Ninni Cutaia nuovo direttore della DGCC per la promozione di progetti alla ricerca di eccellenze nazionali nei settori di fotografia, moda e design
Ninni Cutaia nuovo direttore generale della Direzione Creatività contemporanea del Ministero per i Beni culturali e per il Turismo del Mimbact. Il nuovo direttore prende il posto di Margherita Guccione, ex capo della Maxxi architettura. La Direzione Generale avrà il compito di promuovere, per ogni settore che riguarda la fotografia, la moda e il design, i progetti e le eccellenze nazionali con lo scopo di scovarne sempre di più. Tra i progetti più conosciuti della DGCC ci sono: il Padiglione Italia alla Biennale di Venezia, il Premio New York, l’Italian Council e Cantica 21.
Ninni Cutaia nuovo direttore DGCC, spazio alla rigenerazione urbana
Onofrio Cutaia, conosciuto come Ninni, esprime il suo impegno nel ruolo che ora riveste e dichiara: “Mi impegnerò affinché tutti i progetti, di punta della DGCC relativi all’arte e all’architettura contemporanea, vengano rafforzati e affinché venga dato ampio spazio a tutte le attività connesse alla rigenerazione urbana, tema che per me ha un grande fascino e un grande interesse dal punto di vista sociale. Attraverso le attività di questa Direzione Generale dobbiamo fare in modo che le istituzioni siano sempre più incisive nella vita quotidiana della popolazione, creando una forte sinergia con le istituzioni locali e con il mondo dell’iniziativa privata”.
Ninni Cutaia, la carriera
Onofrio Cutaia, meglio conosciuto come “Ninni”, nasce nel 1959 a Catania dove si laurea in giurisprudenza. Inizia la sua carriera come funzionario dell’Ente Teatrale Italiano nel 1990 per poi diventare direttore, per 5 anni, del Teatro Mercadante di Napoli nel 2002 e dell’Ente teatrale italiano fino al 2010. Cutaia occupato anche in danza all’estero, viene poi trasferito al Ministero dei Beni e delle attività culturali. Diventa Dirigente del servizio attività teatrali della Direzione Generale dello spettacolo dal 2012 al 2014, ma questa carica gli viene sottratta, in quanto già dirigente del Mimbact dove si occupa delle politiche del Turismo.
Ha svolto anche il ruolo di docente del Teatro al Dams dell’Università degli Studi Roma Tre e di Produzione e Organizzazione dello Spettacolo teatrale e di Danza della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università la Sapienza di Roma. Per altri 5 anni, fino al 2020 Nanni Cutaia, è stato Direttore Generale dello Spettacolo dal Vivo.
L’intervista a Onofrio Cutaia
Il nuovo direttore della Direzione Creatività contemporanea del Ministero per i Beni culturali e per il Turismo del Mimbact, dichiara in un’intervista:”L’ambito teatrale e dello spettacolo è un settore non molto lontano, anzi, direi totalmente immerso nel contemporaneo. Il mio percorso professionale si è continuamente imbattuto nelle arti visive. Penso al Mercadante di Napoli, teatro diretto nello stesso momento in cui nascevano il museo Madre e il PAN, per me punti di riferimento. Nelle produzioni teatrali, inoltre, più volte abbiamo assistito alla stretta collaborazione tra registi e artisti visivi. Anche durante l’esperienza dell’ETI, Ente Teatrale Italiano, in cui ero un giovane funzionario, arte e teatro erano intrecciate e io non ho mai fatto distinzione, all’interno di una programmazione, tra attività principali e collaterali”.
Le priorità nel lavoro da direttore
“Tra le aree di intervento – spiega Ninni Cutaia – che trovo più urgenti, c’è quella della rigenerazione urbana. Un ambito che ha altrettanto a che fare con le mie passate esperienze: ricordo ancora negli anni del Mercadante quando portammo progetti artistici e spettacoli a Scampia, un territorio all’epoca molto difficile. L’intento era quello di avvicinare al centro una periferia che veniva considerata come una cosa a parte rispetto a Napoli, riallacciandola alla città. Gli interventi, sono ancora in fase di preparazione. Tuttavia, non ci sono città che hanno bisogno meno di altre: oggi il quartiere complesso, su cui intervenire, può trovarsi dentro il cuore della città, non necessariamente a 20 km dal cosiddetto “centro.
Un altro tema urgente è il modo in cui si racconta oggi l’opera d’arte, mettendo in pratica nuove modalità e narrazioni che valichino il campo degli addetti ai lavori per essere più accessibili a tutti. Infine, la questione dei giovani creativi va incitata e sostenuta, con strumenti non solo finanziari, ma che possano promuovere la partecipazione”.
Come sarà il futuro secondo Cutaia
“Il futuro lo vedo in maniera complessa – aggiunge il nuovo dirigente – ovviamente è difficile fare valutazioni precoci. Spero, come tutti noi, che si possa parlare di ripartenza da qua a pochissimo, cercando di tornare a una vita simile a quella che facevamo prima. Sicuramente la condizione esistenziale di questi mesi, la sospensione, la parentesi, sono cose che certamente i nostri artisti stanno indagando. Ci potranno essere delle risposte da parte dei nostri artisti che ci aiuteranno a comprendere quello che è stato, il presente e il futuro. Questo da un certo punto di vista è molto entusiasmante. In questa fase,il Ministero ha il dovere di cogliere questo lavoro e costruire per così dire ‘le autostrade’ in cui si possano muovere gli artisti, per dar loro l’opportunità di essere messi a contatto con le persone, con il pubblico”.
Ninni Cutaia nuovo direttore DGCC, è una necessità investire nella contemporaneità
“I progetti in corso – conclude Cutaia – sicuramente sostenuti in linea di continuità e casomai rafforzati, non c’è dubbio. Mi sembra che ci sia tutta l’intenzione, anche da parte del Ministro Franceschini, di andare verso questa direzione. Come il MiBACT ha saputo nel tempo tutelare l’arte del passato, lezione culturale importantissima, al tempo stesso è doveroso che un’istituzione così centrale investa nella contemporaneità. È una necessità”.