Vaccinazioni per tutti i bambini nelle scuole. Ma cosa c’è dietro? Interessi, guadagni? Per le scuole dell’Infanzia, c’è la possibilità di presentare la documentazione contenente l’esonero dei bambini dalla somministrazione dei vaccini per varie ragioni da validare opportunamente tramite certificato medico. Invece, per le famiglie dei ragazzi di età compresa tra i 7 e i 17 anni, i genitori che per diverse ragioni saranno inadempienti dovranno pagare una multa dai 100 ai 500 euro.
(UMDI – UNMONDODITALIANI) Vaccinazione obbligatoria per poter entrare a scuola. Questo è il tema più scottante di cui si sta discutendo da diversi mesi. Le famiglie hanno dovuto presentare a scuola una copia del libretto dei vaccini oppure consegnare agli Istituti scolastici l’idonea certificazione attestante la regolarità dei cicli vaccinali per le 10 patologie indicate dalla legge 119-2017 recante “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla somministrazione dei farmaci”. Per le scuole dell’Infanzia, c’è la possibilità di presentare la documentazione contenente l’esonero dei bambini dalla somministrazione dei vaccini per varie ragioni da validare opportunamente tramite certificato medico. Le famiglie che presenteranno a scuola l’autodichiarazione dovranno consegnare in allegato anche la “formale richiesta di vaccinazione o prenotazione di appuntamento all’Azienda sanitaria locale territorialmente competente”. I bambini, dunque, resteranno iscritti negli elenchi scolastici, ma torneranno a scuola solo quando i genitori avranno regolarizzato la situazione vaccinale dei figli. Nel secondo caso, per le famiglie dei ragazzi di età compresa tra i 7 e i 17 anni, i genitori che per diverse ragioni saranno inadempienti dovranno pagare una multa dai 100 ai 500 euro. L’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna ha diramato un documento molto utile sia per il personale scolastico che per le famiglie: contiene alcune note informative dettagliate sulla documentazione da presentare alle segreterie delle scuole, di ogni ordine e grado, in base alle fasce di età previste dalla legge.
Nessuna epidemia in corso
Tra gli esperti più dubbiosi sull’argomento c’è l’avvocato Roberto Mastalia, che da anni conduce una battaglia giuridica contro l’istituzione dell’obbligo vaccinale. “Il decreto è stato approvato nella più completa assenza dei presupposti previsti dall’art. 77 della Costituzione, ovvero quei casi straordinari di necessità ed urgenza che rendono necessaria l’applicazione della legge. L’epidemiologia dice che non ci sono epidemie in corso e che, dal punto di vista igienico-sanitario ed alimentare, il nostro paese è assolutamente all’avanguardia a livello internazionale. Il decreto, inoltre, è contrario al comma 2 dell’articolo 32 della Costituzione, dove è previsto che nessuno possa essere sottoposto ad una prestazione sanitaria obbligatoria contro la sua volontà. Inoltre, è contrario all’art.117 per quanto riguarda i conflitti di attribuzione tra Stato e Regioni, come è stato sollevato dalla Regione Veneto che è ricorsa alla Corte Costituzionale. Infine il provvedimento contrasta con una serie di norme internazionali, come Trattati, Convenzioni e Patti, che hanno una valenza parificata e sovraordinata rispetto alla legge ordinaria: basti pensare alla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia o alla Convenzione per i Diritti del Bambino e del Fanciullo.”
Opinioni contrastanti
Decisamente scettica è anche la posizione di Dario Miedico, medico legale e fondatore del Movimento “Medicina Democratica”. Tempo fa è stato chiamato dall’Ordine dei Medici di Milano per rispondere delle sue argomentazioni, dove peraltro ha sempre dichiarato di non essere contrario al vaccino in sé, ma all’obbligo vaccinale. Un ragionamento che, peraltro, porta avanti da decenni “e di cui – afferma il medico – l’Ordine era già a conoscenza da molti anni”, ma soltanto negli ultimi mesi è iniziato contro di lui un procedimento di radiazione “fatto coincidere – evidenzia il medico legale – con l’approvazione di questa legge”. Un procedimento che si è concluso a suo sfavore, ma verso cui Miedico ha presentato ricorso.
Nessuna necessità di introdurre l’obbligo di vaccinazione
L’avvocato Mastalia, in tutta la sua carriera, ha seguito personalmente centinaia di richieste di indennizzo di familiari i cui figli hanno subito presunti danni a seguito della somministrazione dei vaccini. Secondo l’esperto giuridico, quella della esplosione improvvisa delle malattie infettive è un pretesto che nasconde altri interessi. “Tutti i casi di patologie – spiega Mastalia – sono regrediti negli ultimi anni. Certo, se prendiamo come unico esempio quello del morbillo, quest’anno abbiamo avuto 4.000 casi in più rispetto allo scorso anno, ma negli ultimi 9 anni la tendenza è stata altalenante, in costante aumento e in costante diminuzione. E addirittura, tornando indietro di 15 anni, abbiamo avuto fino a 50.000 casi di morbillo, ma nessuno aveva mai gridato all’epidemia o alla necessità di introdurre come obbligo anche la vaccinazione. In questo Paese si inventano epidemie a seconda della convenienza.”