Tutti a testa in su attratti dal cielo che per pochi secondi si è illuminato come fosse giorno. Un enorme
bolide infuocato è stato avvistato dopo le ore 21 di sabato in tutta la nostra Penisola. Le segnalazioni giunte
da Nord a Sud, ma soprattutto dalle regioni centrali fra Lazio e Abruzzo, lo descrivono come un’enorme
bolide di colore verde. Fortunatamente la meteora si è limitata a lasciare una traccia luminosa disintegrandosi in alta atmosfera senza causare danni al suolo. Una scia di luce ha attirato l’attenzione degli Italiani per un momento e poi si è spenta silenziosamente così come era arrivata. Dalle testimonianze raccolte ha suscitato solo un gran stupore senza effetti acustici, solo in pochi hanno udito un
lievissimo boato. C’è chi sospetta invece si tratti del passaggio degli
ufo ma troppo veloce per rendersene conto e comprenderne meglio
l’aspetto. Si pensa più ad una traccia di luce generata da un piccolo frammento di roccia che entra nella nostra atmosfera ad altissima velocità così da apparire infuocato. E’ un fenomeno alquanto raro e importante per gli astronomi che studiano sempre con attenzione quei frammenti di origine extraterrestre che a volte raggiungono il suolo. Una palla di fuoco così brillante che è stato possibile osservarla in tutta la Penisola. Tutto si è illuminato a giorno per qualche secondo fino a quando la traccia di luce verde è svanita nel cielo. I frammenti di meteora sono sempre stati uno tra i campi più affascinanti dell’Astronomia tanto che molti ricercatori sostengono che la vita sulla terra sia arrivata proprio da un meteorite. E’ il professor
Steven Benner a confermare la teoria nella recente conferenza mondiale di
geochimica Goldschmidt 2013, tenutasi a Firenze.Secondo il professor Benner all’origine della vita vi sarebbe stato un elemento chimico chiamato
molibdeno. All’epoca il nostro pianeta era coperto dalle acque, mentre su Marte erano presenti molibdeno,
ossigeno e boro, un altro elemento importante per la formazione delle molecole organiche. L’abbondanza d’acqua ostacolava la formazione della vita sulla Terra, poiché corrosiva per l’Rna, la prima molecola genetica ad essersi formata. Su Marte invece l’acqua copriva solo piccole aree consentendo la nascita delle prime forme di vita, arrivate sulla Terra con un meteorite. Siamo
dunque discendenti dei marziani?