Arrestato per rapina a mano armata e sequestro di persona. Il processo per duplice omicidio della ex moglie e del suo amante. Dichiarato “non colpevole” al processo.
(UMDI – UNMONDODITALIANI) Ieri, domenica 1 ottobre, è stato rilasciato dal carcere di Lovelock, in Nevada, O. J. Simpson, ex giocatore di football e attore americano, che era stato arrestato 9 anni fa per rapina a mano armata e sequestro di persona, per cui aveva avuto una condanna a 33 anni di carcere. Era il 13 settembre 2007 quando OJ entrò nella stanza di un hotel di Las Vegas, insieme ad alcuni complici, armato, per rubare due premi di football, che rivendicava come suoi. Quello stesso giorno venne arrestato.
Il processo del secolo
Ma se si parla di Simpson non si può non ricordare quello che fu definito come il “processo del secolo”, durante il quale venne accusato del duplice omicidio, avvenuto nel 1994, della sua ex moglie, Nicole Brown, e del suo amante, RonaldGoldman. Anche se c’erano molte prove che testimoniavano la sua colpevolezza, OJ si dichiarò innocente e vinse anche il processo penale, perdendo invece quello civile. Non riuscì a scamparla, invece, per la rapina al Palace Station Hotel, che lo stesso Simpson ammise di aver orchestrato, negando però di aver portato con sé delle armi da fuoco durante il colpo, cosa che invece i suoi sicari ammisero, condannandolo. Durante il processo, svoltosi a un anno dalla sentenza che lo scagionava dal duplice omicidio, venne imposto che, per i primi 9 anni, Simpson non potesse uscire dal carcere. Già da qualche mese circolava la notizia della sua scarcerazione.
Il caso O. J. Simpson
Sicuramente una delle storie più famose e di impatto mediatico degli anni ’90. Dopo 253 giorni di processo e più di 100 testimoni, Simpson venne dichiarato “non colpevole” del duplice omicidio della ex moglie e del suo amante. Su internet girano ancora i video dell’inseguimento del sospettato da parte della polizia, lungo le strade di Los Angeles, cosa che i più, e a buon ragione, videro come una confessione indiretta del crimine. Durante il processo, che venne trasmesso giornalmente in diretta mondiale, il team di avvocati di Simpson, tra cui i più famosi Bob Shapiro e Johnyy Cochran, smontarono ogni accusa rivolta all’imputato, nonostante le prove che palesavano la colpevolezza di OJ (come l’arma del delitto con le sue impronte, o le tracce di sangue ritrovate sul furgone di Simpson appartenenti alla ex moglie). Proprio nel 2016, è stata trasmessa, su Fox, American Crime Story, una serie televisiva antologica che ripercorre i passi del “Caso O. J. Simpson”. I diritti della serie sono stati successivamente acquistati da Netflix, dove tutt’ora è possibile trovarla. OJ sconterà il resto della sua pena in libertà vigilata.