No didattica in presenza e si alle lezioni online, è l’Unsic ad avviare la petizione. Italia preoccupata per la curva dei contagi e i sovraffollamenti sui mezzi pubblici
No didattica in presenza per contenere i contagi da Covid-19. Ad avviare la petizione è l’Unsic, (Unione nazionale sindacale imprenditori e coltivatori), che fino adora ha raccolto 184mila firme per dire di no al rientro a scuola. L’Unsic non è stato l’unico a proporre questa opzione, ma sono stati fatti anche dei sondaggi a cui circa il 90 % delle persone hanno risposto di essere contrari alla didattica in presenza. La maggior parte degli individui ha dichiarato di preferire di gran lunga le lezioni online. Ciò che preoccupa la popolazione è che, purtroppo la curva dei contagi non scende in Italia e nelle scuole non si rispettando le misure di sicurezza per evitare i contagi. Inoltre anche i trasporti non garantiscono la distanza di sicurezza e si rischia il sovraffollamento sui mezzi pubblici.
Si alla didattica a distanza
“Considerato il rilevante apporto delle scuole in presenza – spiega l’Unsic – al numero complessivo dei contagi (dati Ministero dell’Istruzione con elaborazione Wired, Istituto superiore di sanità, Ministero della Salute, Ministero dell’Istruzione, dossier Unsic, ecc.), pur ritenendo importante la scuola in presenza ma in periodi ordinari e non straordinari come quello che stiamo vivendo (con oltre 77mila decessi per il Covid), si chiede la prosecuzione della didattica a distanza nelle scuole superiori fino alla fine dell’emergenza per prevenire una terza ondata di contagi che sarebbe più deleteria delle precedenti, soprattutto per la concomitanza con le influenze stagionali e con apparati e personale sanitari in sofferenza”.
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