firma del rinnovo, anche di chi come me ha lavorato con grande determinazione per arrivare in tempi brevi a questo risultato, dobbiamo riconoscere questa nuova fase istituzionale“.
“Per questo motivo, – aggiunte Porta – ho già sensibilizzato formalmente il mio collega, presidente del gruppo parlamentare di amicizia Brasile-Italia, Eros Biondini, affinché possa chiedere al Congresso brasiliano di approvare, con la necessaria urgenza, questa convenzione bilaterale“.
Tutela dei lavoratori in attesa del rinnovo dell’accordo sulle patenti
“Non è giusto far aspettare ancora più a lungo migliaia di persone, – conclude l’On. Fabio Porta – soprattutto lavoratori, affinché questo rinnovo venga approvato. Allo stesso tempo, chiedo al governo italiano che, finché questo iter burocratico-istituzionale non si concluda, venga consentito a coloro che a suo tempo beneficiavano dell’approvazione dell’accordo di continuare ad esercitare la propria abilitazione alla guida di veicoli nel nostro territorio nazionale“.
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