Passaggio della campanella Meloni, una donna senza tentennamenti. Draghi lascia il testimone dopo le nefandezze del governo non eletto dagli italiani. La leader di Fratelli d’Italia al posto giusto
Passaggio della campanella Meloni dalle mani di Draghi dopo un’ora di colloquio con il premier dimissionario, prima del passaggio di consegne ufficiale, immortalato dai flash e seguito dalla stampa di tutto il mondo.
Passaggio della campanella
Alle 10:30 di domenica 22 ottobre Draghi ha accolto con il solito sorriso di sguincio, quello con cui firmava i DPCM che toglievano le libertà fondamentali foraggiando le società farmaceutiche, con cui sospendeva lavoratori, docenti, sanitari, con i quali chiudeva le attività commerciali e lavorative gettando l’Italia nella terribile crisi economica che stiamo vedendo, in cima allo scalone d’onore di palazzo Chigi, Giorgia Meloni Mario Draghi: “Come stai? Benvenuta”.
Picchetto d’onore
Prima il picchetto d’onore che ha accolto nel cortile di palazzo Chigi il primo Presidente donna della storia della Repubblica Italiana. Nel cortile, prima di lasciare il Palazzo, anche Draghi ha passato in rassegna il picchetto d’onore (sic!). Draghi e Meloni si sono stretti la mano e Draghi ha aggiunto: “Ti trovo benissimo”. La premier ha ringraziato e giù i flash dei fotografi nella sala delle Galere.
Un’ora di colloquio Draghi Meloni. Che si saranno detti?
E’ seguito un lungo colloquio nello studio del presidente. Più di un’ora dopo, Mario Draghi ha consegnato a Giorgia Meloni la campanella del Consiglio dei ministri formalizzando, nella sala delle galere, il passaggio delle consegne. Con il passaggio della campanella si concludono i venti mesi di governo non votato dagli italiani, iniziato il 13 febbraio 2021, quando Draghi ricevette la campanella da Giuseppe Conte.
Si chiude un’era di abusi, medici zittiti, lavoratori scacciati, docenti sospesi
Fuori da palazzo Chigi, il premier uscente (non votato dai cittadini) ha salutato, sempre con sorriso stampato in faccia, i giornalisti, poi è entrato in auto e ha lasciato per sempre la sede dell’esecutivo. Si chiude così un’era di grandi tensioni sociali sedate con la forza, di lavoratori inermi scacciati con gli idranti, di insegnanti rinchiusi negli sgabuzzini, di medici ai quali è stato proibito di parlare. La storia renderà conto di tali abusi
11 anni di governo non legittimato dagli elettori
Giorgia Meloni arriva dopo ben 11 anni di governi non legittimati dal voto degli italiani. Aveva iniziato Mario Monti il 16 novembre 2011 fino al 28 aprile 2013, era seguito Enrico Letta (PD) dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014, Matteo Renzi (PD) dal 22 febbraio 2014 al 12 dicembre 2016, poi Paolo Gentiloni (PD) dal 12 dicembre 2016 al 1 giugno 2018, Giuseppe Conte (M5S) dal 1 giugno 2018 al 5 settembre 2019, ancora Conte (M5S e PD) dal 5 settembre 2019 al 13 febbraio 2021, Mario Draghi dal 13 febbraio 2021 al 22 ottobre 2022. Il 22 ottobre 2022 è poi iniziato il primo governo legittimato dal voto democratico, e il primo di una donna.
Primo Consiglio dei Ministri
Giorgia Meloni, una volta insediata a Palazzo Chigi, ha presieduto il primo Consiglio dei ministri, aprendo la riunione con un forte ringraziamento al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dal quale ha ricevuto l’incarico di formare il governo. Incarico che la Meloni ha espletato in tempi ristrettissimi.
La riunione, durata circa mezz’ora, doveva formalizzare la carica di vicepremier per Matteo Salvini e Antonio Tajani e nominare sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. I due vicepremier hanno ringraziato la premier e espresso la loro volontà di tenere unita la coalizione.
Uniti per il Paese
“Dobbiamo essere uniti per affrontare le emergenze del Paese “, ha detto il premier Giorgia Meloni ai ministri nel corso della riunione del Cdm. Su Twitter Giorgia Meloni ha ringraziato il Papa: “Ringrazio Sua Santità Papa Francesco per il pensiero che ha voluto rivolgere all’Italia in questa giornata così importante per il Governo che ho l’onore di presiedere”.
Passaggio della campanella Meloni, ecco tutti i nomi dei ministri:
• Infrastrutture (vicepremier): Matteo Salvini
• Esteri (vicepremier): Antonio Tajani
• Economia: Giancarlo Giorgetti
• Difesa: Guido Crosetto
• Interno: Matteo Piantedosi
• Giustizia: Carlo Nordio
• Imprese e Made In Italy (ex Sviluppo Economico): Adolfo Urso
• Pubblica Amministrazione: Paolo Zangrillo
• Ambiente e Sicurezza Energetica: Gilberto Pichetto Fratin
• Agricoltura e Sovranità Alimentare: Francesco Lollobrigida
• Riforme: Elisabetta Casellati
• Affari Regionali e Autonomie: Roberto Calderoli
• Rapporti con il Parlamento: Luca Ciriani
• Università e Ricerca: Anna Maria Bernini
• Lavoro e Politiche Sociali: Marina Calderone
• Beni Culturali: Gennaro Sangiuliano
• Famiglia, Natalità e Pari Opportunità: Eugenia Roccella
• Disabilità: Alessandra Locatelli
• Sport e Politiche Giovanili: Andrea Abodi
• Salute: Orazio Schillaci
• Istruzione e Merito: Giuseppe Valditara
• Turismo: Daniela Santanchè
• Affari Europei e Pnrr: Raffaele Fitto
• Politiche del Mare e Sud: Nello Musumeci
• Sottosegretario alla presidenza del Consiglio: Alfredo Mantovano
Senatori e non parlamentari
Giorgia Meloni ha scelto tra i senatori ben 9 ministri su 24. Sono Ciriani, Zangrillo, Calderoli, Musumeci, Casellati, Urso, Salvini, Bernini e Santanchè.
I ministri non parlamentari sono 8: Abodi, Locatelli, Piantedosi, Crosetto, Calderone, Valditara, Sangiuliano e Schillaci.
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