Neve in Molise anche a quote medie. Imbiancato Campobasso, San Polo Matese, Campochiaro, San Massimo, Cantalupo, Frosolone, Macchiagodena e altri comuni dell’Area Matesina e del basso Molise. Il meteorologo Rai, Gianfranco Spensieri su facebook: “Quando l’errore c’è. Inutile nascondersi capita a tutti. La meteorologia è una scienza caotica”.
Neve in Molise anche a quote medie, nella maggior parte dei comuni dell’alto Sannio e dell’Area Matesina. San Polo Matese, Campochiaro, San Massimo, Cantalupo, Frosolone, Macchiagodena e molte altre realtà sannite si sono svegliate sotto una coltre bianca. Alle 07.00 è arrivata l’ordinanza della sindaca di Campobasso che annunciava la chiusura delle scuole: “Viste le precipitazioni nevose di queste prime ore della mattina, le attività didattiche delle scuole di Campobasso sono sospese oggi 13 gennaio. La sindaca di Campobasso, Marialuisa Forte”.
Neve in Molise, miglioramenti da martedì
Questa mattina pochi centimetri su Campobasso, ma le precipitazioni continueranno per tutta la giornata e alcuni sindaci hanno deciso di ordinare la chiusura delle scuole per la giornata di oggi. I cumuli di neve sulle strade provocano disagi alla circolazione. Possibili miglioramenti già dalla giornata di martedì.
Quando l’errore c’è. Inutile nascondersi capita a tutti
Il meteorologo della Rai, Gianfranco Spensieri in un post su facebook chiarisce l’errore di previsione: “𝑸𝒖𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒍’𝒆𝒓𝒓𝒐𝒓𝒆 𝒄’𝒆̀. 𝑰𝒏𝒖𝒕𝒊𝒍𝒆 𝒏𝒂𝒔𝒄𝒐𝒏𝒅𝒆𝒓𝒔𝒊 𝒄𝒂𝒑𝒊𝒕𝒂 𝒂 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒊. 𝑬’ 𝒄𝒂𝒑𝒊𝒕𝒂𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝒎𝒐𝒍𝒕𝒐 𝒑𝒓𝒆𝒄𝒊𝒔𝒊, 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒂 𝒗𝒐𝒍𝒕𝒂 𝒄𝒂𝒑𝒊𝒕𝒂 𝒅𝒊 𝒂𝒗𝒆𝒓 𝒑𝒆𝒏𝒔𝒂𝒕𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒂𝒍𝒄𝒖𝒏𝒆 𝒄𝒐𝒏𝒅𝒊𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒑𝒐𝒕𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒐 𝒓𝒂𝒍𝒍𝒆𝒏𝒕𝒂𝒓𝒆 𝒊𝒍 𝒑𝒊𝒄𝒄𝒐𝒍𝒐 𝒗𝒐𝒓𝒕𝒊𝒄𝒆 𝒅𝒆𝒑𝒓𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒂𝒓𝒊𝒐 𝒗𝒆𝒓𝒔𝒐 𝒔𝒖𝒅. 𝑵𝒐𝒏 𝒆̀ 𝒂𝒏𝒅𝒂𝒕𝒂 𝒆𝒔𝒂𝒕𝒕𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒄𝒐𝒔𝒊̀”.
𝐋’𝐞𝐫𝐫𝐨𝐫𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐦𝐞𝐭𝐞𝐨𝐫𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐚: 𝐢𝐥 𝐫𝐮𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐦𝐢𝐧𝐢𝐦𝐨 𝐝𝐢 𝐛𝐚𝐬𝐬𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞
“Le previsioni meteo, – continua il meteorologo – pur basandosi su modelli fisico-matematici molto avanzati, non sono mai prive di incertezze. In questo caso, il principale fattore che ha portato all’errore è stato il comportamento del minimo di bassa pressione, che si è spostato più a sud rispetto a quanto indicato dalle simulazioni iniziali”.
1. 𝐂𝐨𝐬’𝐞̀ 𝐮𝐧 𝐦𝐢𝐧𝐢𝐦𝐨 𝐝𝐢 𝐛𝐚𝐬𝐬𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞?
“Un minimo di bassa pressione – seguita nel post, Spensieri – è un’area atmosferica in cui la pressione è inferiore rispetto alle zone circostanti. Questo fenomeno è spesso associato a condizioni instabili, come piogge, neve o temporali. La posizione e l’intensità del minimo sono cruciali per determinare le aree più colpite dalle precipitazioni.
Nel caso specifico, il minimo si è posizionato più a sud di quanto previsto inizialmente. Questo spostamento ha ridistribuito le precipitazioni, aumentandole nelle aree interne di Campania meridionale e Basilicata, lasciando alcune zone con accumuli inferiori alle attese e/o addirittura senza”.
2. 𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐢 𝐦𝐨𝐝𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐜𝐢𝐬𝐢?
“La meteorologia – leggiamo ancora su facebook – è influenzata da una miriade di variabili, e il comportamento di un minimo dipende da interazioni complesse tra: Nel caso di specie, correnti a getto e venti in quota hanno influenzato il movimento del minimo. In questo caso, una leggera variazione nella velocità o nella direzione del flusso ha causato uno spostamento significativo.
Nelle ultime ore prima dell’evento, avevano effettivamente mostrato questa traiettoria meridionale, ma erano considerati meno probabili rispetto agli scenari prevalenti”.
3. 𝐈𝐧𝐜𝐞𝐫𝐭𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞
“L’episodio – prosegue il meteorologo – dimostra la complessità della previsione meteorologica, in particolare per eventi nevosi che dipendono da molteplici fattori interconnessi. Il comportamento del minimo di bassa pressione, sebbene difficile da prevedere con precisione assoluta, ci offre però lo spunto sulla necessità di considerare scenari alternativi e sull’importanza di aggiornamenti costanti”.
4. 𝐒𝐢𝐭𝐮𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞
“Nel contempo – continua nel mea culpa social – è nevicato bene sulle aree del Matese mentre mancano i centimetri sul capoluogo di regione. È vero che non mi attendevo chissà quali grandi nevicate ma è anche vero che una discreta imbiancata notturna rientrava nello scenario previsionale.
Va altresì evidenziato che non è affatto vero che “prima ci beccavano a 4 giorni”. La verità è un’altra: anche oggi a 6 giorni sapevamo di una probabile ondata di freddo al centro-sud ma oggi vogliamo i dettagli orari, le località, i centimetri caduti cosa che prima non era neanche nei lontani pensieri”.
La meteorologia è una scienza caotica
“𝐋𝐚 𝐦𝐞𝐭𝐞𝐨𝐫𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚 – conclude Spensieri – 𝐞̀ 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐜𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐜𝐚𝐨𝐭𝐢𝐜𝐚, 𝐦𝐚 𝐞̀ 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐢𝐠𝐧𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐧𝐞 𝐧𝐞𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐬𝐜𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐨. 𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐢 𝐝𝐢𝐜𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐞̀ “𝐜𝐚𝐨𝐭𝐢𝐜𝐨”, 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐢 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐧𝐝𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢𝐚 𝐝𝐢𝐬𝐨𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐨 𝐜𝐚𝐬𝐮𝐚𝐥𝐞, 𝐦𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐞𝐠𝐮𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐥𝐞𝐠𝐠𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐜𝐢𝐬𝐞, 𝐩𝐮𝐫 𝐦𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐢𝐦𝐩𝐫𝐞𝐯𝐞𝐝𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢”.
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