Papa Francesco vacilla a causa di un problema legato al suo bastone durante l’ingresso in Aula Paolo VI. Successivamente ha iniziato l’udienza dedicata al Giubileo accogliendo e salutando calorosamente i pellegrini presenti in aula e anche all’interno della Basilica di San Pietro, dove hanno potuto assistere telematicamente all’incontro
Papa Francesco vacilla a seguito della rottura di un sostegno del bastone che ha utilizzato per entrare nella Sala Nervi in occasione dell’udienza giubilare dedicata al tema dello “Stupore della Risurrezione”. Il Pontefice ha anche ribadito più volte nella sua breve catechesi il tema della speranza che non delude mai.
Papa Francesco vacilla prima dell’udienza generale
Sabato 1° febbraio 2025 Papa Francesco ha tenuto l’udienza generale in occasione del Giubileo nell’Aula Paolo VI, conosciuta anche come Sala Nervi, ma nel momento in cui il Pontefice fa il suo ingresso in sala a piedi qualcosa non va: un sostegno del suo bastone si stacca e Papa Francesco vacilla per un istante. Vista la pericolosità dell’utensile, il Papa ha continuato la sua entrata appoggiandosi al braccio di un suo aiutante e a quello di mons. Leonardo Sapienza.
Papa Francesco ha iniziato poi l’udienza accogliendo e salutando calorosamente i pellegrini presenti in aula e anche all’interno della Basilica di San Pietro, che hanno potuto assistere telematicamente all’incontro.
Catechesi per il Giubileo
Il Pontefice ha tenuto una breve catechesi incentrata sul tema dello “Stupore della Risurrezione”, che constatata la presenza di soli pellegrini di lingua italiana, non è stata tradotta in altre lingue. Papa Francesco durante l’incontro incentrato sul Giubileo ha evidenziato che: “Anche se nel mondo c’è tanto male, noi possiamo distinguere chi è diverso: la sua grandezza, che coincide spesso con la piccolezza, ci conquista”. Il Papa ha inoltre sostenuto anche che: “la misericordia cambia il cuore”.
La speranza che mai delude
“Il Giubileo – ha continuato Papa Francesco – è per le persone e per la terra un nuovo inizio; è un tempo in cui tutto va ripensato dentro il sogno di Dio. E sappiamo che la parola ‘conversione’ indica un cambiamento di direzione. Tutto si può vedere, finalmente, da un’altra prospettiva e così anche i nostri passi vanno verso mete nuove. Così sorge la speranza che mai delude”.
Gesù nelle persone che si lasciano alle spalle
“Invece un io troppo sicuro, – prosegue il Pontefice – un io troppo orgoglioso ci impedisce di riconoscere Gesù Risorto: anche oggi, infatti, il suo aspetto è quello di persone comuni che rimangono facilmente alle nostre spalle. Persino quando piangiamo e ci disperiamo, lo lasciamo alle spalle”. Il Pontefice ha invogliato i fedeli ad avere: “un atteggiamento coraggioso nella vita” perché “è brutto lasciare la sedia vuota”. Papa Francesco ha concluso la catechesi dicendo: “Ognuno può dire: io ho un posto, io ho un nome, io ho una missione”.
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